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Cronaca

Catania, controlli in un locale del centro, rilevate diverse irregolarità amministrative

Trovati 40 chili di prodotti ittici tenuti in cattivo stato di conservazione. Gli alimenti sono stati sequestrati e contestualmente distrutti. Complessivamente sono state elevate sanzioni per circa 9 mila euro

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A Catania la Polizia di Stato ha coordinato un controllo amministrativo in un locale di via Garibaldi, particolarmente frequentato da giovani.

L’intervento ha visto impegnati diversi poliziotti della Questura di Catania, insieme al personale del Corpo Forestale della Regione Siciliana e agli agenti del settore “annona” della Polizia Locale ed è stato finalizzato a verificare l’osservanza delle prescrizioni della licenza e delle autorizzazioni amministrative, nonché la qualità e la genuinità dei prodotti alimentari a tutela della salute dei consumatori.

Durante l’intero svolgimento degli accertamenti, i poliziotti hanno curato un’efficace cintura di sicurezza per consentire il regolare svolgimento dei controlli sotto diversi ambiti.

Nello specifico, nei locali adibiti a cucina, il personale del Corpo Forestale ha trovato 40 chili di prodotti ittici tenuti in cattivo stato di conservazione. Per scongiurare rischi alla salute dei potenziali consumatori, gli alimenti sono stati sequestrati e contestualmente distrutti. Al riguardo, al titolare è stata contestata una sanzione di 1500 euro.

Diverse le irregolarità amministrative rilevate dalla Polizia Locale che, complessivamente, ha elevato sanzioni per 7500 euro per l’occupazione di suolo pubblico senza autorizzazione, per la mancata pubblicità del listino prezzi e per altre carenze documentali.

Cronaca

Catania, sospesa attività di un ristorante, all’esterno si è verificata una rissa

E’ stata disposta la sospensione delle autorizzazioni e la chiusura del locale per 15 giorni

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La Polizia di Stato ha sospeso temporaneamente l’attività di un ristorante di via Garibaldi per comprovate esigenze di ordine e sicurezza pubblica.

Il provvedimento di sospensione ha la durata di 15 giorni ed è stato emesso dal Questore di Catania, secondo le prerogative previste dall’art. 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.   A notificarlo al gestore sono stati i poliziotti del Commissariato di pubblica sicurezza “Centrale”.

In particolare, alcune settimane fa fuori dal ristorante si è verificata una violenta rissa, scaturita per futili motivi, nel corso della quale sedie, sgabelli e tavoli sono stati usati come armi improprie.

I partecipanti alla rissa hanno messo a rischio l’incolumità dei clienti all’interno e all’esterno del locale, nonché quella delle altre persone che in quel momento si trovavano a passare.

Nei giorni seguenti, dalla disamina delle immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza, gli agenti della Squadra Mobile sono stati in grado di ricostruire l’intera vicenda.

Pertanto, sulla base di quanto rilevato, ultimata l’attività istruttoria portata avanti dalla Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Catania, è stata disposta la sospensione delle autorizzazioni e la chiusura del locale per 15 giorni, secondo quanto previsto dall’art.100 del TULPS, che consente al Questore la momentanea chiusura di un esercizio pubblico per garantire l’ordine e la sicurezza dei cittadini, come pure per assicurare le legittime aspirazioni a vivere in una comunità sicura.

 

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Cronaca

Riposto, accolto dalla ex per scontare i domiciliari, si ubriaca e si scaglia contro la donna

L’uomo alla vista dei carabinieri è andato in escandescenze, pronunciando frasi offensive e minacciose, sia in lingua italiana che araba, cercando di aggredire fisicamente i militari

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I carabinieri del comando stazione di Riposto hanno arrestato un cittadino nordafricano di 35 anni, già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari per aver accoltellato un connazionale la scorsa estate, in quanto si è reso responsabile di evasione e di aggressione nei confronti dei militari intervenuti per sedare un grave episodio di disturbo e disordine.

L’intervento, scaturito a seguito di una segnalazione per rumori molesti provenienti da un’abitazione del centro di Riposto, ha visto l’immediata attivazione della pattuglia della locale Stazione, supportata successivamente da una squadra della Sezione Radiomobile di Giarre, allertata in considerazione della nota pericolosità del soggetto coinvolto.

Giunti sul posto, i Carabinieri hanno sorpreso l’uomo mentre si trovava all’interno dell’appartamento dei vicini, intento ad inveire contro di loro, e quindi fuori dal luogo cui era ristretto per ordine dell’Autorità Giudiziaria.

Alla vista dei militari, il 35enne ha dato in escandescenze, rifiutandosi di seguirli, pronunciando frasi offensive e minacciose, sia in lingua italiana che araba, cercando poi di aggredire fisicamente i carabinieri.

I carabinieri, dopo aver bloccato l’uomo, hanno ricostruito l’accaduto: l’arrestato era stato ospitato dalla ex compagna ma, invece di esserle grato, avrebbe accampato sempre pretesti per litigare con lei e con i suoi familiari. E quella sera, probabilmente dopo aver alzato troppo il gomito, sarebbe arbitrariamente uscito dall’appartamento per poi aggredire verbalmente la donna e suo figlio.  L’uomo è finito in carcere.

 

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