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Cronaca

Catania, controlli sulla sicurezza alimentare, sequestri e denunce

I carabinieri del NAS hanno sottoposto a sequestro oltre sei quintali di prodotti da forno e denunciati dieci titolari di laboratori artigianali di produzione di dolci e pane

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I carabinieri del NAS di Catania hanno sequestrato oltre sei quintali di prodotti da forno e denunciati dieci titolari di laboratori artigianali di produzione di dolci e pane. Si tratta di un’attività di controllo dei carabinieri eseguita  durante le festività di Natale e di Capodanno per contrastare attività illecite e contraffazioni nel settore dei prodotti tipici da forno.  L’attività è stata incentrata principalmente sulla prevenzione delle frodi alimentari nella produzione e commercio di alimenti tipici a Catania.

Tra le operazioni di maggiore rilievo, si segnala il sequestro di un panificio che avrebbe operato in condizioni igienico-sanitarie molto precarie. Trovati ingenti quantitativi di prodotti e materie prime in cattivo stato di conservazione e ricoperte da muffe, tenute in ambienti in cui è stata rilevata anche la presenza di blatte ed escrementi di roditori. In un altro caso, invece, sono stati sequestrati prodotti gastronomici in fase di lavorazione, rinvenuti all’interno di un laboratorio di panificazione dove il pavimento era stato cosparso di polvere insetticida, con grave rischio di contaminazione degli alimenti destinati alla preparazione di specialità gastronomiche da forno tipiche.

Molto rilevanti sono state anche le quantità di pane sequestrate in alcuni panifici, i cui titolari avrebbero trasformato il prodotto invenduto in pangrattato, senza il rispetto delle più elementari norme igieniche ed omettendo, altresì, l’applicazione della prevista etichettatura atta a garantire la tracciabilità della filiera alimentare. Altre violazioni hanno riguardato l’attivazione di locali seminterrati non autorizzati o il cambio di destinazione d’uso di ambienti adibiti abusivamente alle fasi di lavorazione senza alcun requisito igienico-strutturale.

 

Cronaca

Paternò, vìola le misure restrittive: arrestato 36enne

Individuato dai militari mentre passeggiava in città, ha cercato di fornire spiegazioni poco credibili

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Proseguono con intensità i controlli dei Carabinieri della Compagnia di Paternò, impegnati nel monitoraggio dei soggetti sottoposti a misure di prevenzione personale, imposte dall’Autorità Giudiziaria per tutelare la sicurezza pubblica.

Durante un’attività di pattugliamento mattutino, i militari della Sezione Radiomobile hanno arrestato un uomo di 36 anni, già noto alle forze dell’ordine e destinatario della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno e divieto di avvicinamento a una specifica persona. Il soggetto, infatti, è stato sorpreso fuori dalla propria abitazione, in palese violazione delle prescrizioni a cui era sottoposto.

Non trovandolo in casa durante un controllo, i Carabinieri si sono messi sulle sue tracce e lo hanno individuato poco dopo mentre passeggiava per le vie cittadine con apparente indifferenza.Fermato per un controllo, ha cercato di giustificarsi con motivazioni poco credibili e incoerenti.

Grazie alla prontezza dell’intervento, è stato possibile accertare la violazione e procedere all’arresto in flagranza di reato.

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Cronaca

Catania, non riceve soldi dalla ex per la droga e le taglia la ruota dell’auto, arrestato

L’uomo era destinatario non soltanto del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla donna, ma anche della misura di prevenzione della sorveglianza speciale con l’obbligo di rimanere nella sua abitazione durante la notte

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Si è presentato davanti alla porta di casa dell’ex compagna, violando il divieto di avvicinamento, per chiederle insistentemente i soldi per procurarsi la droga. Al rifiuto della donna, l’uomo, un sorvegliato speciale catanese di 43 anni, ha cominciato a minacciarla, avvertendola che avrebbe squarciato le gomme della sua auto. Mentre l’uomo effettivamente danneggiava uno degli pneumatici, la donna ha lanciato l’allarme, chiedendo aiuto alla Polizia di Stato.

Raccolta la segnalazione, la Sala Operativa della Questura di Catania ha inviato d’urgenza una volante presso l’abitazione della vittima, nel quartiere di Ognina, per prestarle soccorso e per riportare la situazione alla calma.

Quando i poliziotti sono arrivati il 43enne si era già allontanato, mentre la donna, evidentemente scossa e in lacrime, ha raccontato di aver ricevuto diverse e pressanti chiamate dall’ex nel corso dell’intera serata, formalizzando la denuncia nei suoi confronti.

L’uomo avrebbe più volte chiamato l’ex fidanzata nel tentativo di ottenere del denaro, probabilmente per rifornirsi di droga, considerato che, secondo quanto riferito dalla donna, farebbe abituale uso di sostanze stupefacenti, ormai da tempo.

Dopo i rifiuti della ex, il 43enne si sarebbe palesato davanti alla sua abitazione, cominciando a bussare con forza ed insistenza, urlando di volere almeno 20 euro, per poi lasciarsi andare a minacce e insulti nei confronti della donna.

Dalle verifiche compiute sul posto dai poliziotti è emerso che il 43enne fosse destinatario non soltanto del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla donna, ma anche della misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con l’obbligo di rimanere nella sua abitazione durante la notte.

Scattate le ricerche, dopo qualche minuto l’uomo è stato rintracciato dai poliziotti nella sua abitazione dove è stato arrestato per aver violato la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa, gli obblighi inerenti la sorveglianza speciale e per tentata estorsione. Sentito il PM di turno il 43enne è stato condotto nelle camere di sicurezza della Questura in attesa del giudizio per direttissima

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