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Eventi

Catania, il presidente Mattarella apre nona edizione “Trofeo Coni-Under 14”

Parteciperanno oltre 4500 atleti provenienti da tutta Italia ma anche da Argentina, Australia, Brasile, Stati Uniti e Venezuela

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A Catania, nella suggestiva location di Piazza Università, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha aperto ufficialmente, nel pomeriggio di oggi, la nona edizione del “Trofeo Coni”, al quale parteciperanno oltre 4500 atleti Under 14 provenienti da tutta Italia ma anche da Argentina, Brasile, Stati Uniti e Venezuela. Presenti anche il presidente del Senato Ignazio la Russa, il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, il presidente dell’Assemblea regionale siciliana Gaetano Galvagno, il sindaco di Catania Enrico Trantino, il presidente del Coni Giovanni Malagò, nonche altre autorità e alcuni campioni olimpionici. Tedofore d’eccezione sono state Rossella Fiamingo ed Alberta Santuccio, medaglie d’oro nella gara a squadre di spada ai Giochi olimpici di Parigi 2024.

A guidare la sfilata delle delegazioni le comunità italiane all’estero di Argentina, Australia (alla prima edizione), Brasile, Stati Uniti e Venezuela. Dietro di loro i rappresentanti dei 21 Comitati Regionali del CONI per un totale di 4500 partecipanti tra atleti e tecnici, cifra record. In mezzo ai giovani atleti Luigi Busà (siciliano di Avola, oro nel karate a Tokyo 2020), Manila Esposito (argento a Parigi 2024 nel concorso generale a squadre di ginnastica artistica e bronzo alla trave), Matteo Melluzzo (velocista siracusano presente a Parigi 2024 e oro europeo con la staffetta 4×100 a Roma 2024) e ‘lo Squalo’ di Messina, l’ex ciclista Vincenzo Nibali (vincitore di Tour de France e Giro d’Italia). Presenti inoltre alla cerimonia Tina e Milo, le mascotte dei Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026.

“Nella mia vita ho vissuto tante emozioni ha spiegato Sergio D’Antoni, Presidente del CONI Sicilia, ma questa è particolare, intensa, forte. Ringrazio il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per essere con noi dimostrandoci ancora una volta quanto ami lo sport e questa terra, che subisce pregiudizi sbagliati, da combattere. Lo sport è importante per togliere i ragazzi dalla strada e allontanarli dalla mafia. Eroi come Mattarella, come Falcone e Borsellino, dimostrano che questa terra possiamo cambiarla. Possiamo essere famosi nel mondo con l’orgoglio dei siciliani”.

Enrico Trantino, sindaco di Catania ha evidenziato che è “un momento esaltante per la nostra Regione. La presenza delle prime due cariche dello Stato è testimonianza di sensibilità per il nostro territorio. Lo sport è l’officina in cui si forgia gran parte del futuro della società. Non è la vittoria che ci rende migliori, ma il rispetto delle regole del gioco. Vincano i migliori, ma soprattutto siate leali e divertitevi”.

“È un momento di incontro, crescita e riflessione sui valori che lo sport deve incarnare e riflettere – ha aggiunto Gaetano Galvagno, Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana- Vivete ogni istante di questa esperienza con passione e determinazione”.

Renato Schifani, Presidente della Regione Sicilia ha specificato che lo sport “è un valore fondamentale per il nostro Paese, soprattutto per voi giovani. È una palestra di vita. I ragazzi imparano grazie allo sport il rispetto delle regole, la forza di volontà, la solidarietà e lo spirito di squadra. Con il Trofeo CONI celebriamo lo sport e l’amicizia, la gioia condivisa”.

Il Presidente del CONI Giovanni Malagò ha espresso orgoglio e gratitudine per una serata indimenticabile: “Non posso che dirvi grazie per la vostra presenza che onora in modo straordinario questa nostra Olimpiade delle regioni. Abbiamo girato tutta l’Italia, ma ciò che vediamo qui non lo avevo mai visto. Se siamo qui è perché sul territorio ci sono anche i presidenti di federazione e dei comitati regionali che sono dei volontari eletti dal nostro movimento di 14 milioni di italiani: sono competenti e rappresentano un pozzo di storia che ha reso grande lo sport italiano”.

In chiusura Sergio Mattarella ha dichiarato aperto il Trofeo CONI Sicilia 2024: “Grazie ragazzi, siete meravigliosamente in grande numero. Questa serata di apertura vi introduce in giornate di entusiasmo che ricorderete per sempre. Esprimerete talento e amicizia: auguri per queste giornate e per il futuro”.

Foto Simone Ferraro 

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Sanremo: Stasera il gran finale della 75° edizione del Festival della canzone italiana

Quanto alla serata di ieri, quella dedicata alle cover e ai duetti, si è conclusa con il trionfo di Giorgia e Annalisa, che hanno conquistato il pubblico e le giurie con l’interpretazione di “Skyfall” di Adele

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Siamo arrivati alla finale del festival di Sanremo. La quinta e ultima serata sarà inaugurata da Gabry Ponte, il dj-producer che sul palco dell’Ariston si esibirà sulle note del jingle ufficiale della 75ª edizione del Festival “Tutta l’Italia” (Sanremo 2025), diventato da subito il motivetto più cantato dal pubblico e su cui insiste di frequente lo stesso conduttore. Cresce l’attesa di conoscere il vincitore della kermesse, il fantasanremo scalda i motori per il rush finale e non c’è la percezione di chi possa conquistare il primo posto, complice il sistema adottato per questa edizione di non rivelare il piazzamento dei big in gara ma solo le prima cinque posizioni, in ordine casuale. La classifica generale, parziale, sarà svelata in apertura, determinata dalla media di tutti i voti ottenuti nel corso delle prime tre serate.

Successivamente i 29 artisti in gara si esibiranno e saranno votati da tutte e tre le componenti della giuria. Il risultato di questa votazione sarà sommato a quello delle votazioni nella prima serata e al risultato congiunto delle votazioni nella seconda e terza serata per determinare una media percentuale delle votazioni e determinare quindi una nuova classifica. Gli artisti presenti nelle prime 5 posizioni in classifica verranno annunciati senza ordine di piazzamento e si procederà con una nuova votazione. A condurre la serata, insieme a Carlo Conti, saranno Alessia Marcuzzi e Alessandro Cattelan. Ospiti, invece saranno, Alberto Angela, il calciatore della Fiorentina, Edoardo Bove, l’attrice Vanessa Scalera (che presenterà la quarta stagione della fiction “Imma Tataranni – Sostituto procuratore” al via su Rai1 e – in collegamento dalla Costa Toscana – i Planet Funk. Sul palco del Suzuki Stage spazio ad un altro cantante amatissimo dai giovani, Tedua. Tornando sul palco dell’Ariston, invece, ospite un altro grande protagonista della musica italiana, Antonello Venditti, che riceverà il Premio alla Carriera e si esibirà sulle note di “Amici mai” e “Ricordati di me”.

Quanto alla serata di ieri, quella dedicata alle cover e ai duetti, una serata che come ha dichiarato lo stesso Conti, “fa storia a sé”, si è conclusa con il trionfo di Giorgia e Annalisa, che hanno conquistato il pubblico e le giurie con l’interpretazione di “Skyfall” di Adele. Sul podio, accanto a Giorgia e Annalisa, una originale ed inattesa interpretazione “Nel blu dipinto di blu” di Domenico Modugno, di Lucio Corsi accompagnato da un ospite d’eccezione: Topo Gigio. Terzo posto per Fedez, che ha riproposto il suo successo “Bella stronza” in duetto con Marco Masini.

Ad anticipare la gara, un atteso Benigni annunciato ieri in conferenza stampa, con un monologo satirico che ha acceso l’Ariston. Il comico toscano poi ha ironizzato sul ruolo e la figura di Elon Musk: “Vuole potere in Italia, sta preparando la marcia su Roma. L’ha detto, la vuole: o Marte o Roma”

La conduzione ha visto la comicità prorompente di Geppi Cucciari conquistare il palco ed il pubblico e lo stesso Conti, più sciolto rispetto alle serate precedenti, disposto a farsi travolgere dalle battute pungenti della comica sarda. Accanto a loro, Mahmood che ha scaldato l’Ariston con un potente  medley dei suoi  successi.

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Cultura

San Valentino: Tra Storia, Romanticismo e Business

Esploriamo questa ricorrenza nelle sue molteplici sfaccettature: storiche, economiche, romantiche e sociali.

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Illustrazione di Sofia Laudani

San Valentino è una delle festività più discusse e polarizzanti del calendario. Per alcuni è il giorno perfetto per celebrare l’amore, per altri è solo una trovata commerciale. Ma cosa si nasconde davvero dietro il 14 febbraio? Esploriamo questa ricorrenza nelle sue molteplici sfaccettature: storiche, economiche, romantiche e sociali.

 

Dall’antica Roma a oggi: la storia di San Valentino

Le radici di San Valentino affondano nell’epoca romana. Una delle teorie più accreditate lo lega a San Valentino di Terni, un sacerdote cristiano vissuto nel III secolo d.C. La leggenda narra che Valentino celebrasse matrimoni segreti per i giovani innamorati, sfidando il divieto imposto dall’imperatore Claudio II, che riteneva i soldati sposati meno inclini alla guerra. Scoperto, Valentino fu giustiziato il 14 febbraio del 269 d.C., trasformandosi in martire dell’amore.

Tuttavia, questa festa potrebbe avere origini ancora più antiche. Alcuni storici la collegano ai Lupercalia, riti pagani romani dedicati alla fertilità che si svolgevano a metà febbraio. Con la cristianizzazione dell’Impero, queste celebrazioni furono sostituite con festività più morali, dando così origine a San Valentino come lo conosciamo oggi.

 

Un affare da miliardi: l’economia di San Valentino

Se c’è un aspetto che non può essere ignorato, è il valore economico di questa festa. San Valentino è un vero e proprio motore per diversi settori:

Fiori: le rose rosse sono il simbolo per eccellenza dell’amore, e in questa occasione il loro prezzo può aumentare anche del 50%.

Cioccolato e dolciumi: le vendite di cioccolatini e dolci a tema si impennano, con marchi di lusso che propongono edizioni speciali.

Gioielleria: anelli, collane e bracciali rappresentano uno dei regali più acquistati.

Ristorazione e viaggi: cene romantiche e fughe di coppia alimentano il settore turistico, con hotel e ristoranti che offrono pacchetti esclusivi.

Nel complesso, San Valentino genera un giro d’affari di miliardi di euro a livello globale, rendendolo un appuntamento imprescindibile per il commercio.

 

L’amore si può comprare? Il lato romantico (e concettuale) della festa

San Valentino divide l’opinione pubblica: alcuni lo considerano un’occasione per celebrare il proprio amore, altri lo vedono come una festa imposta dal consumismo. Ma l’amore si può davvero misurare con regali e gesti materiali?

Per molti, il vero valore di San Valentino non sta nelle spese folli, ma nei gesti autentici: una lettera scritta a mano, una sorpresa inaspettata, un momento condiviso senza distrazioni. Il romanticismo non è nel prezzo di un dono, ma nel pensiero che vi sta dietro.

Eppure, la festa ha anche un ruolo psicologico e sociale: rappresenta un rituale collettivo, un momento di pausa per riflettere sulle relazioni e dare spazio ai sentimenti in una società spesso frenetica.

 

San Valentino e l’amore in tutte le sue forme

Negli ultimi anni, la narrazione su San Valentino si è ampliata. Non è più solo la festa delle coppie, ma anche dell’amore in senso più ampio:

Love yourself: molte persone colgono l’occasione per celebrare l’amore verso se stesse, concedendosi un regalo o un’esperienza speciale.

Amicizia e famiglia: in molte culture si festeggiano anche gli affetti non romantici, con regali tra amici o parenti.

Inclusività: la festa si sta allontanando dal vecchio stereotipo eteronormativo, abbracciando tutte le forme d’amore, senza distinzioni di genere o orientamento.

Conclusione: San Valentino, una festa che cambia nel tempo

San Valentino è una celebrazione che si evolve con la società. Da tradizione religiosa a fenomeno commerciale, da simbolo dell’amore romantico a occasione per riflettere sui sentimenti in senso più ampio. Che lo si ami o lo si odi, è innegabile il suo impatto culturale, sociale ed economico.

Forse il vero spirito di questa festa non sta nei regali o nei ristoranti pieni, ma nel ricordare che l’amore – in tutte le sue forme – è ciò che dà significato alla nostra esistenza.

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