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Cronaca

Catania, in manette per atti persecutori un 32enne, vittima la ex fidanzata

Gli atteggiamenti vessatori avrebbero avuto inizio quando la ragazza ha deciso di interrompere la relazione con il 32enne a causa delle aggressioni verbali subìte a causa dei frequenti scatti d’ira del ragazzo

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A Catania i carabinieri del comando stazione di Piazza Verga hanno arrestato e condotto in carcere un 32enne accusato di atti persecutori. Le indagini hanno fatto luce sulle condotte dell’indagato nei confronti della ex fidanzata, ripetute dal dicembre 2023 fino al giorno dell’esecuzione della misura.  Gli atteggiamenti vessatori avrebbero avuto inizio quando, dopo un anno e mezzo di frequentazione, la ragazza ha deciso di interrompere la relazione con il 32enne a causa delle aggressioni verbali subìte e dei frequenti scatti d’ira del ragazzo, che sarebbero avvenuti quando lui, assuntore di sostanze stupefacenti, sarebbe stato in crisi d’astinenza.

 

Il 32enne non accettando tale decisione, come prima reazione avrebbe minacciato atti di autolesionismo per impedirle di lasciarlo. La vittima, però, convinta della sua scelta, non avrebbe ceduto alle minacce, quindi l’uomo avrebbe cominciato ad appostarsi presso la sua abitazione, arrivando anche a dormire in strada fino anche a pedinarla frequentemente. In una occasione, infatti, l’avrebbe inseguita mentre lei era in auto in compagnia della madre e, quando le due donne, avendolo scorto, sono riuscite a rifugiarsi in casa, lui avrebbe tentato di forzare il cancello della loro abitazione, ferendosi anche ad una mano e poi, aspirato il suo sangue, lo avrebbe sputato verso la ex urlando: “Non vali nenti, ti sputu come me sangu”.  Le molestie si sarebbero concretizzate anche con innumerevoli messaggi e telefonate dal contenuto intimidatorio e diffamatorio, tanto da costringere la ragazza a bloccarlo su tutti i social network.

 

L’uomo, però, avrebbe continuato a pubblicare sui propri profili immagini della ex con didascalie del seguente tenore: “Ridi pure, a più presto piangi…la pagherai”, insultandola con parole lesive della sua dignità. Queste condotte hanno ingenerato nella vittima un forte stato di ansia e tanta paura per sè e per i suoi familiari, anche perché l’indagato avrebbe telefonato e inviato numerosi messaggi minatori anche alla madre della ragazza. A seguito di queste continue persecuzioni, l’intera famiglia è stata addirittura costretta a modificare le proprie abitudini di vita e, per proteggere la ragazza, hanno cercato in tutti i modi di non lasciarla mai sola.  In diverse occasioni, addirittura, sia la zia che la sorella della vittima hanno scattato fotografie dell’indagato seduto su un muretto difronte il palazzo della giovane.

 

Si è verificato un fatto inquietante quando, sul davanzale della finestra della stanza da letto, la donna avrebbe ritrovato un regalo che l’uomo le aveva fatto, ma che lei gli aveva restituito al termine della relazione.  Il gesto, sarebbe servito per dimostrare, alla giovane, che lui era nelle condizioni di poter entrare durante la notte e senza alcun problema, nel cortile condominiale.  Solo pochi giorni fa la vittima, ormai esausta da tale situazione, ha deciso di querelare l’ex fidanzato, permettendo così agli investigatori di documentare in modo completo ed esaustivo le condotte persecutorie e richiedere all’autorità giudiziaria la misura cautelare, celermente applicata ed eseguita dai carabinieri della stazione di Catania Piazza Verga.

 

Cronaca

Catania, autopsia non fa chiarezza sulla morte della 38enne trovata impiccata

Saranno necessari altri esami supplementari e complementari ossia istologici e tossicologici

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foto "Repertorio"

Si è svolta questa mattina, al Policlinico di Catania, l’autopsia  sulla salma della 38enne trovata  impiccata, nei giorni scorsi, nel bagno dell’appartamento di villeggiatura sito a Fondachello, frazione marinara di Mascali, che la donna aveva preso in affitto assieme al compagno. Autopsia che non ha risolto tutti i dubbi : saranno necessari altri esami supplementari e complementari. In pratica saranno eseguiti esami istologici e tossicologici.

Ad effettuare l’autopsia il medico legale Cristoforo Pomara;  presente, come perito di parte, il dottore Raffaele Benanti, nominato dall’avvocato Francesco Marchese, legale del compagno della donna, che non è indagato, ma parte offesa nell’inchiesta. Intanto la Procura ha firmato il nulla osta per il rilascio della salma che è stata restituita ai familiari. La donna, da quanto verificato dai carabinieri della compagnia di Giarre che stanno indagando sul fatto, avrebbe avuto una lite con l’uomo, testimoniato dai diversi lividi presenti sulle braccia di entrambi e che poi avrebbe lasciato l’abitazione.Il corpo è stato trovato da uno dei figli della coppia.

La casa è stata trovata in ordine, e non è stato rinvenuto alcun messaggio da parte della donna. La coppia ha due figli Il compagno è stato sentito, come testimone, nella caserma dell’Arma da militari e dal sostituto procuratore di Catania di turno.  Al momento non è esclusa alcuna ipotesi sulle cause del decesso, compresa quella del suicidio

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Cronaca

Piana di Catania, attivata pompa di sollevamento del lago Biviere di Lentini

L’impianto permetterà un prelievo di circa 400 litri al secondo che consentiranno di distribuire acqua per usi irrigui a circa mille ettari di terreni

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foto web- sito "Guidasicilia"

“E entrata in azione oggi la prima delle due pompe di sollevamento del lago Biviere di Lentini, nel Siracusano”. A dirlo il presidente della Regione Sicilia Renato Schifani il quale ha evidenziato che con questa soluzione l’impianto permetterà un prelievo di circa 400 litri al secondo che consentiranno di distribuire acqua per usi irrigui a circa mille ettari di terreni agricoli della Piana di Catania.

Nei prossimi giorni, sarà attivata una seconda pompa con la stessa capacità. I fondi per gli impianti, 600 mila euro, sono stati stanziati dalla Regione Siciliana attraverso un contributo straordinario al Consorzio di bonifica 9. “L’attivazione delle due linee di pompaggio – dice il presidente della Regione siciliana Renato Schifani – risolve il paradosso di un invaso in cui l’acqua c’è ma non era possibile utilizzarla per un guasto agli impianti. Adesso possiamo garantire l’approvvigionamento idrico agli agricoltori del territorio in difficoltà per il perdurare dell’emergenza siccità in Sicilia.

Il mio governo è impegnato quotidianamente nella risoluzione, da un lato, delle questioni più urgenti ma, allo stesso tempo, nella definizione di una strategia globale di miglioramento delle infrastrutture, al fine di migliorare la sostenibilità a lungo termine del sistema idrico locale”.

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