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In Primo Piano

Catania, in Prefettura monitoraggio dei Progetti PNRR

In Prefettura la Cabina di Coordinamento per il Monitoraggio dei Progetti Finanziati dal PNRR nei Comuni della Provincia etnea

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Il 24 marzo, presso la Prefettura di Catania, si è svolta una nuova riunione della Cabina di Coordinamento per il PNRR, istituita anche per la provincia di Catania ai sensi della legge 29 aprile 2024, n. 56. L’obiettivo di questa Cabina è rendere più efficace, a livello territoriale, il monitoraggio degli interventi finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, promuovendo sinergie tra le amministrazioni locali e i soggetti attuatori che operano nel medesimo territorio.

L’incontro, presieduto dal Prefetto dott.ssa Maria Carmela Librizzi, ha visto la partecipazione dei rappresentanti del Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, della Ragioneria Territoriale dello Stato, della Città Metropolitana di Catania, della Regione Siciliana e dei Sindaci di Caltagirone, Misterbianco e Piedimonte Etneo, in qualità di delegati di ANCI Sicilia. Erano presenti anche i Sindaci e i rappresentanti delle amministrazioni comunali della provincia, insieme ai delegati di CGIL, CISL e UIL.

L’incontro è stato convocato con l’intento di fare il punto sullo stato di avanzamento dei progetti finanziati dal PNRR che coinvolgono i Comuni della Città Metropolitana di Catania. In apertura di riunione, particolare attenzione è stata dedicata ai progetti affidati al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – presente con un proprio referente – che mirano a potenziare i servizi alla persona, con focus specifico sulle fasce più vulnerabili della popolazione, come anziani e disabili. Tali progetti sono attuati dai Comuni di Catania, Acireale, Belpasso, Caltagirone, Giarre e Palagonia.

Successivamente, la Cabina di Coordinamento ha esaminato gli altri progetti in corso, concentrandosi su quelli che presentano le maggiori criticità. In merito a questi ultimi, il Prefetto ha sollecitato i Sindaci e i referenti PNRR delle amministrazioni comunali a intensificare gli sforzi per completare gli interventi avviati, partecipando agli incontri dedicati dalla Ragioneria Territoriale dello Stato per identificare le misure necessarie a risolvere le problematiche emerse e raggiungere gli obiettivi del Piano.

La Cabina di Coordinamento continuerà a monitorare l’andamento delle singole progettualità, assicurando il corretto sviluppo delle iniziative sul territorio.

Aggiornamento ore 17.30 

La CGIL di Catania esprime preoccupazione in merito ai ritardi nelle tabelle di marcia dei progetti finanziati nel Catanese, tra Comuni e distretti socio sanitari, dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), come è emerso durante l’incontro di lunedì in Prefettura.

Per il segretario generale Carmelo De Caudo e per la segretaria confederale, Rosaria Leonardi: “La Cabina di Coordinamento ha messo in luce i disallineamenti tra le presentazioni dei progetti e i tempi reali di realizzazione, con ben 55 interventi che registrano criticità. Nonostante gli sforzi di monitoraggio da parte delle istituzioni, come Prefettura e Ministero, persistono i nostri timori sul rispetto dei cronoprogrammi, in particolare per infrastrutture cruciali come strutture per anziani, palestre, asili nido e prolungamento del tempo scuola, con la scadenza di dicembre 2026 che si avvicina. La CGIL ha più volte sollecitato il Comune di Catania e altri comuni e distretti sanitari a condividere informazioni sulle fasi dei progetti, ma ad oggi la comunicazione è stata limitata. Ringraziamo infatti il prefetto che ci ha dato la possibilità di conoscere lo stato dell’arte dei progetti che presentano criticità. Riteniamo fondamentale un impegno concreto per garantire la conclusione dei lavori nei tempi previsti, per evitare disagi alla cittadinanza, in particolare alle fasce più vulnerabili. Non è più comunque possibile tirarsi indietro pena pesanti infrazioni. Non possiamo perdere questo importante treno, soprattutto in questo momento di crisi economica della nostra città”.

Cronaca

Mineo, incidente mortale sulla SS 417, deceduta donna di 34 anni

La donna, residente a Grammichele, al momento del sinistro si trovava alla guida della sua moto, una KTM, e viaggiava assieme ad altri motociclisti sulla statale. Sulla dinamica dell’incidente sono a lavoro della compagnia di Palagonia

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Altro incidente mortale questa mattina sulle strade del catanese. Dopo la morte di Gaspare Calì il 35enne di Camporotondo Etneo, morto in un tragico sinistro sulla SS121 in territorio di Misterbianco intorno alle 2.30 mentre viaggiava su uno scooter Piaggio Beverly, un’altra persona è deceduta in un tragico incidente stradale. Si tratta di Eleonora Cozzetto 34 anni.

Indagini in corso per ricostruire l’esatta dinamica del sinistro registratosi all’altezza del Km 33 della SS417(Catania- Gela) in territorio di Mineo. La donna, residente a Grammichele, al momento del sinistro si trovava alla guida della sua moto, una KTM, e viaggiava assieme ad altri motociclisti sulla statale.  Sulla dinamica dell’incidente sono a lavoro della compagnia di Palagonia.

La trentaquattrenne è caduta rovinosamente sull’asfalto. A lanciare l’allarme gli altri colleghi motocilisti della donna. Sul posto personale medico del 118. Inutili i tentativi di rianimarla. Profonde le ferite riportate dalla ragazza. Il magistrato di turno ha disposto il trasferimento della salma all’obitorio del Policlinico di Catania di Via Santa Sofia.

 

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In Primo Piano

Paternò, sicurezza: Il sindaco si appella agli onorevoli Ciancitto e Galvagno, è scontro politico

Ciancitto: “Attacchi inaccettabili da parte del sindaco, rispediamo le accuse al mittente.” Galvagno: “dispiace che il sindaco mi chiami in causa con un video social a fatti compiuti.”

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Quanto accaduto ieri a Paternò ha generato una valanga di reazioni. Il primo cittadino ha convocato per domani, domenica 18 maggio, una giunta straordinaria e urgente per discutere di sicurezza, lanciando anche un messaggio importante alla comunità. Dai suoi canali social anche un video messaggio in cui chiama in causa il deputato nazionale di FdI, Francesco Cianciatto quanto il presidente dell’ARS, Gaetano Galvagno:

Quello che è accaduto ieri mi ha fortemente colpito e preoccupato. C’è anche la preoccupazione di una tensione sociale. Come primo cittadino mi sono posto il problema. Noi abbiamo alcune competenze, ma ce ne sono altre che spettano agli organi sovrastanti, a cui chiederemo di intervenire.Lo chiederemo anche a Ciancitto, che fa parte del partito di maggioranza in Italia, di portare le istanze che scriveremo al Ministro e al Governo nazionale, che si faccia portatore di queste richieste. Così come lo chiederemo al presidente dell’ARS, Galvagno. Noi siamo paternesi. Io vivo questa città, la mia famiglia vive questa città, vivo le piazze e le vie di Paternò, come voi cittadini. Non abbiamo bisogno di speculazioni da parte dell’uno o dell’altro partito. Non deve diventare la guerra dei poveri. I cittadini devono avere accanto tutte le istituzioni.Hanno bisogno d’aiuto anche le forze dell’ordine. Io non ho mai scaricato le mie responsabilità sugli altri, così come non lo deve fare nessuno. Se ci riempiamo la bocca di “Paternò”, allora collaboriamo tutti insieme. Se amiamo veramente Paternò, collaboriamo. Io lancio quest’altro messaggio: domani giunta urgente e straordinaria per la sicurezza della città e dei cittadini. La nostra comunità ha bisogno di serenità.Siamo vicini ai carabinieri feriti, alle ragazzine aggredite, alle loro famiglie. Siamo tutti famiglia.”


Le parole del sindaco hanno portato alla riflessione e alla risposta del presidente dell’ARS, Gaetano Galvagno, citato nel video-messaggio del sindaco Naso:

“Sono profondamente addolorato per quanto avvenuto ieri a Paternò, nelle stesse strade dove sono cresciuto. Faccio fatica a trovare le parole per descrivere il mio stato d’animo dopo un episodio così grave.

Desidero ringraziare le forze dell’ordine per il loro pronto intervento ed esprimere tutta la mia vicinanza e solidarietà alle ragazze e alla signora che hanno subito un trauma molto forte. È importante che ci sia un momento di riflessione su quanto sta accadendo nelle nostre comunità. La scia di violenza che sta interessando le città ci impone, infatti, di fare la nostra parte. Tutti, a partire da chi riveste ruoli istituzionali, dobbiamo lavorare insieme per creare un ambiente più sicuro e migliore. Anche per queste ragioni dispiace, in particolare, che il sindaco di Paternò mi chiami in causa con un video social a fatti compiuti, senza aver mai sentito il bisogno di confrontarsi per provare a capire insieme le cause di così tanto malessere. Ciò che poteva succedere, è accaduto. E solo dopo c’è chi si sveglia e si batte la mano sul petto. Non mi sottrarrò mai al lavoro né al confronto! Invito tutti a unirsi a me in questo sforzo per costruire una comunità più solida e rispettosa, dove tutti possano sentirsi al sicuro e protetti.”

Reazione da parte del deputato nazionale di Fratelli d’Italia, Francesco Ciancitto, che ha così replicato alle accuse del sindaco:

Sono stato oggetto di attacchi inaccettabili da parte del sindaco di Paternò. Rispediamo le accuse al mittente. Fratelli d’Italia ha più volte denunciato pubblicamente lo stato di disordine e di criticità amministrativa in cui versa la città di Paternò, segnalando le problematiche anche agli organi istituzionali competenti. 

Tuttavia, ci è stato riferito con grande rammarico che l’amministrazione comunale si è mostrata sorda a ogni sollecitazione, continuando a ignorare le esigenze della comunità. In questo contesto, dunque, rispediamo al mittente ogni accusa lanciata nei miei confronti dal sindaco. È inaccettabile che un primo cittadino, anziché confrontarsi sulle reali questioni amministrative, ricorra a toni aggressivi e ad attacchi personali che nulla hanno a che vedere con il rispetto istituzionale e con il dovere di trasparenza verso i cittadini. Il nostro impegno è e resterà quello di agire con spirito di servizio, lealtà verso il territorio e coerenza con i valori di Fratelli d’Italia, mettendo al centro il dialogo costruttivo e l’ascolto delle esigenze della comunità. Le parole del sindaco di Paternò appaiono come un maldestro tentativo di coprire i limiti e le inefficienze della sua amministrazione.

Il confronto politico deve basarsi sui contenuti e non scadere in polemiche personali. Continuerò a lavorare con determinazione per il territorio etneo, senza farmi intimidire da provocazioni che screditano solo chi le pronuncia.”

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