Connect with us

Cultura

Catania, L’evento “Agata: la donna” regala tre giorni di emozioni e arte

Grande partecipazione per l’evento dedicato a Sant’Agata e a tutte le donne

Pubblicato

il

Tre giorni di arte, cultura, musica e moda hanno reso omaggio a Sant’Agata e alla forza femminile al Casale dell’Arte di Catania. L’evento Agata: la donna, ideato da Gabriela Scibilia di Officine Scibilia e coordinato da Valentina Capizzi, ha celebrato la figura della Patrona etnea e di tutte le donne che, come lei, lottano per i propri ideali senza compromessi.

Un fitto programma ha scandito la manifestazione, coinvolgendo centinaia di persone in appuntamenti che hanno spaziato tra moda, arte, musica e riflessione sociale. Grande attenzione è stata riservata alla sostenibilità, con iniziative che hanno promosso il riuso e la consapevolezza ambientale.

Tra i momenti più suggestivi, la sfilata dell’abito dedicato alla Santa, creazione della stilista Pina Nannuli Scaminaci, e l’esposizione di ceramiche ispirate a Sant’Agata, tra cui le collane che riproducono il simbolo del martirio agatino, realizzate da Nancy Coco. A completare il percorso espositivo, la mostra collettiva d’arte con opere di Antonio Grasso, Flavia Gagliardo, Grazia Grasso, Piera Fichera, Domenica Calasanzio, Enrico Gasparri – con la curatela di Cristina Nicosia – e Lorena Lo Verde. L’esposizione rimarrà aperta fino al 9 febbraio, con ingresso dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 15:00 alle 17:00.

L’evento ha anche dato spazio alla moda sostenibile con la sfilata “Pailettes e Lamé: le donne brillano”, realizzata da Armadio Flor&Ale, che ha proposto abiti second hand abbinati ai gioielli artigianali di Cognat-Lab. Un’iniziativa che ha sottolineato l’importanza del riuso nella moda, un trend ormai consolidato in Europa e in crescita anche in Sicilia.

La serata ha regalato momenti di intensa emozione con il concerto di pianoforte e violino delle musiciste Annamaria Calì ed Elena Platania, che hanno incantato il pubblico con la loro esecuzione.

Non è mancato un momento di profonda riflessione con la presentazione del libro “Tutte le cose che ho perso” della giornalista Katya Maugeri, un racconto toccante sulle difficili condizioni di vita delle donne nel carcere di Rebibbia.

Ad arricchire ulteriormente l’evento, un’estemporanea di pittura dedicata a Sant’Agata, curata da alcune studentesse dell’Istituto Marconi-Mangano di Catania sotto la guida della docente Giulia Vela.

L’ideatrice dell’evento, Gabriela Scibilia, ha sottolineato il significato profondo della manifestazione:

«Abbiamo voluto celebrare Sant’Agata e tutte le donne. Sant’Agata è ancora oggi un simbolo di forza e determinazione, una figura che ispira a non arrendersi mai. Il nostro messaggio è chiaro: nella vita si può cadere, ma bisogna sempre rialzarsi, per se stesse e per ciò in cui si crede.»

L’evento Agata: la donna si è rivelato un grande successo, unendo tradizione e innovazione in un tributo alla resilienza femminile, con uno sguardo attento alla cultura e alla sostenibilità.

amministrazione

Belpasso, “Giornata mondiale del rifugiato, il comune aderisce all’iniziativa

Inaugurata per tale circostanza una panchina dedicata ai rifugiati che si trova nel parco comunale antistante il Palazzo di città.

Pubblicato

il

Anche Belpasso ha celebrato ieri la “Giornata mondiale del Rifugiato”. Una data istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite “proprio per farci riflettere sui principi fondamentali che tutelano chi è costretto a fuggire dalla propria terra in cerca di un futuro migliore” dicono dal comune. Per tale ragione la città di Belpasso si è unita alla giornata mondiale de rifugiato nel nome dell’inclusione e della speranza inaugurando una panchina dedicata ai rifugiati che si trova nel parco comunale antistante il Palazzo di città.

“Non è una panchina qualunque, ma un vero simbolo di speranza e accoglienza che ci ricorda la necessità che ogni “straniero” si senta parte di questo paese, che si senta a casa nel territorio che lo sta ospitando- hanno specificato dall’ente comunale-  E’ un invito a non sottovalutare mai l’opportunità legittima che tutti possono rinascere e costruire una nuova vita, anche lontano dalla propria terra e dalle guerre.

Ringraziamo la Cooperativa Iride per la sensibilità di questa iniziativa” Presenti all’iniziativa gli assessori Tony Di Mauro e Maria Grazia Motta

Continua a leggere

Cultura

Catania, il murale “Déjà-vu” di Ligama sulla circonvallazione della città

“Ho voluto rappresentare – ha spiegato l’artista – un’immagine familiare e allo stesso tempo destabilizzante: un ‘déjà-vu’. Un incontro con sé stessi, un gesto di cura in mezzo al caos urbano”

Pubblicato

il

È il verde, simbolo di natura, cura e rigenerazione, a dominare il nuovo eco-murales realizzato alla circonvallazione di Catania dall’artista Ligama.

L’opera, donata da Covei, storica concessionaria Volvo, in occasione dei quarant’anni di attività dell’azienda, è stata ufficialmente consegnata nella giornata di ieri alla città dall’Amministratore Delegato di Covei, Salvatore Gangi, alla presenza dell’Assessore alle Politiche Comunitarie Sergio Parisi e del docente dell’Accademia di Belle arti di Catania Salvatore Lo Giudice.

“Déjà-vu” si estende su una superficie di 150 metri quadri, dipinta su una parete ad alto scorrimento. L’opera è stata realizzata utilizzando colori al quarzo base acqua e innovativi colori fotocatalitici Airlite, rispettando i principi dell’economia circolare in tutte le fasi del suo ciclo di vita. Un progetto che unisce arte e sostenibilità, trasformando un angolo urbano, ad alto traffico, in uno spazio di riflessione e bellezza condivisa.

Il murales di Ligama per Covei è nato come un cantiere a cielo aperto, accessibile e visibile alla cittadinanza fin dal primo giorno. Una partecipazione condivisa anche dall’Assessore all’Ambiente, Ecologia e Verde Pubblico, Massimo Pesce, che nei giorni scorsi ha voluto essere presente di persona al cantiere.

Studentesse dell’Accademia di Belle Arti di Catania, guidate dai docenti Daniela Costa, Salvatore Lo Giudice e Giuseppe Puglisi, hanno affiancato Ligama nella realizzazione, partecipando attivamente a ogni fase. Al centro del murales, due figure femminili si osservano in silenzio, immerse in una rigogliosa vegetazione e illuminate dalla calda luce del tramonto. Una porge all’altra dei garofani bianchi e rosa: un gesto semplice ma intenso, che evoca gentilezza, cura, dialogo e riconoscimento reciproco.

La figura dai capelli dorati e carnagione chiara richiama Sant’Agata, patrona della città, simbolo di forza e devozione. Il titolo “Déjà-vu” evoca la sensazione di aver già vissuto quella scena, un riconoscimento imperfetto che richiama la natura ripetitiva e automatica della vita contemporanea. In questo contesto frenetico, l’opera si impone silenziosa e decisa tra il traffico, catturando per un attimo l’attenzione di chi passa e stimolando una riflessione profonda.

“Ho voluto rappresentare – ha spiegato Ligama – un’immagine familiare e allo stesso tempo destabilizzante: un ‘déjà-vu’. Un incontro con sé stessi, un gesto di cura in mezzo al caos urbano. L’opera invita alla consapevolezza, a rallentare e guardare davvero. Mi sono ispirato alla suggestione pittorica de ‘La riproduzione vietata’ di Magritte, per la sua forza visiva e concettuale”.

 

Continua a leggere

Trending