Connect with us

Cronaca

Catania, marijuana e cartucce in cucina, arrestato 34enne

I poliziotti hanno trovato durante la perquisizione circa 80 grammi di marijuana nonchè quattro cartucce per arma da fuoco

Pubblicato

il

A Catania agenti della Polizia di Stato hanno scoperto, nel quartiere Picanello, una piazza di spaccio, allestita in un’abitazione di via Acitrezza.  L’intervento dei poliziotti della squadra volanti e delle unità cinofile della Questura di Catania ha colto di sorpresa il proprietario di casa che, non appena ha aperto, ha subito richiuso la porta, nel vano tentativo di prendere tempo e sottrarsi ai controlli.

L’atteggiamento dell’uomo, un catanese di 34 anni, ha rafforzato i sospetti degli agenti che si trovasse della droga nascosta nell’appartamento, così come confermato dal fiuto di “Maui”, il cane anti-droga che, con insistenza, ha segnalato al suo conduttore la presenza di sostanza stupefacente. Una volta all’interno dell’abitazione, i poliziotti hanno avvertito chiaramente un forte odore di marijuana e, pertanto, hanno provveduto a controllare le singole stanze.

Il cane-poliziotto ha condotto gli agenti direttamente in cucina dove sono stati trovati, sul tavolo, oltre a due bilancini di precisione e materiale per il confezionamento della droga, diversi residui di marijuana nel lavello e per terra. Nonostante il tentativo di nascondere altre buste di marijuana, il fiuto di Maui e le attente ricerche dei poliziotti hanno permesso di scovare in cucina quasi 80 grammi di marijuana, nascosti in parte in un sacchetto all’interno di un cassetto e in parte in una busta nascosta in un elettrodomestico, conservato in un ripostiglio.

Durante le fasi di ricerca, i poliziotti non hanno trovato soltanto la droga, ma, nascoste in una bustina lasciata in cucina, hanno trovato anche quattro cartucce per arma da fuoco.La droga e le cartucce sono state sequestrate, mentre il 34enne è stato arrestato finendo ai domiciliari.

 

Cronaca

Acireale, minori all’interno di un centro scommesse, sospesa per 10 giorni la licenza

ll provvedimento è stato adottato dopo che i poliziotti hanno constatato, in precedenza, la presenza di 6 minorenni nel locale senza che il titolare procedesse alla loro identificazione mediante esibizione documento di identità

Pubblicato

il

Ad Acireale agenti di polizia del locale commissariato ha dato esecuzione al decreto del Questore di Catania con il quale è stata disposta la sospensione, per la durata di 10 giorni, della licenza di pubblica sicurezza di un centro scommesse acese.  Il provvedimento è stato adottato dopo che i poliziotti hanno constatato, in precedenza, la presenza di 6 minorenni nel locale senza che il titolare procedesse alla loro identificazione mediante richiesta di esibizione di un documento di identità. I poliziotti hanno riscontrato la presenza dei minori all’interno del centro scommesse, presenza che, non è consentita, anche quando questi non effettuano scommesse. La normativa violata dal titolare

(art.7 comma 8 del decreto legge 158/2012, convertito con modificazioni dalla legge 189/2012) ha lo scopo di prevenire la ludopatia, anche tra i minori, non solo tramite le informazioni sul gioco responsabile, ma anche per mezzo delle iniziative demandate agli istituti di istruzione primaria e secondaria per rappresentare agli studenti i potenziali rischi connessi all’abuso o all’errata percezione del gioco.

La violazione della norma concretizza una contravvenzione per la quale è prevista la sanzione pecuniaria da 5.000 a 20.000 euro, con possibilità di procedere, entro 60 giorni, al pagamento in misura ridotta della somma di € 6666,67. L’illecito contestato scaturisce dalle costanti attività di controllo espletate dal commissariato nell’ambito delle attività coordinate dal CO.PRe.G.I. – Comitato per la prevenzione e la repressione del gioco illegale, la sicurezza del gioco e la tutela dei minori.

Continua a leggere

Cronaca

Adrano, controlli dei carabinieri, denunciati due giovani trovati con mazza e tirapugni

L’attività ha interessato due distinti interventi eseguiti per prevenire reati predatori e comportamenti potenzialmente pericolosi

Pubblicato

il

Ad Adrano i militari della locale stazione hanno denunciato in stato di libertà due ragazzi di 23 e 18 anni, entrambi del posto, per porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere. L’attività di controllo ha interessato due distinti interventi eseguiti nell’ambito di servizi di vigilanza del territorio, disposti per prevenire reati predatori e comportamenti potenzialmente pericolosi, messi in atto anche attraverso controlli alla circolazione stradale.

In tale contesto, proprio durante un accertamento “su strada” nel centro storico, i carabinieri hanno fermato una vettura condotta dal 23enne il quale, alla vista dei militari, è apparso subito nervoso e accampava scuse per evitare il controllo. L’equipaggio, dunque, ha deciso di approfondire e lo ha sottoposto ad una perquisizione personale e veicolare, durante le quali, nella tasca del suo giubbotto sono stati scovati 0,5 grammi di marijuana mentre, nel cofano dell’auto, il giovane aveva nascosto una mazza in ferro lunga 63 cm, oggetto chiaramente riconducibile a strumenti di offesa la cui detenzione, in assenza di giustificato motivo, costituisce un reato.

Poco più tardi, invece, nei pressi di una scuola, la pattuglia ha sottoposto a verifiche uno scooter con a bordo il neo maggiorenne, e anche lui si è mostrato insofferente al controllo, insospettendo i carabinieri che, così, lo hanno perquisito, recuperando, dalla tasca dei suoi jeans, un tirapugni in ferro da 11 centimetri.

Continua a leggere

Trending