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Cronaca

Catania, minaccia l’ex compagna ma è arrestato per atti persecutori

La donna per anni ha subito maltrattamenti, tanto da essere costretta a lasciare l’abitazione coniugale e trasferirsi dalla madre

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Con calci e pugni avrebbe tentato di sfondare la porta di casa, poi sarebbe sceso in strada e le avrebbe danneggiato l’auto. Subito dopo viene arrestato dalla Polizia di Stato che è intervenuta immediatamente a seguito della richiesta di aiuto lanciata dalla vittima che, spaventata, ha chiamato il numero unico di emergenza.

È quanto accaduto nei giorni scorsi ad una donna che per anni ha subito maltrattamenti, tanto da essere costretta a lasciare l’abitazione coniugale e trasferirsi dalla madre e che, alle prime ore del mattino, si è trovata l’ex compagno che l’avrebbe minacciata.  Ricevuta la segnalazione, gli agenti di una volante sono intervenuti prontamente. Giunti sul posto, hanno subito individuato l’uomo che nel frattempo avrebbe anche danneggiato l’auto dell’ex compagna.  L’uomo, alla vista dei poliziotti, avrebbe tentato di allontanarsi ma inutilmente in quanto è stato immediatamente bloccato. In evidente stato di agitazione è stato sottoposto a perquisizione che avrebbe consentito di rinvenire una dose di cocaina. È stato quindi segnalato alla Prefettura.

La donna ha formalizzato la denuncia nei confronti dell’ex compagno che è stato arrestato per atti persecutori e danneggiamento.  Dell’arresto è stato tempestivamente informato il Pubblico Ministero di turno che ha disposto di sottoporlo alla misura degli arresti domiciliari, in attesa del giudizio di convalida innanzi al GIP, all’esito del quale è stato convalidato l’arresto ed applicata la misura dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento.

La successiva attività istruttoria, condotta dalla Divisione Polizia Anticrimine, ha consentito al Questore di Catania di emettere il provvedimento di ammonimento, misura di prevenzione che ha lo scopo di tutelare la vittima di atti persecutori intimando, all’autore di tali condotte, di astenersi dal commettere ulteriori atti di molestia, di minaccia e di violenza e con il quale il maltrattante viene inviato presso centri specializzati, per intraprendere apposito programma di recupero nell’ambito del “Progetto Zeus”.

 

Cronaca

Belpasso, quattro arresti per rapina, sequestro di persona e lesioni

Ad indagare i carabinieri della locale stazione che hanno prima sentito la vittima e poi analizzato le immagini estrapolate da sistemi di videosorveglianza e sentito le persone presenti ai fatti.

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Avevano commesso una rapina a Belpasso lo scorso gennaio ai danni di un 40enne. Lo avevano bloccato, derubato, minacciato e costretto a salire su un furgone per condurlo in una zona di campagna.

La Procura Distrettuale della Repubblica, nell’ambito di attività investigativa svolta dai carabinieri della Stazione di Belpasso, ha richiesto ed ottenuto dal GIP del Tribunale di Catania, l’emissione di 4 misure cautelari per rapina, sequestro di persona e lesioni nei confronti di 4 belpassesi (due 25enni, un 27enne ed un 54enne).

Ad indagare su quanto accaduto, come detto, i carabinieri della locale stazione che hanno prima sentito la vittima e poi analizzato le immagini estrapolate da sistemi di videosorveglianza e l’escussione di persone presenti ai fatti.

Per 3 di loro si sono aperte le porte del carcere, per il 27enne sono scattati gli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico.

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Cronaca

Catania, truffa le sue “vittime” offrendo posti di lavoro, denunciato 33enne

La vittima del raggiro aveva denunciato quanto accadutole, raccontando che, navigando sulla pagina di annunci “Market Place” di “Facebook”, in cerca di offerte di lavoro, si era imbattuta in un annuncio per un posto di lavoro come aiutante pasticcere

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Gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Nesima hanno denunciato un 33enne catanese per truffa aggravata perpetrata nei confronti di un trentenne in cerca di lavoro. La vittima, pochi giorni prima, aveva denunciato quanto accadutole all’ufficio denunce della Questura, in piazza Santa Nicolella, raccontando che, navigando sulla pagina di annunci “Market Place” di “Facebook”, in cerca di offerte di lavoro, si era imbattuta in un annuncio che sembrava offrirle l’occasione agognata, proponendo, infatti, un posto di lavoro come aiutante pasticcere in una pasticceria cittadina.

Il giovane aveva, dunque, contattato l’inserzionista al numero indicato, a cui aveva risposto un uomo che, nel confermare l’offerta, gli aveva dapprima chiesto se fosse in possesso di certificazioni HACCP, rappresentandolo come un requisito essenziale e, poi, di fronte alla sua risposta negativa gli aveva proposto di fargliela ottenere dietro pagamento di una somma di denaro di circa 40 euro.

Raggiunto l’accordo, la giovane vittima e l’inserzionista avevano fissato un appuntamento, per il pomeriggio dell’indomani, in piazza Stesicoro, davanti l’ingresso di un esercizio pubblico noto ad entrambi, dove effettivamente si erano poi incontrati. Nella circostanza, l’uomo, presentatosi come il titolare della pasticceria, dopo aver incassato la somma pattuita, gli aveva dato appuntamento all’indomani per formalizzare l’assunzione ed iniziare a lavorare.  La mattina successiva l’aspirante pasticcere, però, presentandosi in pasticceria, ha conosciuto il vero proprietario dell’attività e, parlando con lui, ha capito di essere stato truffato. L’uomo ha presentato denuncia e i poliziotti del commissariato hanno avviato le indagini, partendo dall’utenza telefonica utilizzata per commettere il reato ed avvalendosi anche della seppur sommaria descrizione fisica fornita dalla vittima.

Così, in pochi giorni, eseguiti gli opportuni approfondimenti, gli agenti della squadra di polizia giudiziaria del Commissariato hanno individuato il truffatore, identificandolo in un uomo con precedenti analoghi, già denunciato per truffe compiute con il medesimo modus operandi, cioè adescando sui social ignare vittime in cerca di lavoro, blandite da fittizie opportunità lavorative, per le quali aveva proposto il preliminare rilascio di certificazioni previo pagamento di somme di denaro e, così facendo, si era appropriato indebitamente delle somme ricevute senza dare seguito alle promesse fatte alle vittime.

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