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In Primo Piano

Catania, oltre 800 studenti per la Giornata Mondiale per sicurezza e salute sul lavoro

Premiati i migliori lavori realizzati dagli studenti delle Scuole secondarie che hanno partecipato al Concorso sulla promozione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Quattro i progetti vincitori.

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Una giornata intensa ha animato il Centro Fieristico “Le Ciminiere” di Catania, dove oltre 800 studenti si sono incontrati per parlare di salute, sicurezza e prevenzione nei luoghi di lavoro. L’evento, organizzato dal Dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Catania in occasione della Giornata Mondiale per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro, ha visto istituzioni, scuole e giovani uniti da un obiettivo comune: costruire, a partire dai banchi di scuola, una cultura rinnovata della prevenzione.

“È stata una giornata speciale – ha commentato il direttore generale dell’Asp di Catania, Giuseppe Laganga Senzio -. I ragazzi hanno affrontato temi importanti con creatività e chiarezza. Un bellissimo esempio di gioventù che guarda al futuro con consapevolezza, dimostrando che l’educazione su questi temi non solo arricchisce la loro crescita, ma contribuisce anche a formare una società più responsabile”.

L’iniziativa è stata promossa in collaborazione con il Dipartimento per le Attività Sanitarie e l’Osservatorio Epidemiologico della Regione Siciliana (DASOE), l’Ufficio Scolastico Regionale Sicilia – Ambito Territoriale di Catania, e ha avuto il patrocinio della Città Metropolitana e del Comune di Catania.

In videocollegamento, l’assessore regionale alla Salute, Daniela Faraoni, ha espresso il suo apprezzamento per l’iniziativa e ha ringraziato i promotori e i partecipanti. “Questo incontro – ha sottolineato – evidenzia come il coinvolgimento attivo delle nuove generazioni non rappresenti solo un investimento per il futuro del mondo del lavoro, ma sia anche un’importante opportunità di crescita culturale e civile per l’intera comunità”.

Il Servizio sanitario regionale è impegnato su questi temi anche attraverso il Piano Regionale della Prevenzione 2020-2025.

“La prevenzione – ha dichiarato Giacomo Scalzo, dirigente generale del DASOE – deve essere parte integrante della formazione degli studenti. È una sfida culturale: riconoscere la sicurezza non soltanto come dovere, ma come valore quotidiano. C’è sempre più bisogno di guardare all’uomo nella sua interezza e, quindi, come “persona umana” dotata non soltanto di corpo ma, soprattutto, di anima, virtù, coscienza, intimità. Promuovere questi principi è un passo decisivo verso un cambiamento profondo, in cui il benessere collettivo e individuale diventa la base per una società più giusta”.

Presenti per l’occasione, e intervenuti con un saluto ai partecipanti: Sebastiano Fabio Plutino, viceprefetto di Catania; Giuseppe Bellassai, questore di Catania; generale Antonino Raimondo, comandante provinciale della Guardia di Finanza di Catania; maggiore Angelo Pio Mitrione, comandante della Compagnia Carabinieri di Catania; Gaetano Di Mauro, vicequestore di Catania; Antonio Cuttitta, primo dirigente e vicario del Comando dei Vigili del Fuoco di Catania; Emilio Grasso, dirigente dell’USR Sicilia – Ambito Territoriale di Catania; Andrea Guzzardi, assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Catania; Maurizio Attanasio, segretario generale della CISL.

I lavori sono stati introdotti da Antonio Leonardi, direttore del Dipartimento di Prevenzione, e moderati dalla giornalista Valeria Maglia.

“Educare i giovani alla sicurezza significa coltivare consapevolezza e rispetto dei diritti – ha dichiarato il direttore sanitario dell’Asp di Catania, Giuseppe Angelo Reina -. Continueremo a perseguire con determinazione questo impegno, convinti che promuovere la cultura della prevenzione, a partire dalle scuole, rappresenti un pilastro imprescindibile per costruire un futuro più sicuro e sostenibile”.

“Voglio ringraziare la Direzione Strategica dell’Asp di Catania per aver sostenuto fin da subito questo progetto e tutti i partner per il loro contributo fondamentale – ha aggiunto Leonardi -. La formazione, per avere un impatto significativo sulla riduzione degli infortuni e delle malattie professionali, deve partire dalle scuole, nel momento in cui si costruisce l’identità e il sistema di valori degli studenti. La cultura della prevenzione va vissuta ogni giorno, soprattutto dai giovani, affinché diventino agenti di cambiamento anche per le loro famiglie».

 

Premiati i migliori progetti degli studenti sulla salute e sicurezza

Durante l’incontro sono state premiate le migliori idee creative proposte dagli studenti delle Scuole secondarie di secondo grado della provincia di Catania, nell’ambito del concorso “La promozione della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro a partire dai banchi di scuola”.

L’iniziativa, inserita nel Piano Regionale della Prevenzione 2020-2025 e parte integrante del progetto “L’Asp di Catania incontra le scuole”, ha avuto come obiettivo il coinvolgimento attivo degli studenti nella diffusione della cultura della prevenzione.

Più di 21 scuole hanno aderito all’iniziativa, presentando oltre 80 proposte creative suddivise in quattro categorie tematiche.

Sono stati premiati 35 progetti, che si sono distinti per originalità, qualità e capacità comunicativa.

La Giuria, presieduta da Leonardi e composta da Santo De Luca, Elisabetta Gerbino, Massimo Cappellano, Maria Grazia Vasta, Rosalba Laudani e Cinzia Maccarone, ha attribuito i primi premi a:

 

Categoria 1: Elaborati scritti (saggi, articoli, ricerche, etc.)

Titolo: Inno alle braccia senza orologi

Autore: Tiziano Di Marco

Docente responsabile del progetto: Giusy Gattuso

Dirigente scolastico: Anna Spampinato

Istituto: Liceo Classico Europeo del Convitto Nazionale Mario Cutelli – Catania

 

Categoria 2: Progetti multimediali (cortometraggio, spot, video, video post sui social, ad esempio VouTube o TikTok, pagine web, presentazioni, grafiche, infografiche, etc.)

Titolo: Volevo solo un lavoro per comprare una casa

Autore: Giordana La Rosa

Docente responsabile del progetto: Giusy Gattuso

Dirigente scolastico: Anna Spampinato

Istituto: Liceo Classico Europeo del Convitto Nazionale Mario Cutelli – Catania

 

Categoria 3: Progetti artistici (fotografie, disegni, poster, fumetti, murales, rappresentazioni canore, etc.)

Titolo: Fai la differenza

Autore: Loris Marcinnò

Docente responsabile del progetto: Concetta Di Gregorio

Dirigente scolastico: Giuseppe Turrisi

Istituto: I.I.S.S. Majorana-Arcoleo – Caltagirone

 

Categoria 4: Progetti tecnici (modelli, prototipi, software, etc.)

Titolo: Safer

Autore: Fabrizio Gentile, Nicolò Lo Cicero, Antonino Bracciolano e Sebastiano Patané

Docente responsabile del progetto: Francesco Misenti e Angelo Vallelunga

Dirigente scolastico: Daniela Vetri

Istituto: I.T.I.S. Archimede – Catania

 

Alle Scuole premiate sono stati consegnati premi in denaro per supportare iniziative legate alla prevenzione o per acquistare attrezzature.

 

 

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Catania, CGIL e FP CGIL: “La nuova rete ospedaliera ignora i bisogni reali dei territori”

In particolare, la CGIL e la FP evidenziano una grave carenza di attenzione verso le aree interne della provincia etnea – tra tutti Bronte, Biancavilla e Acireale- già pesantemente penalizzate dai processi di razionalizzazione passati

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“La bozza della nuova rete ospedaliera siciliana non risponde alle esigenze di salute delle cittadine e dei cittadini, ma sembra orientata a logiche che nulla hanno a che vedere con il diritto alla cura e con la tutela del lavoro sanitario”. È questa la denuncia della CGIL e della FP di Catania, che per bocca dei rispettivi segretari generali, Carmelo De Caudo e Concetta La Rosa, esprimono forte preoccupazione per l’impianto del piano presentato dalla Regione, giudicato inadeguato, sbilanciato e in contrasto con i principi del Decreto Ministeriale 77.

In particolare, la CGIL e la FP evidenziano una grave carenza di attenzione verso le aree interne della provincia etnea – tra tutti Bronte, Biancavilla e Acireale- già pesantemente penalizzate dai processi di razionalizzazione passati. La riduzione dei posti letto e il focus sulla lunga degenza, a scapito della gestione delle fasi acute, vanno nella direzione opposta rispetto a quanto stabilito dalla riforma nazionale della sanità territoriale.

“Siamo davanti a una visione distorta – dichiarano De Caudo e La Rosa – che privilegia l’ospedalizzazione, senza investire sulla medicina di prossimità, sulla presa in carico del paziente e sull’integrazione sociosanitaria. Tutto ciò rappresenta l’esatto contrario di quanto previsto dal DM 77, che impone una riorganizzazione centrata sulla prevenzione, l’assistenza territoriale e la continuità delle cure”.

Il sindacato sottolinea inoltre la totale assenza di un piano di potenziamento dei Pronto Soccorso, oggi tra i settori più critici del sistema sanitario regionale, colpiti da gravi carenze di organico e strutture inadeguate. “Non si può continuare a ignorare il collasso del primo presidio d’emergenza. Manca personale, mancano risposte, e ora manca anche una strategia”.

A rendere ancora più allarmante la bozza è l’assenza di una articolazione chiara delle strutture sanitarie: non vengono indicati i numeri delle strutture complesse, semplici o dipartimentali. “Questo – affermano i due segretari – rischia di aprire la porta a decisioni discrezionali e politiche, non basate su criteri oggettivi di salute pubblica, ma su dinamiche territoriali e spartizioni di potere”.

Il piano, così com’è stato redatto, viola apertamente quanto previsto dal DM 77, che impone la comunicazione della distribuzione del personale tra le varie articolazioni. Una violazione che potrebbe persino aprire la strada a una impugnazione da parte del Governo nazionale.

Per tutte queste ragioni, la CGIL Catania è FP CGIL chiedono l’immediata sospensione del piano e l’apertura urgente di un tavolo di confronto con le parti sociali e con le rappresentanze dei territori. “Non si costruisce il futuro della sanità pubblica calando dall’alto un modello sbagliato. Il diritto alla salute non è una variabile di bilancio né uno spazio di manovra politica. È un diritto costituzionale che va rispettato, garantito e costruito insieme a chi ogni giorno lo difende nei reparti, nei territori e nelle istituzioni”.

 

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Catania, auto della municipale di Biancavilla, multata dai vigili urbani del capoluogo etneo

Inizialmente si pensava che la Panda multata fosse in uso alla polizia municipale catanese.

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Un’auto della polizia municipale di Biancavilla in missione a Catania, in sosta in modo non appropriato, è stata multata dai vigili urbani del capoluogo etneo in via Gabriele Carnazza. Il fatto è successo nella giornata di ieri e a portare alla luce, soprattutto sui social, è stato l’avvocato Mattia Iachino Serpotta, molto attivo sui social. Il suo post è stato successivamente condiviso dal sindaco di Catania, Enrico Trantino.

Inizialmente si pensava che la Panda multata fosse in uso alla polizia municipale catanese e sanzionata da un vigile urbano in borghese. “Signore e Signori, con la voce rotta dall’emozione, nell’anno del Signore 2025, segnalo una macchina della Polizia locale di Catania (meglio noti come vigili urbani) multata da un loro collega in borghese, in via Gabriele Carnazza- si legge su “Facebook”- Non si vedevano queste cose dal ’65. Mi sono commosso. E Zurigo muta. Se io ti posso multare e voi potete multarmi, tutto il mondo si può multare” scriveva sui social l’avvocato Serpotta.

Tuttavia, come ha rilevato successivamente “Video Star”, l’auto multata appartiene al corpo della Polizia municipale di Biancavilla. Lo stesso sindaco di Catania Enrico Trantino aveva precisato che l’autovettura in questione è in dotazione ai vigili urbani di un altro Comune etneo.

“Non usiamo più Panda da quando abbiamo le nuove auto ibride ed elettriche”, fanno sapere da piazza Spedini.  Venuto a conoscenza della novità l’avvocato Serpotta ha aggiornato la “notizia”: “La  Polizia locale di Catania smentisce che sia una loro auto. Mi sembra ci sia materiale per un ricorso allora” ha scritto l’avvocato Serpotta.

 

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