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Cronaca

Catania, per tre volte con documenti falsi per ottenere contributi pubblici, arrestata

Trovata in possesso di un documento d’identità falso e denunciata per tentata truffa finalizzata al conseguimento di erogazioni pubbliche, nonché per ricettazione visti i documenti falsi rinvenuti nella sua abitazione

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Per tre volte si è presentata allo sportello di un ente pubblico con i documenti falsi con l’obiettivo di conseguire erogazioni di denaro.  La Polizia di Stato ha sventato il tentativo di truffa pianificato da una donna di 61 anni, originaria di Troina, arrestata in flagranza perché trovata in possesso di un documento d’identità falso e denunciata per tentata truffa finalizzata al conseguimento di erogazioni pubbliche, nonché per ricettazione visti i documenti falsi trovati nella sua abitazione.

Ad accorgersi del documento non veritiero è stato il funzionario responsabile dell’ufficio dell’ente pubblico che ha subito chiesto l’intervento della Polizia, mediante il numero unico di emergenza 112. In pochi minuti, gli agenti della squadra volanti della Questura  sono intervenuti e hanno fermato la 61enne che, in pochi giorni, aveva già tentato di spacciarsi con un’identità falsa.

Infatti, il funzionario dell’ente ha raccontato ai poliziotti che la donna si è presentata, per ben tre volte, allo sportello per chiedere il cambio di alcuni dati personali, quali e-mail e numero di cellulare, per accedere al portale dell’ente e ottenere l’erogazione di denaro pubblico.

Il funzionario si è insospettito perché la donna si era già presentata in giorni diversi, per ben tre volte, mostrando differenti documenti d’identità, tutti raffiguranti la sua immagine.

Una volta controllata la donna e averne accertato la vera identità, i poliziotti hanno deciso di effettuare una perquisizione nella sua abitazione che ha consentito di trovare diversi documenti appartenenti a terze persone, il cui smarrimento era stato denunciato un anno prima.

Dopo la formalizzazione della denuncia per la tentata truffa da parte del funzionario pubblico, gli agenti hanno contattato immediatamente l’effettiva titolare del documento d’identità utilizzato dalla 61enne. Al telefono, la donna non ha nascosto il suo stupore per la vicenda e, dopo un rapido controllo, ha riferito ai poliziotti di avere il documento regolarmente in borsa.

Tutti i documenti rinvenuti sono stati sequestrati per le successive indagini che consentiranno di ricostruire le modalità con le quali venivano prodotti documenti falsi applicando sugli stessi la foto della stessa persona per realizzare poi tentare le truffe. La 61enne è stata arrestata ed è stata posta agli arresti domiciliari in attesa del rito per direttissima.

 

Cronaca

Bronte, i carabinieri incontrano i genitori degli studenti dell’I.I.S.S. “Benedetto Radice”

Il comandante compagnia carabinieri Randazzo Luca D’Ambrosio ha illustrato i principali rischi della rete per i piccoli internauti, partendo dal cyberbullismo, e mettendo a fuoco le possibili conseguenze derivanti da un uso inappropriato dello strumento informatico.

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Proseguono su tutto il territorio gli incontri e le iniziative che l’Arma dei Carabinieri porta avanti da anni, in piena sinergia con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, volti a promuove­re azio­ni con­cre­te e consapevoli in giovani e adulti,per tutelare i minori dai pericoli della rete.

Il comandante della compagnia carabinieri di Randazzo, Luca D’Ambrosio e il comandante della stazione di Bronte, Giulio Vuono hanno incontrato, presso l’aula magna dell’I.I.S.S. Benedetto Radice di Bronte, i genitori degli alunni del plesso, per parlare di Bullismo e rischi del web. Alla conferenza hanno partecipato anche la dirigente dell’Istituto, Maria Pia Calanna,lo psicologo  Salvatore Capizzi e Francesco Costanzo, docente di informatica dell’Istituto.

Il comandante della compagnia di Randazzo Luca D’Ambrosio ha illustrato i principali rischi della rete per i piccoli internauti, partendo dal cyberbullismo, e mettendo a fuoco le possibili conseguenze, sia civili che penali, derivanti da un uso inappropriato dello strumento informatico. Il Comandante ha poi evidenziato quelli che sono gli strumenti a tutela del minore, di cui dispongono i genitori, parlando di bullismo e cyberbullismo, ponendo obblighi di segnalazione di tali condotte in capo al personale scolastico, e spiegando anche come richiedere la cancellazione di contenuti offensivi divenuti virali.

Sulla base dei recenti fatti di cronaca, è stato affrontato anche il tema dei reati in rete, come la diffamazione, la minaccia e anche istigazione al suicidio, ricordando che si tratta di reati per i quali possono essere chiamati a rispondere anche i minorenni.

Lo psicologo ha evidenziato quali sono i segnali di un abuso dei social da parte dei giovani: una maggiore tendenza all’isolamento, una spiccata aggressività sia fisica sia verbale, sottolineando l’importanza dei modelli educativi ricevuti dagli adulti nell’interazione con i propri smartphone. I carabinieri hanno poi proposto strategie concrete per garantire la sicurezza dei propri figli nel mondo virtuale, come parlare apertamente dei pericoli on-line con loro, stabilire regole chiare sull’uso dei dispositivi (orari, siti sicuri) e monitorarne le attività senza invadere la loro privacy.

 

 

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Cronaca

Tremestieri Etneo, il Consiglio dei Ministri scioglie per mafia il comune etneo

Disposto l’affidamento della gestione a una commissione straordinaria per la durata di diciotto mesi

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Il comune di Tremestieri Etneo è stato sciolto per mafia. A disporlo il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’interno Matteo Piantedosi, “in considerazione degli accertati condizionamenti da parte della criminalità organizzata che compromettono il buon andamento dell’azione amministrativa, ai sensi dell’articolo 143 del Testo unico degli enti locali” .

Disposto l’affidamento della gestione a una commissione straordinaria per la durata di diciotto mesi. Ricordiamo che l’ex sindaco di Tremestieri Etneo Santi Rando, coinvolto nell’inchiesta Pandora, è stato  condannato ad otto anni per voto di scambio politico-mafioso.

Intanto sono stati indetti i comizi elettorali in vista delle Amministrative che si terranno il 25 e il 26 maggio in nove Comuni siciliani. Lo stabilisce un decreto dell’assessore regionale alle Autonomie Locali e alla funzione pubblica Andrea Messina.

A essere coinvolti dal voto saranno comuni, tutti commissariati: Realmonte, in provincia di Agrigento; Montemaggiore Belsito e Prizzi, nel Palermitano; Solarino, in provincia di Siracusa; Favignana, nel Trapanese; mentre, in provincia di Catania sono chiamati alle urne Castiglione di Sicilia, Palagonia, Raddusa e Ramacca, dove intanto sono diventate definitive le dimissioni presentate dal sindaco.

Una decima amministrazione, quella di Tremestieri Etneo, inizialmente coinvolta nella tornata elettorale, non andrà invece al voto a maggio a causa dello scioglimento per mafia deliberato oggi dal Consiglio dei ministri. L’assessorato provvederà dunque a emettere un nuovo provvedimento per escludere il comune del Catanese dalle prossime Amministrative.

“Con l’indizione di queste elezioni – dichiara l’assessore Messina – restituiamo voce ai cittadini e alle comunità locali, garantendo il ritorno alla piena legittimazione democratica delle amministrazioni comunali. La funzione del commissario è temporanea ed è solo attraverso il voto che può realizzarsi pienamente l’autonomia locale sancita dalla nostra Costituzione e dallo Statuto regionale. Questo passaggio rappresenta non solo un atto formale, ma un segnale di fiducia nelle istituzioni e nella partecipazione attiva della cittadinanza”.

Le elezioni, come deliberato dal governo regionale lo scorso 19 marzo, si svolgeranno domenica 25 maggio dalle 7 alle 23 e lunedì 26 maggio dalle 7 alle 15. L’eventuale ballottaggio è fissato per domenica 8 giugno, sempre dalle 7 alle 23 e lunedì 9 giugno dalle 7 alle 15, in coincidenza con la tornata referendaria. Dei Comuni chiamati al voto, solo in uno, a Palagonia, i seggi saranno assegnati con il sistema proporzionale, poiché gli abitanti sono più di 15 mila. In tutte le altre amministrazioni si voterà con il maggioritario.

 

 

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