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Cronaca

Catania, scattata in città e nella provincia etnea l’operazione “Pasqua Sicura”

A metterla in atto, già da qualche giorno, i carabinieri del comando provinciale, a seguito delle riunioni del comitato per l’ordine pubblico

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Operazione “Pasqua sicura”. Si tratta dell’attività di controllo attivata da qualche giorno dai carabinieri del comando provinciale di Catania, a seguito delle decisioni prese dal  Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. Obiettivo garantire la sicurezza dei cittadini per i festeggiamenti della Pasqua e durante la classica “scampagnata” del “Lunedì dell’Angelo”, in vista del gran numero di residenti e turisti che stanno già affollando le aree commerciali e i luoghi. Un piano straordinario di controllo  del territorio su tutta la provincia etnea, che coinvolge circa 800 militari distribuiti nelle 62 Stazioni Carabinieri presenti sul territorio, che saranno supportati da “gazzelle” e motociclisti dei Nuclei Radiomobile, dalle squadre C.I.O. (Compagnie d’intervento Operativo) del 12° Reggimento Carabinieri “Sicilia” e dai Reparti specializzati dell’Arma. Le aree maggiormente interessate dai servizi, sia nel capoluogo etneo che nell’hinterland, saranno in corrispondenza dei principali snodi viari nelle zone di accesso alle località pedemontane e marittime, meta prediletta per l’occasione di escursionisti e di gitanti. Nel dettaglio, salendo dal versante occidentale dell’Etna, il piano straordinario dei controlli coinvolgerà in particolare le zone di Nicolosi, Ragalna e la S.P. 92 fino al rifugio Sapienza, i territori di Bronte e Randazzo, dove le celebrazioni religiose della Settimana Santa e del “Triduo Pasquale” richiameranno molti residenti e turisti, che seguiranno soprattutto il percorso della processione del Venerdì Santo e il tratto stradale della strada regionale Mareneve, verso la zona di piano Provenzana.

Allo stesso modo, saranno oggetto dei pattugliamenti rafforzati dei militari dell’Arma anche le zone marittime, come il lungomare di Catania, la fascia costiera acese, compresa tra Acireale e Acicastello, la zona del porticciolo di Ognina e il litorale Giarrese, nei territori dei Comuni di Giarre, Riposto, Mascali, Fiumefreddo  La presenza dell’Arma sarà inoltre incrementata anche in tutti i luoghi di aggregazione e nelle aree potenzialmente a rischio per la sicurezza. Vie dello shopping, mercatini rionali, centri commerciali, chiese, siti culturali e locali d’intrattenimento, ma anche stazioni della metropolitana, fermate degli autobus e in generale a tutti quei punti nevralgici a maggiore affluenza di residenti e turisti, saranno “sorvegliati speciali” durante queste giornate, in un momento in cui i centri urbani stanno vivendo un risveglio turistico dopo la crisi pandemica. Il Comando Provinciale Carabinieri di Catania ha comunque predisposto l’intensificazione dei controlli nei pressi di abitazioni e di stabili incustoditi per i quali è necessario attuare alcune precauzioni per evitare di rovinarsi il rientro dalle vacanze.

Il piano straordinario di controllo del territorio, avviato da alcuni giorni, ha già permesso di conseguire concreti risultati sul piano operativo, a tutela della sicurezza di residenti e turisti.  Al riguardo, il dispiegamento delle numerose pattuglie in tutta la provincia etnea ha consentito ai Carabinieri di identificare oltre 300 persone e controllare più di 200 veicoli tra auto, moto e scooter, con conseguente accertamento di violazioni al C.d.S. (in special modo per mancanza della copertura assicurativa e della revisione, guida contromano, guida senza casco, cinture di sicurezza e patente e utilizzo del cellulare alla guida) per un valore complessivo superiore ai 37 mila euro.  A tutela inoltre dei consumatori che in questo periodo affolleranno gli esercizi commerciali, particolare attenzione è stata inoltre rivolta all’attività di controllo ai locali di somministrazione cibi e bevande, con il supporto dei reparti speciali del N.A.S. e del N.I.L.; in tale contesto, i Carabinieri hanno elevato sanzioni amministrative a carico di 2 ristoratori in Piazza Federico di Svevia, rispettivamente per carenze igienico-sanitarie nella cucina-deposito alimenti e per l’ampliamento dell’attività, non comunicata all’autorità, del titolare di una gastronomia di viale Mario Rapisardi, dove era stati posti in vendita 10 kg di pollame privi di tracciabilità, nei confronti dei proprietari di 4 attività operanti nel settore alimentare nella zona pescheria, a vario titolo per occupazione del suolo pubblico, inquinamento acustico e abbandono di rifiuti. Non ultima, l’attività ispettiva ha inoltre riguardato anche i venditori abusivi di alimenti, lungo il corso Indipendenza nel Quartiere San Leone, sanzionati per aver commercializzato prodotti in assenza delle prescritte autorizzazioni amministrative e dei requisiti professionali per la vendita, occupando altresì indebitamente la sede stradale. A questi, sono stati sequestrati oltre 30 chilogrammi di prodotti ittici, 100 kg. di alimenti ortofrutticoli e una quarantina di uova pasquali.  Il valore complessivo delle sanzioni ammonta a circa 15 mila euro.

Cronaca

Catania, convalidato arresto di John Obama, accusato dell’omicidio del 30enne Santo Re

Il 37enne extracomunitario, irregolare sul territorio nazionale, si è avvalso della facoltà di non rispondere nell’interrogatorio di garanzia tenutosi oggi

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John Obama, il 37enne posteggiare abusivo, originario dello Zimbabwe, accusato dell’omicidio di Santo Re, il pasticciere trentenne del bar “Quaranta”, ucciso a coltellate il 30 maggio scorso, nel lungomare Ognina di Catania, si è avvalso della facoltà di non rispondere nell’interrogatorio di garanzia tenutosi nella mattinata di oggi.

Il GIP ha convalidato il provvedimento e ha emesso nei confronti dell’indagato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Il procuratore aggiunto Fabio Scavone, che coordina le indagini delle volanti e della squadra mobile della Questura di Catania, ha conferito l’incarico per l’autopsia che sarà eseguita domani. Ad accusare il 37enne sono due testimoni oculari e le immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona.  L’indagato, che è fuggito dal luogo del delitto a piedi, quando è stato bloccato da agenti delle volanti, aveva i vestiti e le mani sporche di sangue. L’analisi delle immagini di videosorveglianza ha permesso di ricostruire le fasi dell’omicidio: Santo Re, terminata la giornata lavorativa, si è avviato verso la macchina parcheggiata nella discesa che conduce al porticciolo di Ognina.

Non appena è arrivato a metà della rampa, l’arrestato, che il pasticciere conosceva come posteggiatore abusivo che operava illegalmente in quella zona, gli si è parato davanti. Dopo qualche secondo, il 37enne ha sferrato alcuni fendenti in direzione del giovane che ha provato invano a difendersi indietreggiando.

La vittima, nonostante le gravissime ferite, è fuggita in direzione del bar Quaranta dove lavorava per chiedere aiuto, mentre il presunto assassino è fuggito. Proprio davanti al bar sostava in quei minuti un’ambulanza, che ha soccorso il pasticcere, accompagnandolo al vicino ospedale Cannizzaro dove poco dopo è morto nonostante tutti i tentativi dei medici per salvarlo. I colleghi di lavoro di Santo Re hanno riferito che la vittima conosceva bene l’indagato, al quale spesso tutti loro offrivano da mangiare.

 

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Cronaca

Valverde, schiaffi, minacce di morte e insulti alla ex: Arrestato 47enne

Nonostante fosse già sottoposto a un divieto di avvicinamento, si è presentato sotto casa della ex

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Nonostante fosse già sottoposto a un divieto di avvicinamento, si è presentato sotto casa della ex e ha iniziato a insultarla e minacciarla. È finito in manette un 47enne di Valverde, arrestato in flagranza dai Carabinieri di Aci Sant’Antonio.

Erano circa le 9:45 quando la donna, 38 anni, ha riconosciuto l’ex compagno dalla finestra e ha chiamato i militari. L’uomo, incurante delle misure cautelari, avrebbe inveito contro di lei con atteggiamenti aggressivi ed insulti. Così, una pattuglia, già in zona, è intervenuta rapidamente e lo ha trovato ancora sul posto, mentre tentava inutilmente di nascondersi dietro l’auto della donna.

Durante la denuncia, la vittima ha raccontato anche un’aggressione avvenuta due giorni prima: l’uomo l’aveva raggiunta sul lavoro, schiaffeggiata e minacciata di morte. Poi le aveva danneggiato l’auto. Per proteggere i figli, aveva scelto di non denunciare subito, ma l’escalation è proseguita.

L’arresto è stato convalidato. Il giudice ha disposto per l’uomo i domiciliari con braccialetto elettronico, resta salva la presunzione di innocenza fino a condanna definitiva.

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