Quasi 200 posti di lavoro sono a rischio nello stabilimento Sibeg Coca-Cola di Catania a causa della imminente entrata in vigore della Sugar Tax, la tassa sulle bevande zuccherate ed edulcorate. A comunicarlo è la stessa azienda, che ha già trasmesso alle organizzazioni sindacali una prima stima dell’impatto occupazionale. Ma questo è solo l’inizio: la misura colpirà duramente l’intero comparto agroindustriale della provincia.
FLAI CGIL, con il segretario generale Giuseppe Glorioso e il segretario provinciale Claudio Petralia, e UILA UIL, con il segretario generale Nino Marino, e il segretario Alessandro Salamone, denunciano con forza una scelta politica governativa miope e incoerente, che da un lato si proclama attenta alla salute pubblica, ma dall’altro compromette centinaia di posti di lavoro in un settore già fragile, aggravando le difficoltà delle aziende locali.
Una decisione tanto più incomprensibile se si considera che l’attuale Governo, quando era all’opposizione, aveva duramente attaccato la Sugar Tax voluta dal governo Conte, definendola dannosa e insostenibile. Oggi quegli stessi esponenti, al potere, ne confermano l’introduzione senza alcun confronto, tradendo le promesse fatte a imprese e lavoratori.
“Non si promuove la salute tassando il lavoro. La Sugar Tax, così come concepita, non distingue tra prodotti e colpisce anche le bevande senza zucchero, tassando l’uso di edulcoranti e innalzando i costi per i consumatori. Una misura inefficace sotto il profilo sanitario, ma certamente efficace nel distruggere occupazione. -scrivono i rappresentanti sindacali- Chiediamo al Governo di sospendere immediatamente l’entrata in vigore della Sugar Tax e di aprire un tavolo nazionale con le parti sociali, le imprese e le associazioni di categoria per individuare soluzioni alternative e realmente sostenibili”.