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Cronaca

Condanne in abbreviato per l’operazione “Sotto scacco” contro il clan di Paternò

Ad emetterle oggi il GUP del Tribunale di Catania, Luigi Barone. Probabile il ricorso in Appello degli imputati condannati.

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L’operazione “Sotto scacco” condotta a Paternò nel maggio del 2021 arriva ad un primo risultato in Tribunale a Catania. Il Gup Luigi Barone ha emesso oggi la sentenza di condanna per 31 dei 36 imputati nel procedimento in corso con rito abbreviato.

L’indagine, condotta dai carabinieri del Comando provinciale di Catania, ha permesso di decapitare i vertici del gruppo criminale Alleruzzo-Assinnata-Amantea che stava tentando di ricostituirsi, unendo le forze delle diverse frange. A mettere fine ad ogni tentativo sono stati i militari dell’Arma, coordinati dalla DDA della Procura della Repubblica etnea, che arrestarono 40 persone.

Esattamente un anno fa i PM, Andrea Bonomo e Giuseppe Sturiale avevano avanzato le richieste di condanna al termine della loro requisitoria. Oggi arriva il verdetto con 31 condanne e 5 assoluzioni.

Le condanne vanno da un minimo di 1 anno e 4 mesi, nei confronti di Mimmo Assinnata senior (quale aumento di continuazione con altre sentenze), ai 20 anni di reclusione inflitti a Pietro Puglisi.

In mezzo le altre pene a cominciare da Santo Alleruzzo (nipote del defunto storico boss Pippo Alleruzzo) che condannato all’ergastolo per altri reati, stava tentando di ricostituire il clan rappresentandone il vertice, come hanno accertato i carabinieri. Per lui 11 anni di reclusione.

Tra gli altri esponenti di spicco condannati ci sono anche Vito Salvatore Amantea per lui 15 anni di reclusione, Giuseppe Beato 14 anni e 8 mesi, Barbaro Stimoli 12 anni e 4 mesi, Giuseppe Mobilia 14 anni, Francesco Alleruzzo 10 anni, Vincenzo Stimoli junior a 7 anni, Salvatore Stimoli 7 anni e 2 mesi; e Daniele Licciardello di Belpasso, condannato ad 8 anni e 4 mesi. Era stato lui che aveva provato a chiedere il pizzo a Giuseppe Condorelli, re dei torroncini di Belpasso, recapitandogli un messaggio intimidatorio. In risposta ha ottenuto un secco no dall’imprenditore dolciario che poi ha denunciato il tentativo di estorsione ai carabinieri.

Un atteggiamento, questo di Condorelli elogiato dalle forze dell’ordine, dalla Procura e da tutti quegli imprenditori, commercianti e cittadini onesti che guardano ad una Sicilia diversa, libera dal predominio mafioso.

Il Gup ha, invece, assolto Vincenzo Gattarello e Salvatore Fallica per non aver commesso il fatto. Assolti anche Vincenzo Asero, Paolo Biondi e Katia Cunsolo “perché il fatto non sussiste”.

Alleruzzo, Amantea, Assinata, Beato, Befumo, Licciardello, Puglisi e Stimoli sono stati condannati anche al risarcimento in favore delle parti civili: l’imprenditore Giuseppe Condorelli, le varie associazioni antiracket e il comune di Belpasso.

Per Domenico Assinnata il Gup ha disposto la revoca della detenzione.

Il collegio difensivo degli imputati è già pronto per il ricorso in appello.

Cronaca

Catania, si è insediato Giuseppe Bellassai, neo Questore del capoluogo etneo

“Abbiamo un dovere assoluto come polizia di stato, quello di conquistarci la fiducia del cittadino” ha detto il neo Questore durante la conferenza stampa

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A Catania si è insediato nella mattinata di oggi il nuovo Questore, Giuseppe Bellassai, il quale va prendere il posto di Vito Calvino, passato a dirigere la questura di Palermo. Questa mattina  Bellassai ha incontrato nella sede della Questura del capoluogo etneo , in Piazza Santa Nicolella, i giornalisti. Una conferenza stampa in cui il neo Questore ha illustrato gli obiettivi che si prefigge di seguire e raggiungere durante la sua permanenza a Catania.  ” “Abbiamo un dovere assoluto come polizia di stato, quello di conquistarci la fiducia del cittadino, da conquistare quotidianamente con un’azione di presenza sul territorio che dia i risultati ai quali i cittadini aspirano. Una volta conquistata la fiducia della collettività  speriamo di aumentare la collaborazione del cittadino. La sicurezza oggi è in capo a noi, polizia di stato e forze di polizia in generale, al Prefetto, ma la si può fare bene con la collaborazione di tutti” ha detto Bellassai nell’incontro con la stampa.

Per il  Questore quello che  è stato fatto fino adesso dal punto di vista della sicurezza è stato importante ma si deve fare meglio : “Io sono un assoluto assertore della possibilità di ottenere sempre risultati migliori e credo che lo si possa e debba fare,  vedremo di rispondere a questa esigenza di maggiore presenza nel territorio” in quanto la presenza della polizia “è fondamentale per il cittadino. La sicurezza percepita si fa anche in questa maniera. Mi auguro di dare risposte concrete da questo punto di vita in tempi relativamente brevi”. Bellassai ha parlato del problema dell’immigrazione  specificando che la Sicilia, su questa problematica, ha un ruolo particolare e da parte della polizia c’è la massina attenzione. Uno pensiero poi del Questore ai commissariati di periferia: “i commissariati distaccati hanno  dato fino adesso buona prova di se, credo che debbano continuarlo a farlo. Cercheremo di dare una mano agli uffici distaccati là dove ritenessi necessario farlo”.

Bellassai, 61 anni, originario di Santa Croce Camerina, in provincia di Ragusa, è entrato in polizia nel 1988. Nel 1991 divenne funzionario addetto alla Squadra mobile di Ragusa, un anno dopo divenne dirigente e mantenne la carica fino al 2005, anno in cui è stato promosso Primo dirigente ed è stato trasferito alla questura di Agrigento, nella quale ha svolto l’incarico di dirigente della divisione di polizia Amministrativa e sociale dell’immigrazione. In quel periodo venne anche inviato dal dipartimento di pubblica sicurezza in missione nel centro di Lampedusa, dove rimase per quattro anni. Nel 2010 è diventato vicario del questore di Trapani e in seguito ha avuto lo stesso ruolo a Palermo. Nel 2016 è arrivato per lui il primo incarico da questore a Benevento, dove è rimasto per tre anni, fino a quando ha assunto la guida della questura di Taranto. Infine nel 2021 è stato trasferito a dirigere la questura di Perugia fino all’approdo nel capoluogo etneo.

 

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Cronaca

Baseball, Sicily Red Sox Paternò batte il Phoenix Grosseto e sale in serie B

I ragazzi allenati da Nino Torrisi e Walter Nicastro hanno sconfitto i padroni di casa dopo una lungo e sofferto ma vincente recupero di “Gara3”, sospesa una settimana prima per oscurità.

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Fine settimana vittorioso per il baseball paternese. Infatti il team “Sicily Red Sox Paternò” torna nella serie B nazionale.  I ragazzi allenati da Nino  Torrisi e Walter Nicastro nel recupero di “Gara3” disputato ieri mattina sul diamante di Grosseto e sospesa domenica 24 settembre a inizio dell’ottavo inning sul 7-5 per i padroni di casa a causa del sopraggiungere dell’oscurità, hanno superato alla fine il Phoenix Fazzari Grosseto. Il roster etneo, dopo aver vinto “Gara1” (11-4) in casa, ha dovuto arrendersi allo Jannella, in terra toscana, nella maratona di “Gara2”, per 4-3 al 14° inning, dopo quattro ore di gioco, e poi ha conquistato il pass per la B nel proseguimento di “Gara3”, giocata nella mattinata di ieri.

Le due squadre si sono ritrovate sul diamante grossetano e i siciliani hanno effettuato il sorpasso vincente nell’ottavo inning.  Il migliore degli etnei è stato Salvatore Sciacca (che la scorsa settimana ha effettuato 185 lanci in Gara2). E’ stato lui a ritirare il premio della Fibs. a livello sportivo èun evento epico..impegno sacrificioE’ stato lui a ritirare il premio della Fibs, consegnato dal consigliere Alessandro Cappuccini. Per i Phoenix di Emiliano Aprili, che hanno chiuso la loro prima stagione di attività con 14 vittorie e 3 sconfitta, un’amara delusione, con la promozione sfumata in dirittura d’arrivo, ma con tanta voglia di riprovarci il prossimo anno.

Grande gioia in casa della “Sicily Red Sox”:  “Siamo in Serie B ma complimenti anche ai ragazzi di Grosseto per le belle partite disputate, un grosso in bocca al lupo per la prossima stagione” dicono i vertici del team etneo. Soddisfazione per la promozione al termine di una “Gara3” molto combattuta  il presidente della FIBS Sicilia Michele Bonaccorso: “A livello sportivo è davvero un evento che possiamo dire epico; una vittoria che premia in primis i sacrifici e l’impegno di una società che è dovuto ritornare in Toscana per recuperare una “Gara3″ che è stata sospesa all’ottavo inning per oscurità. Poi un plauso allo staff tecnico e ai ragazzi che hanno sempre creduto di farcela, non hanno mai mollato. Onore anche al Grosseto che ha disputato un ottimo torneo”. A congratularsi per la vittoria e la meritata promozione in B anche l’assessore comunale allo sport Andrea Lo Faro. “Esprimiamo grande soddisfazione per il risultato sportivo raggiunto. Ancora una volta il baseball rappresenta un’eccellenza della nostra città-dice Lo Faro-  In una finale combattuta contro Grosseto porta a casa la vittoria  e approda in serie B nazionale. Complimenti al Presidente Nunzio Botta e agli atleti allenati da Nino Torrisi e Walter Nicastro”.

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