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Cronaca

Coranavirus, in Sicilia 2.320 casi,19 in più: a Catania sono 721 i contagiati

La provincia etnea continua ad avere il numero più alto di persone infette: all’ospedale di Biancavilla altri due positivi al virus

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Sono 2.320 le persone attualmente positive al Covid-19 in Sicilia, 19 più di ieri. E’ quanto emerge dai dati comunicati dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale. Dall’inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 65.165 (+3.015 rispetto a ieri). Sono 443 le persone  guarite (+31) e 218 decedute (+5). Degli attuali 2.320 positivi, 493 pazienti (-17) sono ricoverati – di cui 32 in terapia intensiva (-2) – mentre 1.827 (+36) sono in isolamento domiciliare. La provincia di Catania, dal punto di vista dei contagi, è tenuta costantemente sotto osservazione: allo stato attuale ci sono 721 casi positivi +15 rispetto a ieri. Sono 93 i ricoverati nei vari centri Covid di Catania, meno 3 rispetto al pomeriggio di ieri.  Sale il numero dei soggetti guariti: dai 123 di ieri si passa ai 128 di oggi, mentre nelle ultime ore si registra un solo decesso: sono 77 le persone decedute.

Nei comuni della fascia sud- occidentale dell’Etna sono stati accertati diversi nuovi casi. A Biancavilla il numero dei contagi sale a 5, a Belpasso sono 20 le persone contagiate, 19 a Paternò. Piuttosto seria la situazione a Mascalucia dove sono 22 i casi positivi di cui 8 ospedalizzati e 14 in cura domiciliare, più 3 guariti e 6 decessi. In particolare a Biancavilla salgono i positivi fra i lavoratori della sanità che operano all’interno dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata”.Gli ultimi due casi riguardano di  una infermiera residente a Bronte e che svolge la propria attività al pronto soccorso biancavillese e di un ausiliario appartenente alla ditta esterna che svolge servizio all’interno del nosocomio etneo. In totale sono 5 i lavoratori della sanità contagiati che lavorano nel nosocomio biancavillese: 4 infermieri e un ausiliare.

In Italia continua, per il quinto giorno consecutivo il calo dei malati di coronavirus. Sono 106.527 gli attualmente positivi, 321 in meno di ieri. Sono salite a 25.969 le vittime con un incremento di 420 in un giorno. Ieri l’aumento era stato di 464. Il dato è stato reso noto dalla Protezione civile. Superano le 60 mila le persone guarite dal coronavirus. Ad oggi sono 60.498, con un incremento rispetto a ieri di 2.992. L’aumento ieri era stato di 3.033. Prosegue ancora il trend in calo dei ricoveri in terapia intensiva per coronavirus. Ad oggi sono 2.173, 94 in meno rispetto a ieri.

 

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Cronaca

Etna, cessata nella serata di ieri l’attività di fontana di lava dal cratere di sud-est

Si è conclusa alle 20.35 circa (tempi Gmt) e nella fase più intensa ha prodotto una colonna eruttiva alta sino a circa 6000 m s.l.m.

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L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha comunicato che l’attività di fontana di lava al cratere di sud-est si è conclusa alle 20.35 circa di ieri sera-(tempi gmt). L’attività eruttiva nel suo acme ha prodotto una colonna eruttiva alta sino a circa 6000 m s.l.m., con dispersione nei quadranti nord-orientali del vulcano; sono state ricevute segnalazioni di ricaduta di cenere negli abitati di Fiumefreddo, Calatabiano e Giardini Naxos. La fontana di lava è stata accompagnata da attività effusiva che ha messo in posto due flussi lavici che dal cratere di Sud-Est  si sono propagati in direzione Sud ed Est.

Dal punto di vista sismico, l’ampiezza media del tremore vulcanico, dopo aver raggiunto i valori massimi intorno alle 20.30 ha mostrato un chiaro trend in decremento ed alle 22 circa ha raggiunto l’intervallo dei valori medi, dove tuttora permane. Le sorgenti del tremore sono rimaste confinate nell’area del cratere di sud-est alla profondità di circa 3000m sopra il livello del mare. Anche l’attività infrasonica ha mostrato un significativo decremento ed intorno alle 21:30 si è quasi del tutto esaurita.  I dati clinometrici hanno mostrato l’inizio del fenomeno parossistico intorno alle 18 di ieri sera e la stazione più sommitale, alle 19.20 aveva registrato  una variazione di oltre 2 microradianti.

Anche l’analisi dei dati dilatometrici (strainmeter) ha mostrato una variazione a partire dalle 17.50 ; alle 21.05 circa il segnale ha indicato l’esaurimento del fenomeno e la decompressione complessiva raggiunge un valore di circa 197 nanostrain, corrispondente a quasi 3 milioni di mc eruttati. L’attività dell’aeroporto Fontanarossa non ha subito rallentamenti.

 

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Cronaca

Catania, braccialetto elettronico per un 39enne che minaccia la moglie

A denunciare l’uomo alle forze dell’ordine la segnalazione di una persona che, mentre era in attesa in una sala di un ospedale, aveva prestato il cellulare all’indagato che ha chiamato la consorte

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La Procura di Catania ha indagato un 39enne per di atti persecutori aggravati, applicando nei confronti di quest’ultimo la misura cautelare di divieto di avvicinamento alla moglie e installazione del cosiddetto braccialetto elettronico.  Le indagini sono state avviate dalla segnalazione di una persona che, mentre era in attesa in una sala di un ospedale, aveva prestato il cellulare all’uomo che lo aveva dimenticato a casa, quest’ultimo ha chiamato  la moglie e l’avrebbe minacciato pesantemente. A fine chiamata il proprietario del telefonino, che ha sentito la conversazione, preoccupato ha allertato la polizia postale con una mail.

Le indagini hanno permesso di identificare la donna, che era la titolare dell’utenza telefonica che era stata chiamata dall’indagato. I poliziotti hanno ascoltato la signora, madre di minorenni, che ha raccontato le vicende di minacce e molestie subite nel corso del tempo dal marito dopo la separazione. È emerso che l’indagato avrebbe minacciato la donna con frasi come “se ti vedo con un altro ti ammazzo davanti la scuola”, “prima che mi denunci ve la faccia finire male a tutti”. L’uomo avrebbe, inoltre, tempestato la vittima di innumerevoli telefonate e messaggi, tanto da ingenerare in lei un costante timore per l’incolumità sua e dei figli e costringendola a modificare le sue abitudini di vita.  Le risultanze investigative acquisite dalla Polizia postale hanno consentito alla Procura di Catania di richiedere e ottenere dal Gip la misura cautelare nei confronti dell’indagato.

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