Il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha firmato, questa sera l’ordinanza che istituisce quattro nuove “zone rosse” in Sicilia. Si tratta di Ribera, in provincia di Agrigento, Serradifalco, in provincia di Caltanissetta, Trabia, nel Palermitano e di Santa Maria di Licodia, in provincia di Catania. L’ordinanza entra in vigore da giovedì e sarà valida fino al 6 aprile compreso. Il provvedimento, che prevede anche la chiusura delle scuole, è stato richiesto dai sindaci delle quattro città e si è reso necessario a causa di un repentino aumento dei contagi registrati negli ultimi giorni, certificato dalle rispettive Asp.
In particolare Santa Maria di Licodia è zona rossa dopo la richiesta inoltrata 36 ore addietro dall’amministrazione guidata da Salvatore Mastroianni. L’ordinanza prevede il divieto di accesso e di allontanamento dal territorio comunale, con mezzi pubblici e/o privati, da parte di ogni soggetto ivi presente, fatta eccezione per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità e/o motivi di salute. È sempre consentito il transito, in ingresso ed in uscita, dal territorio comunale per il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza, nonché per gli operatori sanitari e socio-sanitari, per il personale impegnato nella assistenza alle attività inerenti l’emergenza. È, altresì, consentito il transito per l’ingresso e l’uscita di prodotti alimentari, sanitari e di beni e/o servizi essenziali, nonché raggiungere ulteriori territori non soggetti a restrizioni negli spostamenti o nei casi in cui gli spostamenti siano consentiti ai sensi delle vigenti disposizioni nazionali e regionali. Rimane, infine, consentito il transito, in entrata ed in uscita, per garantire le attività necessarie per la cura e l’allevamento degli animali, nonché per le attività imprenditoriali non differibili in quanto connesse al ciclo biologico di piante.
Divieto di circolare, a piedi o con qualsiasi mezzo pubblico e/o privato, nel territorio comunale ad eccezione di comprovate esigenze di lavoro, per l’acquisto di generi alimentari e beni di prima necessità, per ragioni di natura sanitaria, per stato di necessità imprevisto e non procrastinabile o per usufruire di servizi o attività non sospese; sospensione di tutte le attività didattiche e scolastiche, di ogni ordine e grado;sospensione di ogni attività degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità; sospensione delle attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità; chiusura dei centri commerciali e/o outlet ad eccezione delle attività commerciali al dettaglio.
Rimangono aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie e le parafarmacie secondo gli ordinari orari di lavoro. Nelle giornate festive è vietato l’esercizio di ogni attività commerciale, ad eccezione di edicole, tabaccai, farmacie e parafarmacie. Rimane sempre consentita la vendita con consegna a domicilio dei prodotti alimentari e dei combustibili per uso domestico e per riscaldamento. “Tutti siamo chiamati al rispetto scrupoloso di queste disposizioni che sono finalizzate al contenimento della diffusione del virus- ha detto il sindaco Salvatore Mastroianni- Più seri e responsabili saranno i nostri comportamenti, prima ne verremo fuori. L’amministrazione continuerà a lavorare a stretto contatto con le istituzioni sanitarie monitorando costantemente l’evolversi della situazione”. Contestualmente all’istituzione del Coc, è stato riattivato il servizio “Pronto spesa e pronto farmaco” operato dalle associazioni di volontariato; il numero a cui rivolgersi è 095/7980092. Nel prossimo weekend altro drive-in. Nei giorni di sabato 27 e domenica 28 dalle ore 9.00 alle ore 18.00 in Via Bartali, all’altezza dell’ingresso della palestra comunale, sarà possibile sottoporsi a tampone gratuitamente.