“¡Esta es la juventud del Papa!” – questa è la gioventù del Papa – una gioventù viva nella fede che ha dato larga testimonianza durante questa settimana dedicata al Giubileo dei Giovani di oggi dal tema “Pellegrini di Speranza”, conclusasi con la solenne celebrazione eucaristica presieduta da Papa Leone XIV nella spianata di Tor Vergata a Roma. Una Chiesa giovane e per i giovani si è manifestata in tutta la sua forza durante la veglia di ieri sera, alla presenza del Pontefice che ancora una volta è riuscito a offrire risposte concrete alle inquietudini e alle speranze dei giovani.
Un ponte ideale lungo venticinque anni, quello che ha unito nello stesso luogo della storica Giornata Mondiale della Gioventù del Giubileo del 2000, i giovani di San Giovanni Paolo II con quelli di Papa Leone XIV: generazioni diverse ma riunite “sotto la stessa croce” e sotto la materna protezione della Madonna “Salus Populi Romani”. Come a voler rappresentare la continuità di una Chiesa che sa parlare ancora oggi al cuore dei giovani di ogni epoca, accompagnandoli nel loro cammino di fede e di crescita umana.
A prendere parte all’incontro tanti giovani del comprensorio etneo tra cui il Gruppo Scout Agesci Biancavilla 1 e le Comunità Neocatecumenali di Bronte (Madonna del Riparo, San Giuseppe e Sant’Agata), di Biancavilla (Santa Maria dell’Idria e Santissimo Salvatore) e di Adrano (San Leonardo, Chiesa Madre e S.Agostino), che hanno vissuto questa straordinaria esperienza, portando con sé l’entusiasmo e la specificità di ogni proprio cammino di fede. Ad accompagnarli, sia i catechisti sia i sacerdoti Vincenzo Bonanno Francesco Aleo e Alfredo Caruso. Un cammino intrapreso “non da turisti, ma da pellegrini, alla scoperta della vita e dell’amore (Papa Francesco)” preparato attraverso momenti di catechesi, preghiera comunitaria e condivisione nelle loro realtà locali.
«Partire insieme ad altri coetanei del Cammino Neocatecumenale da una marcia in più a questa esperienza», racconta uno dei giovani partecipanti. «Non siamo andati da soli, ma sostenuti dalla preghiera e dall’affetto delle nostre famiglie e dell’intera comunità parrocchiale. Il Signore si è realmente manifestato nei nostri cuori, attraverso l’adorazione eucaristica di ieri sera e soprattutto dopo le parole di Papa Leone, quando ci ha detto che “la nostra speranza è Gesù e che è Lui che suscita in noi il desiderio di fare nella nostra vita qualcosa di grande per migliorare noi stessi e la società, rendendola più umana e fraterna”».
Un’altra giovane ha commentato: «Mi ha particolarmente colpito quando Papa Leone ci ha invitato ad “aspirare a cose grandi” ed a non accontentarci. Vedere migliaia di giovani da tutto il mondo pregare insieme ti fa capire davvero cosa significa essere Chiesa. È stato come toccare con mano l’universalità della fede che viviamo nella nostra piccola comunità».
Per i giovani e le coppie del Cammino Neocatecumenale giunti a Roma da tutto il mondo, tuttavia, il Giubileo dei Giovani non si conclude con la Santa Messa di oggi. La spianata di Tor Vergata si animerà nuovamente domani, a partire dalle 17:00, con migliaia di partecipanti per un momento di particolare intensità spirituale: l’incontro vocazionale. Il momento di preghiera e catechesi, che potrà essere seguito anche in streaming attraverso il seguente link (clicca qui), vedrà la presenza del fondatore del Cammino Neocatecumenale, Kiko Argüello affiancato da don Mario Pezzi e da María Ascensión Romero, entrata a far parte dell’équipe internazionale dopo la scomparsa dell’altra fondatrice, Carmen Hernández. Un’occasione di grande significato per quei giovani che, durante il loro percorso di fede e nei giorni di pellegrinaggio, hanno maturato nel cuore la volontà di rispondere “Eccomi” al Signore, offrendo la propria vita al sacerdozio o alla vita consacrata. Un momento in cui la chiamata diventa risposta concreta, e la speranza si trasforma in dono totale di sé.
In un’epoca in cui spesso si parla di crisi delle vocazioni e di allontanamento dei giovani dalla Chiesa, la testimonianza di tutti i coloro che hanno preso parte al Giubileo dei Giovani dimostra come un percorso di fede serio e comunitario possa ancora oggi attrarre e formare autentici discepoli di Cristo. L’eco di questa straordinaria esperienza non si concluderà certamente con la giornata di oggi, ma continuerà a risuonare nella vita di questi ragazzi anche quando torneranno alla quotidianità, portando nuova linfa vitale alle comunità parrocchiali di appartenenza e rafforzando quella dimensione comunitaria e familiare della fede che costituisce il cuore pulsante della Chiesa.
Foto in copertina: Vatican News