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Cronaca

Emergenza rifiuti a Catania, si corre ai ripari

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A Catania si corre ai ripari per fronteggiare l’emergenza rifiuti in cui si trova il capoluogo etneo. Nelle scorse settimane erano stati effettuati controlli in diversi quartieri di Catania ed elevate raffiche di multe, ma ciò non è sufficiente, la città è in condizioni critiche tra microsiscariche e sporcizia. La giunta comunale adotta la variante al capitolato d’appalto del Consorzio Gema con modifiche sostanziali del contratto. Nel lotto centro aumenterà la frequenza di raccolta, spazzamento e lavaggio nei domenicali e festivi; la rimozione quotidiana di rifiuti e discariche, con 2 passaggi giornalieri; aumenterà la frequenza settimanale di spazzamento, manuale e meccanizzato e lavaggio strade; con cadenza ogni quindici giorni si attiverà la raccolta ingombranti in aggiunta a quanto previsto nel servizio ordinario; installati 1.500 cestini, svuotati 4 volte al giorno; pulizia giornaliera del fossato del Castello Ursino; raccolta differenziata dedicata ai mercati storici e rionali; un nuovo servizio di pronto intervento per la segnalazione degli utenti; scerbamento settimanale nel centro e almeno ogni 4 mesi in tutta la città, oltre all’installazione di altre 30 telecamere. Annunciata anche la trasformazione contrattuale a tempo indeterminato degli oltre 100 operatori temporanei da destinare soprattutto allo spazzamento e ai servizi di prossimità, risolvendo definitivamente la questione del loro precariato storico. “Ci sarà un deciso cambio di passo, in termini di decoro e pulizia: vi sarà la verifica dei lotti nord e sud, per dirigerci verso la Catania che sogniamo e pretendiamo, pulita e ordinata. Un obiettivo possibile rafforzato con l’apertura a breve dei nuovi quattro Centri di Raccolta e con la modifica del sistema di raccolta, senza aumentare di 1€ le tasse ai cittadini”, ha affermato l’assessore all’ecologia Salvo Tomarchio.

Cronaca

Catania, autopsia non fa chiarezza sulla morte della 38enne trovata impiccata

Saranno necessari altri esami supplementari e complementari ossia istologici e tossicologici

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foto "Repertorio"

Si è svolta questa mattina, al Policlinico di Catania, l’autopsia  sulla salma della 38enne trovata  impiccata, nei giorni scorsi, nel bagno dell’appartamento di villeggiatura sito a Fondachello, frazione marinara di Mascali, che la donna aveva preso in affitto assieme al compagno. Autopsia che non ha risolto tutti i dubbi : saranno necessari altri esami supplementari e complementari. In pratica saranno eseguiti esami istologici e tossicologici.

Ad effettuare l’autopsia il medico legale Cristoforo Pomara;  presente, come perito di parte, il dottore Raffaele Benanti, nominato dall’avvocato Francesco Marchese, legale del compagno della donna, che non è indagato, ma parte offesa nell’inchiesta. Intanto la Procura ha firmato il nulla osta per il rilascio della salma che è stata restituita ai familiari. La donna, da quanto verificato dai carabinieri della compagnia di Giarre che stanno indagando sul fatto, avrebbe avuto una lite con l’uomo, testimoniato dai diversi lividi presenti sulle braccia di entrambi e che poi avrebbe lasciato l’abitazione.Il corpo è stato trovato da uno dei figli della coppia.

La casa è stata trovata in ordine, e non è stato rinvenuto alcun messaggio da parte della donna. La coppia ha due figli Il compagno è stato sentito, come testimone, nella caserma dell’Arma da militari e dal sostituto procuratore di Catania di turno.  Al momento non è esclusa alcuna ipotesi sulle cause del decesso, compresa quella del suicidio

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Cronaca

Piana di Catania, attivata pompa di sollevamento del lago Biviere di Lentini

L’impianto permetterà un prelievo di circa 400 litri al secondo che consentiranno di distribuire acqua per usi irrigui a circa mille ettari di terreni

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foto web- sito "Guidasicilia"

“E entrata in azione oggi la prima delle due pompe di sollevamento del lago Biviere di Lentini, nel Siracusano”. A dirlo il presidente della Regione Sicilia Renato Schifani il quale ha evidenziato che con questa soluzione l’impianto permetterà un prelievo di circa 400 litri al secondo che consentiranno di distribuire acqua per usi irrigui a circa mille ettari di terreni agricoli della Piana di Catania.

Nei prossimi giorni, sarà attivata una seconda pompa con la stessa capacità. I fondi per gli impianti, 600 mila euro, sono stati stanziati dalla Regione Siciliana attraverso un contributo straordinario al Consorzio di bonifica 9. “L’attivazione delle due linee di pompaggio – dice il presidente della Regione siciliana Renato Schifani – risolve il paradosso di un invaso in cui l’acqua c’è ma non era possibile utilizzarla per un guasto agli impianti. Adesso possiamo garantire l’approvvigionamento idrico agli agricoltori del territorio in difficoltà per il perdurare dell’emergenza siccità in Sicilia.

Il mio governo è impegnato quotidianamente nella risoluzione, da un lato, delle questioni più urgenti ma, allo stesso tempo, nella definizione di una strategia globale di miglioramento delle infrastrutture, al fine di migliorare la sostenibilità a lungo termine del sistema idrico locale”.

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