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Cronaca

Estorsione contro due imprenditori agricoli di Biancavilla, in manette tre adraniti

Ad arrestare il terzetto sono stati i carabinieri del nucleo operativo della Compagnia di Paternò, coordinati dalla DDA del Tribunale di Catania.

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Tre ordinanze di custodia cautelare in carcere, per i reati di estorsione, aggravata dal metodo mafioso, emesse dal Gip del Tribunale di Catania, a conclusione di un’attività di indagine andata avanti per tre mesi circa.

Destinatari dei provvedimenti restrittivi sono tre adraniti, si tratta dei fratelli Carmelo e Salvatore Scafidi, di 51 e 45 anni, e di Giuseppe Calcagno, di 44 anni, tutti di Adrano.

A condurre le indagini i carabinieri del nucleo operativo della Compagnia di Paternò, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura della Repubblica di Catania che avrebbero accertato come i tre uomini, attraverso più episodi, avrebbero minacciato e anche aggredito, due imprenditori agricoli di Biancavilla, per riuscire ad ottenere del denaro, circa 50 mila euro, in corrispondenza di un debito che le vittime avevano con uno dei tre arrestati.

Tutto comincia quando la cooperativa agricola di una delle due vittime è messa in liquidazione. Il Tribunale, come da prassi, nomina un curatore dei beni, per poter gestire il patrimonio e pagare i creditori. Uno dei tre arrestati, anche lui titolare di una cooperativa agricola, avrebbe deciso di non rispettare quella che viene denominata “par condicio creditoria” che impone un ordine di priorità nei pagamenti dei creditori, chiedendo direttamente al titolare dell’azienda il pagamento di quanto dovuto, quei 50 mila euro circa.

Per essere convincente avrebbe più volte minacciato e aggredito le vittime, facendo anche riferimenti ad una presunta appartenenza mafiosa ad un clan del territorio.

Ad incastrare i tre uomini ci sarebbero anche delle intercettazioni dove gli estorsori minacciavano chiaramente le vittime. «…tu mi devi dare i soldi… io penso che a qualcuno gli faccio male… perché giustamente io non mi posso muovere devo andare a lavorare e non posso andare a lavorare, a rubare non ci so andare, ma a fare male alle persone lo so fare», anche al fine di poter assicurare alla persone offesa la c.d. “protezione” agli imprenditori nel procedimento di liquidazione: «Mi sto seccando ora, non mi voglio seccare.. io ti voglio bene…. Tu non mi stai volendo bene a me …tu mi stai portando a un punto che mi devo comportare male, io non mi devo comportare male, ti ho detto… mi sono messo a disposizione, mi metto a disposizione se hai un problema con qualcuno mi puoi venire a chiamare, ti insegno la mia abitazione…»

È inoltre emersa dalle indagini l’assoluta e sconcertante indifferenza degli indagati rispetto al possibile intervento delle Forze dell’ordine. Uno di loro avrebbe detto: «Se te ne vai dai Carabinieri, li porti qua, e li lego insieme a te nel paraurti della macchina e ci facciamo un giro per la strada!»

Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria gli arrestati sono stati portati nel carcere di Bicocca, a Catania.

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Cronaca

Paternò, incendio in via Alecci tre immobili danneggiati o distrutti, nessun ferito

Da una prima ricostruzione sembra che il rogo si sarebbe dapprima sviluppato all’interno di una abitazione per poi estendersi al resto dell’edificio, coinvolgendo alla fine altri due immobili attigui

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foto *Etnanews24.it"

Paura questa mattina a Paternò per un incendio che ha distrutto e danneggiato complessivamente tre immobili. L’allarme è scattato alle 10.40 di questa mattina alla centrale operativa dei pompieri, quando è giunta una segnalazione di un incendio in corso in un edificio di via Alecci, una traversina del centro storico cittadino che congiunge via Circonvallazione con via G.B.Nicolosi.

Da una prima ricostruzione (solo nelle prossime ore sarà possibile dopo accurati sopralluoghi tecnici avere prontezza ciò che è veramente successo) sembra che il rogo si sarebbe dapprima sviluppato all’interno di una abitazione, probabilmente generato da un corto circuito, per poi estendersi al resto dell’edificio coinvolgendo alla fine anche due immobili attigui alla casa incendiata. A seguito dell’incendio sarebbe esplosa, probabilmente una bombola del gas. Un boato sentito in buona parte della città e che ha provocato una densa colonna di fumo nero, visibile da quasi tutta il territorio. Immediati sono scattati i soccorsi.

Sul posto la squadra dei vigili del fuoco del distaccamento di Adrano e Paternò, mentre da Catania sono arrivati altri mezzi e uomini. Pompieri che hanno lavorato in estrema difficolta dato che l’incendio si è sviluppata in una zona piuttosto stretta. Presenti sul posto anche i carabinieri del comando stazione di Paternò e due ambulanze del 118 presenti in zona solo a scopo precauzionale. Infatti al momento dello scoppio dell’incendio gli edifici non erano abitati.  Non si sono registrati ne feriti ne intossicati. I pompieri hanno tirato fuori tra le fiamme almeno 5 bombole del gas(non è chiaro se fossero vuote oppure piene). Il denso fumo ha reso l’aria irrespirabile. Sul posto stanno ancora operando i pompieri. Le fiamme hanno divorato i tre edifici provocando danni in corso di quantificazione.

 

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Cronaca

Calcio Eccellenza, Paternò pari a Lentini e perde la prima posizione in classifica

Contro la Leonzio i rossazzurri hanno offerto una prova al di sotto del loro standard, ma già domenica prossima i paternesi possono riscattarsi giocando contro il Santa Croce

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foto pagina ufficiale "Facebook" Paternò Calcio

Cinque espulsi, otto ammoniti e un pari a reti bianche. Si tratta del bilancio della partita di calcio che il Paternò di mister Filippo Raciti ha giocato in trasferta a Lentini sul terreno di gioco della Leonzio. Una gara condizionata dalla giornata negativa della terna arbitrale che non ha saputo tenere in pugno un match ricco di tensione e agonismo troppo acceso. Una partita giocata su un terreno di gioco al limite della praticabilità.  La Leonzio dopo aver fermato in passato Enna e Modica adesso è riuscita a stoppare un Paternò lanciatissimo. Tuttavia oggi all’Angelo Nobile di Lentini l’undici rossazzurro è apparso poco spigliato e intraprendente, non in grado quindi imporre il proprio gioco. Con questo pareggio odierno e la vittoria in contemporanea dell’Enna in trasferta sul terreno dell’Atletico Catania, il Paternò scivola al secondo posto ad un punto della neo capolista Enna.

La cronaca. Paternò pericoloso al 14’ della prima frazione con Asero ma l’assistente vede l’attaccante paternese in fuorigioco e sul capovolgimento di fronte i padroni di casa tentano una soluzione dalla distanza con la palla che finisce fuori. Al 22’ punizione di Valenca per la testa di Micoli che impegna Cirnigliaro che para a terra. Al 33’ ospiti vicino al vantaggio con Panarello che colpisce di testa ma la palla rimbalza sul terreno di gioco e termina alta. Tre minuti dopo si fa vedere la Leonzio con Sangiorgio la cui conclusione è parata da Romano. Al 42’ Asero pesca Greco che tenta il tiro a giro che termina sopra la traversa.

Nella ripresa la partita si innervosisce e si vedono in campo solo scampoli di calcio. Al 10’ Sangarè si fa espellere per una prima bagarre scoppiata in campo. Al 19’ della ripresa gli animi si surriscaldano con l’arbitro che butta fuori Grasso per il Paternò nonche Sangiorgio e Tornatore per la Leonzio. Tre minuti il mister del Paternò Filippo Raciti è espulso. In pratica per mezz’ora si gioca davvero poco. Solo alla mezz’ora la partita si accende con un’azione pericolosa dei padroni di gara con Amaya la cui conclusione finisce sopra la traversa.  Ed ancora Leonzio minacciosa con Barbera il cui tiro è deviato in angolo da Romano. Al 45’ Valenca prova su punizione para, mentre in pieno recupero tiro dalla distanza di Ricca che però si spegne sul fondo.

TABELLINO

Leonzio 0

Paternò 0

 

Leonzio (4-4-2): Cirnigliaro 6; Ricceri 5,5 (22’ st Midolo 5,5), Puccio 6, Strano 5,5 (50’ st Iuculano sv), Tornatore 5; Trovato 6, Amaya 6 (47’ st Mascara sv), Sangiorgio 5, Famà 5,5 (39’ st Fiorentino sv); Ricca 6,5, La Mesa 5,5 (27’ st Barbera sv). A disp.: Di Benedetto, Sequenzia, Caltabiano, Valenti. All.: Catania 6.

 

Paternò (3-5-2): Romano 6,5; Mollica 6 (16’ st Messina 5,5), Intzidis 6,5, Godino 6; Panarello 6, Greco 5,5, Valenca 6, Sangarè 5,5, Asero 5,5 (38’ st Fratantonio sv); Micoli 5,5 (16’ st Grasso 5), Belluso 5,5. A disp.: Coriolano, Napoli, Lo Monaco, Caruso. All.: Raciti 5,5.

 

Arbitro: Atanasov di Verona 5 (Mirabella di Acireale – Conti di Enna).

 

Note: Presenti circa 700 spettatori. Espulsi: Sangarè, Grasso e Raciti per il Paternò, Sangiorgio e Tornatore per la Leonzio. Ammoniti: Floro, Greco, Mollica per il Paternò, Ricca, Ricceri, Cirnigliaro, Puccio, Trovato per la Leonzio. Angoli 4-4. Recupero: PT 1’; ST 7.

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