Continua a dare spettacolo l’Etna la cui fase eruttiva dal cratere di Sud-Est, iniziata all’alba di oggi intorno alle 4,prosegue con esplosioni stromboliane di intensità crescente che, al momento, sono di forte intensità e quasi continue. Una non consistente ricaduta di cenere sottile è stata segnalata a Piano Vetore. L’attività alimenta un piccolo trabocco lavico dal bordo meridionale del cratere di Sud-Est e una modesta colata lavica in direzione della Valle del Bove.
Il modello previsionale indica che una nube eruttiva prodotta dall’attività in corso si disperderebbe in direzione Ovest-Sud-Ovest. E’ quanto emerge dalla rete di monitoraggio dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, osservatorio etneo, di Catania. Dal punto di vista sismico i valori dell’ampiezza del tremore sono attualmente elevati con tendenza all’aumento.
Le immagini delle telecamere del sistema di sorveglianza mostrano, alle ore 09:24, un “flusso piroclastico probabilmente prodotto da un collasso di materiale del fianco settentrionale del cratere di sud-est. Il materiale caldo, da osservazioni preliminari, sembra non avere oltrepassato l’orlo della Valle del Leone. Contestualmente, l’attività esplosiva dal cratere di sud-est è passata a fontana di lava”.
La localizzazione del centroide delle sorgenti del tremore ricade nell’area del cratere di Sud-Est a una quota di circa 2.800 metri sopra il livello del mare. L’Ingv-Oe di Catania ha aggiornato l’avviso per l’aviazione, il Vona (Volcano observatory notice for aviation) alzando al livello più alto, rosso. L’attuale attività eruttiva del vulcano attivo più alto d’Europa, al momento) non impatta sull’operatività dell’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini di Catania.
AGGIORNAMENTO ORE 13.30
Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, sta “seguendo tramite la Protezione civile regionale l’evoluzione della situazione sull’Etna”, ricevendo assicurazioni sul fatto che “al momento non ci sono pericoli per la popolazione”. “Sto seguendo con la massima attenzione, tramite il capo della nostra Protezione civile – afferma il governatore – l’evolversi della situazione sull’Etna.
Il direttore Salvatore Cocina è in costante collegamento, fin dalle prime ore di questa mattina, con il prefetto di Catania e con i vertici dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia etneo. Il collasso parziale del cratere di Sud-Est, che ha generato un’imponente nube eruttiva alta diversi chilometri e un flusso piroclastico, rappresenta un fenomeno che seguiamo con estrema cautela. Al momento, dai primi rilievi, il materiale non avrebbe superato l’orlo della Valle del Leone e, come mi assicurano, non ci sono pericoli per la popolazione”. “Desidero ringraziare – aggiunge il presidente Schifani – gli operatori della Protezione civile, le autorità locali e gli esperti dell’Ingv per l’immediata attivazione dei protocolli di monitoraggio e sicurezza.
La Regione è pronta a intervenire, se necessario, con ogni mezzo a tutela della popolazione e del territorio”. Il capo della Protezione civile regionale, Salvo Cocina, raccomanda “la massima precauzione agli escursionisti” e di “evitare l’area sommitale del vulcano fino a nuovo aggiornamento, in considerazione della potenziale evoluzione del fenomeno”.