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Cronaca

Etna, Codacons denuncia la “mancanza di adeguati controlli” nella zona della colata

“E’ necessario introdurre obblighi stringenti per l’accompagnamento da parte di guide esperte, limitare l’accesso alle aree a rischio e intensificare i controlli” ha detto Francesco Tanasi, Segretario Nazionale Codacons

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Il Codacons ha denunciato la situazione sempre più critica che si sta verificando sull’Etna, dove migliaia di visitatori si riversano ogni fine settimana senza alcun controllo e senza le necessarie misure di sicurezza. L’assenza di regole chiare e di un coordinamento efficace tra le istituzioni sta trasformando l’area in una zona di pericolo per turisti e residenti.

“La mancanza di adeguati controlli e di una regolamentazione rigorosa per l’accesso alle aree a rischio sta mettendo in pericolo centinaia di persone – ha detto Francesco Tanasi, Segretario Nazionale Codacons- L’Etna non è un parco giochi, ma un vulcano attivo che richiede il massimo rispetto delle norme di sicurezza”.

Tanasi ha chiesto  l’istituzione di un tavolo tecnico con le autorità preposte per affrontare l’emergenza e definire misure concrete per garantire la sicurezza dei visitatori. Ogni weekend, migliaia di escursionisti si avventurano fino alle zone più pericolose del vulcano senza guida, senza attrezzatura adeguata e spesso senza la minima consapevolezza dei rischi. Le temperature estreme, i possibili crolli, la scarsa visibilità dovuta a nebbia e fumo e l’attività vulcanica possono trasformare un’escursione in una tragedia”.

Il Codacons ha chiesto un intervento immediato delle autorità competenti per regolamentare l’accesso e garantire la sicurezza dei visitatori. È necessario introdurre obblighi stringenti per l’accompagnamento da parte di guide esperte, limitare l’accesso alle aree a rischio e intensificare i controlli. Intanto Codacons ha diffuso un decalogo per una escursione sicura sull’Etna.

1. Affidarsi sempre a guide esperte e autorizzate: Non avventurarsi mai da soli o con gruppi improvvisati.

  1. Indossare abbigliamento e calzature adeguate: Evitare scarpe da ginnastica o abbigliamento non adatto alle condizioni estreme.
  2. Portare con sé equipaggiamento di sicurezza: Caschi, torce, maschere per la respirazione e giacche termiche sono fondamentali.
  3. Consultare sempre le previsioni meteo e i bollettini vulcanologici: Il tempo sull’Etna può cambiare improvvisamente, aumentando i rischi.
  4. Non oltrepassare le aree interdette: Le zone di sicurezza vanno rispettate per evitare situazioni di pericolo.
  5. Avere sempre con sé acqua e cibo di emergenza: Le escursioni possono durare più del previsto.
  6. Comunicare il proprio itinerario a qualcuno: In caso di smarrimento, sapere dove siete è fondamentale per i soccorsi.
  7. Evitare di avvicinarsi a zone instabili o fumarole: Possono esserci emissioni di gas tossici o terreno instabile.
  8. Non improvvisare percorsi alternativi: Seguire sempre i sentieri tracciati e ufficialmente riconosciuti.
  9. Rispetto per l’ambiente: Non lasciare rifiuti e seguire le indicazioni delle autorità locali.

 

 

Cronaca

Sicilia, 83 roghi in un solo giorno e 27 ancora attivi

Le province più colpite sono Catania, Caltanissetta e Agrigento. La maggior parte degli interventi ha riguardato incendi di vegetazione

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Giornata ad alta criticità per la Sicilia sul fronte incendi. Sono 83 i roghi registrati oggi, 14 luglio 2025, in tutto il territorio regionale. Di questi, 27 risultano ancora attivi, con Catania tra le province più colpite: 22 incendi totali, di cui 10 ancora in corso. Seguono Caltanissetta con 19 episodi (6 attivi) e Agrigento con 12 incendi (4 ancora in fase di spegnimento). Fiamme anche nei territori di Enna, Messina, Palermo, Siracusa e Trapani. La maggior parte degli interventi (ben 57) ha riguardato incendi di vegetazione, mentre 5 sono stati classificati come incendi boschivi e 21 come episodi di altra natura.

Fin dalle prime ore del mattino, sono al lavoro le squadre operative del Corpo Forestale della Regione Siciliana, coordinate dalla Sala operativa regionale, in sinergia con i Vigili del fuoco. A supporto delle operazioni anche le strutture della Protezione civile e numerose associazioni di volontariato, attive nelle aree colpite per fornire assistenza logistica e supporto operativo. Nei casi più complessi si è reso necessario l’impiego di mezzi aerei: quattro Canadair e gli elicotteri regionali sono intervenuti in cinque situazioni critiche. Tra queste, un incendio boschivo a Mazzarino (Caltanissetta) e incendi urbani a Belpasso e Castiglione di Sicilia (Catania), Buccheri (Siracusa) e Itala (Messina), dove le fiamme hanno minacciato anche le aree abitate. Particolarmente delicata la situazione a Mazara del Vallo, in località Tre Fontane, dove un incendio si è sviluppato in prossimità di abitazioni: i Vigili del fuoco hanno richiesto il supporto delle organizzazioni di volontariato, coordinate dalla Protezione civile regionale.

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Cronaca

Catania-Messina, mattinata da incubo sulla tangenziale: lunghe code e un furgoncino andato a fuoco

Traffico congestionato anche a causa di un cantiere programmato nei pressi dei caselli di San Gregorio, dove sono in corso i lavori di rifacimento del manto stradale

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Lunedì nero per la viabilità catanese dal momento che la tangenziale in direzione Messina si è trasformata in un lungo serpentone di auto bloccate, in una mattinata che ha messo a dura prova la pazienza degli automobilisti. A paralizzare il traffico, una sequenza di eventi critici che hanno colpito contemporaneamente la stessa area. Tra le cause, certamente, un cantiere programmato nei pressi dei caselli di San Gregorio, dove sono in corso i lavori di rifacimento del manto stradale, in particolare nella corsia riservata al Telepass. Il restringimento della carreggiata ha costretto i veicoli a rallentare drasticamente, generando in breve tempo chilometri di coda a partire dallo svincolo di San Giorgio. A peggiorare la situazione, poco dopo i caselli, un furgoncino, per cause ancora in via di accertamento, ha preso fuoco, obbligando le squadre di soccorso a intervenire con urgenza. L’incendio ha comportato la chiusura parziale della carreggiata, rendendo ancora più difficoltoso il deflusso del traffico già congestionato.

Inoltre, un violento rogo è divampato nelle campagne adiacenti l’autostrada, sollevando colonne di fumo visibili a chilometri di distanza e creando ulteriore allarme tra i viaggiatori. Il risultato: oltre sette chilometri di coda e una situazione ancora lontana dalla normalità. Si raccomanda di evitare la zona e valutare percorsi alternativi, in attesa che le condizioni permettano una regolare ripresa della circolazione.

AGGIORNAMENTO ORE 20.10 

E’ sul lunedì nero della viabilità catanese c’è da registrare, nella serata di oggi , una nota dell’avvocato Filippo  Nasca, Presidente del Consorzio per le Autostrade Siciliane: “In relazione alle lunghe code di automezzi provocate stamattina da lavori urgenti di asfaltatura di parte della carreggiata in prossimità dei caselli terminali di Catania- si legge nella nota- il Presidente del Consorzio ha richiesto un rapporto dettagliato alla struttura di gestione di Autostrade Siciliane. Inoltre ha invitato la direzione del Consorzio ad avvicendare il direttore dei lavori ed a riprogrammare le operazioni residuali, che in futuro dovranno svolgersi in notturna. Autostrade siciliane si scusa con gli automobilisti per i disagi, dovuti comunque a lavorazioni necessarie per il miglioramento dei livelli di sicurezza delle tratte in concessione”.

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