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Cronaca

Etna, identificati i motociclisti che avrebbero aggredito a dicembre due ciclisti

I bikers sarebbero stati colpiti perchè avevano fatto notare ai due uomini di avere danneggiato le aree boschive del Parco dell’Etna

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Due persone di 26  e 45 anni, a seguito delle indagini condotte dai carabinieri di Catania e dal NORAS del Corpo Forestale etneo, sono state individuate  quali presunti  autori dell’aggressione, compiuta lo scorso 17 dicembre all’interno della pineta di Linguaglossa, in Zona B del Parco dell’Etna, perpetrata nei confronti di due ciclisti, i quali avevano fatto notare ai due presunti aggressori di avere danneggiato, assieme a un numeroso gruppo di motociclisti, le aree boschive in area soggetta a stringenti vincoli naturalistici.  Le indagini hanno preso avvio a seguito di una denuncia presentata a suo tempo dell’allora Presidente del Parco dell’Etna Carlo Caputo, corredata da un video dell’aggressione, ripresa dalla go-pro di uno dei due ciclisti tratto dal web e dal quale è emerso che i due ciclisti sono stati insultati e colpiti con il casco, pugni e calci.

E all’alba di oggi i carabinieri Forestali, gli agenti del Corpo Forestale della Regione Siciliana e della Stazione di Zafferana Etnea hanno dato esecuzione ad un decreto di perquisizione nelle abitazioni dei due uomini.  I militari hanno rinvenuto le moto con cui sarebbero stati commessi   gli illeciti ambientali nonché l’abbigliamento utilizzato dagli aggressori.  Le moto e gli indumenti sono così stati posti sotto sequestro.  I due soggetti sono indagati in concorso per i delitti di violenza privata, deturpamento di bellezze naturali, deturpamento di beni paesaggistici e violazione della legge sulle aree protette.  E’ stato infatti accertato che il passaggio dei motociclisti fuoristrada avrebbe lasciato evidenti e profondi solchi sul terreno, scavato dagli pneumatici tassellati. Essendo l’area gravata dal vincolo idrogeologico, ciò ha determinato un serio pregiudizio, oltreché all’integrità ambientale dei luoghi e alla loro quiete, anche alla stabilità del suolo per una marcata propensione al fenomeno erosivo del ruscellamento e alla distruzione della rinnovazione di specie vegetali autoctone. Ai due denunciati sono state inoltre elevate sanzioni amministrative per violazioni al Regolamento del Parco per un totale di oltre 1.300 euro.

Cronaca

Catania, arrestato 22enne reo di aver aggredito e minacciato la sua ex

L’aggressore avrebbe chiesto alla vittima un ultimo incontro per dirle addio, ma avrebbe preso delle forbici e ferendo alla testa la ex compagna

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Maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate  sono i reati contestati dai carabinieri del comando provinciale di Catania a un uomo di 22 anni, il quale avrebbe vessato  per mesi la ex compagna sempre di 22 anni. Una relazione difficile che ha spinto la vittima a farle interrompere la relazione; l’uomo avrebbe aggredito la ex e nel tentativo di “tagliarle i capelli” le ha procurato con le forbici una ferita all’altezza della tempia medicata in ospedale con numerosi punti di sutura. Un’ultima violenza che la donna è stata costretta a subire dal suo ex suo coetaneo che peraltro si trovava ai domiciliari.  La vittima ha raccontato ai carabinieri le pesanti minacce telefoniche ricevute qualche minuto prima dell’arrivo dei militari dell’Arma dall’ex che le aveva preannunciato che voleva tagliare la gola e la testa a lei e ai suoi familiari.

Il 22enne è accusato di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate ed è stato anche denunciato per evasione. Era stato accolto in casa della giovane anche in un periodo in cui era stato sottoposto agli arresti domiciliari per droga ma la ragazza, stremata, lo aveva ‘rispedito’ in casa della madre senza tuttavia riuscire comunque a evitare che la tenesse sotto controllo tramite i social costringendola anche a condividere continuamente con lui la posizione sul cellulare.  Il 22enne avrebbe poi chiesto alla vittima di incontrarlo vicino al cimitero. Lì l’avrebbe fatta salire sulla sua auto costringendola ad andare a casa sua per l’ultima sigaretta e l’ultimo bacio. Sui gradini dell’abitazione il 22enne avrebbe tirato fuori un paio di grosse forbici e aggredito la vittima.

Accortosi poi che dalla ferita usciva sangue ha fermato un motociclista ordinandogli di accompagnare la ragazza al Pronto soccorso. Il gip ha convalidato il suo arresto ed emessa un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Il comando provinciale dei carabinieri ha ricordata attraverso una nota stampa l’iniziativa “noi Carabinieri possiamo aiutarti”. Infatti i vetrici dell’Arma scrivono “se sei vittima di maltrattamenti, puoi chiedere aiuto e supporto tramite i numeri 112 NUE o 1522 entrambi disponibili h24, oppure puoi recarti presso un qualsiasi presidio dell’Arma dei Carabinieri presente sul territorio nazionale. “Non restare in silenzio … chiedi aiuto!”.

 

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Cronaca

S.M. di Licodia, chiusa per 7 giorni sala giochi frequentata da pregiudicati

A portare avanti le indagini i Carabinieri della locale stazione

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Nell’ambito dell’intensificarsi delle attività di controllo del territorio, come disposto dal Comando Provinciale Carabinieri di Catania, al fine di aumentare la sicurezza, reale e percepita, da parte dei cittadini, i Carabinieri della Stazione di Santa Maria di Licodia hanno notificato oggi al gestore di un esercizio pubblico dedito ad attività d’intrattenimento, ubicata in una centralissima via del paese, un provvedimento di sospensione di 7 giorni poiché il locale era frequentato da pregiudicati.
I militari dell’Arma, infatti, attraverso la profonda conoscenza del tessuto sociale e criminale del territorio e nel proseguo dei mirati controlli agli esercizi pubblici attivi in quel Comune, così come già fatto nel mese di marzo, quando hanno notificato un medesimo provvedimento di sospensione ad un bar del centro, si sono accorti che anche quell’attività commerciale era divenuta anche uno luogo di intrattenimento e incontro per diversi pregiudicati del posto.
Al fine di monitorare e documentare la situazione, i Carabinieri hanno perciò predisposto, nel corso degli ultimi mesi, molteplici controlli presso il locale, soprattutto in arco serale, rilevando appunto la costante presenza di soggetti che avevano avuto problemi con la Giustizia.
In particolare, all’interno dell’esercizio e nelle sue immediate vicinanze, è stata registrata la presenza di individui con a carico anche gravi vicende giudiziarie, come associazione per delinquere di tipo mafioso, omicidio stradale, minaccia, violenza sessuale, danneggiamento, evasione, spaccio e rissa.
Per tale motivo, i Carabinieri hanno chiesto e ottenuto, da parte della competente Autorità amministrativa, il provvedimento di sospensione e chiusura per 7 giorni della sala giochi.

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