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Cronaca

Etna, in corso debole attività stromboliana interna al cratere di sud-est

Sul vulcano più alto d’Europa è scattata l’allerta gialla, decisa dal dipartimento regionale della protezione civile.

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Allerta gialla sull’Etna. A stabilirlo la protezione civile siciliana. Infatti dopo l’allerta rossa lanciata nel primo pomeriggio di eri e il successivo passaggio ad arancione nel tardo pomeriggio,  il dipartimento regionale, a seguito di una specifica riunione in cui è stata esaminata l’evoluzione dell’attività del vulcano, ha deciso per l’allerta gialla che scatta quando  “i parametri di monitoraggio su valori anomali protratti nel tempo danno un resoconto che si coniuga all’osservazione di  una attività esplosiva frequente o persistente, anche accompagnata da attività effusiva in area sommitale”.

Allo stato attuale l’Ingv ha osservato una debole attività stromboliana interna al cratere sud-est. Il tremore vulcanico dopo il massimo di ampiezza raggiunto verso le 17 di ieri ha mostrato ampie oscillazioni e attualmente è in una fase di decremento. Dopo la fine dello sciame di ieri sono stati registrati solo pochi eventi sismici di bassa energia. Dal punto di vista infrasonico l’attività è scarsa e i pochi eventi localizzati risultano in corrispondenza del cratere di sud-est e di quello bocca nuova.

Per quanto riguarda le deformazioni del suolo, dopo la fase di lenta e modesta decompressione registrata dallo strain nella mattina-‘ primo pomeriggio di ieri e dopo le variazioni delle stazioni clinometriche e strain sommitali registrate durante lo sciame sismico di ieri pomeriggio, a partire da ieri sera non si registrano variazioni significative e i segnali delle reti permanenti Gnss e clinometrica risultano stabili.

Intanto temendo un possibile incremento dell’attività vulcanica, i comuni di Nicolosi, Linguaglossa e Bronte hanno disposto l’interdizione delle escursioni turistiche in area sommitale, facendo eccezione per il personale Ingv, i soccorritori, le forze dell’ordine ed il personale in possesso di abilitazioni specifiche.

Cronaca

Bronte, Vigili del Fuoco intervengono per un incendio in una falegnameria

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La notte scorsa poco dopo le 23,00 i Vigili del Fuoco sono intervenuti a Bronte, (CT) per un vasto incendio sviluppatosi all’interno di una falegnameria. Le cause sono in corso di accertamento. L’allarme è stato dato dagli stessi proprietari che hanno tentato, senza riuscirci, a spegnere l’incendio. Sul posto le squadre dei Vigili del Fuoco dei Distaccamenti di Randazzo, Maletto e Linguaglossa che hanno provveduto all’estinzione dell’incendio e al minuto spegnimento. L’intervento dei Vigili del Fuoco ha limitato i danni solo ad una parte di termo copertura. Sul posto militari dei Carabinieri e personale sanitario del Servizio 118, anche se non risultano feriti o intossicati.

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Cronaca

Aci Sant’Antonio, intervento carabinieri per un incendio in una struttura per anziani

Militari dell’Arma, in transito nell’arteria stradale dove si trova l’immobile, hanno notato del fumo uscire dall’edificio e sono entrati in azione per mettere in sicurezza gli ospiti della struttura

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Ad Aci Sant’Antonio la notte scorsa si è sviluppato un piccolo incendio dal locale caldaia di un immobile che ospita una casa una struttura recettizia, dove si trovano una cinquantina di anziani; struttura ubicata in via Marchese di Casalotto. Una pattuglia dei carabinieri del comando stazione di Aci Sant’Antonio, impegnata in un servizio perlustrativo, si è accorta che dal giardino dell’immobile fuoriusciva del fumo.

I carabinieri, scesi dall’auto, hanno immediatamente scavalcato la recinzione del giardino e, dopo aver individuato il punto preciso da cui partiva il fumo, hanno raggiunto un locale al cui interno hanno notato che dalla caldaia centralizzata si stava sviluppando un principio d’incendio.  I militari dell’Arma hanno allertato immediatamente i vigili del fuoco di Acireale che, intervenuti celermente sul posto, hanno provveduto a spegnere le fiamme che stavano prendendo piede ed hanno messo in sicurezza l’area. Al termine dell’intervento i pompieri, accertata l’accidentalità delle cause scatenanti le fiamme, hanno ritenuto che se i carabinier non fossero passati da li ci sarebbero state conseguenze ben più gravi.

 

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