Mentre arriva una buona notizia per il Calatino, con l’approvazione definitiva del progetto per il nuovo impianto di trattamento rifiuti di contrada Poggiarelli a Grammichele, si accende in parallelo il dibattito politico sulla gestione dei fondi per gli impianti di compostaggio in Sicilia.
Il nuovo impianto, finanziato con oltre 13 milioni di euro dei fondi POC, è stato annunciato dal deputato regionale di Grande Sicilia, Giuseppe Lombardo, che ha ringraziato la Regione Siciliana per l’impegno e ha sottolineato l’importanza strategica dell’opera: “Si tratta di una struttura moderna, dotata di sistemi avanzati per la selezione e la sicurezza, che migliorerà la gestione dei rifiuti secchi nel territorio calatino, colpito in passato da gravi incendi nello stabilimento esistente”.
Ma mentre sul fronte del trattamento dei rifiuti secchi si registra un passo avanti, sul versante dei rifiuti organici la situazione appare molto più problematica.
A denunciarlo è il segretario regionale del Partito Democratico, Anthony Barbagallo, che critica duramente la gestione dei bandi regionali per la realizzazione di compostiere di comunità: “La regione con la Tari più cara d’Italia non riesce a realizzare gli impianti per lo smaltimento dell’umido. L’ultimo fallimento è rappresentato dalla quasi assenza di domande per i bandi recentemente scaduti, che rischiano di far perdere alla Sicilia ingenti finanziamenti europei”.
Secondo Barbagallo, la colpa è da attribuire a bandi cervellotici, che non fanno altro che alimentare il mito dell’incapacità di spesa della Regione Siciliana”. Particolarmente grave, aggiunge, sarebbe la gestione poco trasparente delle tempistiche: “È singolare che i comuni che hanno presentato domanda nei termini non vengano garantiti, mentre altri progetti ‘ritardatari’ vengono riammessi grazie a telefonate del politico di turno. Una logica da figli e figliastri che continua a imperversare a Palazzo d’Orleans”.
Sulla vicenda è intervenuto anche il deputato regionale Nello Dipasquale, componente della IV commissione “Ambiente”, che ha depositato un’interrogazione urgente all’Assemblea Regionale Siciliana: “Chiediamo di fare piena luce sull’intera procedura”.
La contrapposizione tra l’avanzamento dell’impianto di Poggiarelli e lo stallo nella realizzazione delle compostiere fotografa bene una gestione a due velocità nel sistema dei rifiuti in Sicilia: da una parte esempi di programmazione virtuosa e sinergie istituzionali, dall’altra bandi poco chiari e il rischio concreto di perdere fondi essenziali per colmare i gravi ritardi infrastrutturali nel settore ambientale.