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I giovani e la pandemia, il tempo rubato, le occasioni sfumate e l’incertezza nel futuro

Focus sul mondo giovanile dopo un anno di Covid-19. A permettere di accendere i riflettori sulla tematica un webinar del blog “Shalla”

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Derubati dalla pandemia, in termini di tempo, di relazioni, di occasioni, di momenti non più recuperabili, di crescita sociale, di affetti strappati via e si potrebbe ancora a lungo continuare. È il rapporto tra i giovani e il Covid-19, a più di un anno dall’inizio della lotta al virus.

L’argomento è stato affrontato nel corso di un interessante webinar dal titolo “Ricominciamo dai giovani”, organizzato dal blog “Shalla”, legato alla commmissione socio-pastorale del XII vicariato Paternò-Ragalna.

Un’occasione per ascoltare quanti quotidianamente sono a contatto con i giovani e per sentire dalla loro stessa voce, come hanno vissuto quest’anno di chiusura forzata, come stanno vivendo il presente e cosa si aspettano del futuro.

Dal mondo della scuola, al volontariato, dalla Chiesa, allo sport, focus a 360°, grazie agli interventi dei relatori: a cominciare dalla psicologa e psicoterapeuta Sandra Lombardo; per passare a don Nuccio Puglisi, sacerdote della Parrocchia di Cristo Re ed assistente di distretto degli scout d’Europa per la Sicilia orientale; ed ancora, Daniele Prezzavento, direttore generale della “Paternò volley”; la docente universitaria, Rosaria Musumeci; i dirigenti scolastici, Davide Platania, dell’Istituto comprensivo “G.B.Nicolosi”; e Giusy Morsellino, dell’Istituto “Francesco Redi” di Paternò, Belpasso e Biancavilla.
A partecipare all’evento, un centinaio di persone, tra loro anche i dirigenti scolastici, Brigida Morsellino, dell’Istituto nautico di Catania; la dirigente dell’Istituto comprensivo “Marconi” di Paternò e Ragalna, Maria Santa Russo; Mauro Mangano, preside all’Istituto comprensivo “Riccardo da Lentini”, a Lentini; il sindaco, Nino Naso e il presidente del Consiglio comunale, Filippo Sambataro.

La fotografia che esce fuori non è gratificante. Per i giovani la pandemia è stata deleteria sotto molteplici aspetti; dal calo delle aspettative, all’aumento dei casi di ansia e stress; ed ancora, relativamente al mondo scolastico, le difficoltà di apprendimento e delle competenze riscontrate, oltre ad un aumento della dispersione scolastica.


Proprio l’argomento scuola è stato il più dibattuto dai relatori ma anche dagli stessi giovani collegati all’evento. Scuole che come hanno evidenziato i dirigenti scolastici, sono state il principale bersaglio in questa pandemia. Le prime che hanno dovuto adattarsi e rapidamente ai cambiamenti, a cominciare dal mantenimento del distanziamento sociale da far rispettare. Scuole che hanno risposto in maniera perfetta, basta guardare al numero dei positivi. Nelle scuole non ci sono quasi mai stati casi di contagio tra studenti o tra studenti e docenti.
A scuotere più di tutti sono stati gli interventi degli studenti e di alcuni genitori. Da loro un appello: “Vogliamo tornare a scuola. Tornare in classe con compagni e docenti. Non vogliamo più la DAD che ci ha rubato tempo, competenze, relazioni. Siamo stanchi di studiare davanti un monitor. È noioso. Se ad inizio pandemia abbiamo visto tutto come un gioco, come un modo anche per saltare anche alcune lezioni, ora diciamo basta. Vogliamo la nostra scuola, i nostri insegnanti, i nostri compagni. Vogliamo tornare a fare sport, ad incontrare amici. Vogliamo riprendere la nostra vita, vogliamo vivere.”

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Cronaca

Catania, autopsia non fa chiarezza sulla morte della 38enne trovata impiccata

Saranno necessari altri esami supplementari e complementari ossia istologici e tossicologici

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foto "Repertorio"

Si è svolta questa mattina, al Policlinico di Catania, l’autopsia  sulla salma della 38enne trovata  impiccata, nei giorni scorsi, nel bagno dell’appartamento di villeggiatura sito a Fondachello, frazione marinara di Mascali, che la donna aveva preso in affitto assieme al compagno. Autopsia che non ha risolto tutti i dubbi : saranno necessari altri esami supplementari e complementari. In pratica saranno eseguiti esami istologici e tossicologici.

Ad effettuare l’autopsia il medico legale Cristoforo Pomara;  presente, come perito di parte, il dottore Raffaele Benanti, nominato dall’avvocato Francesco Marchese, legale del compagno della donna, che non è indagato, ma parte offesa nell’inchiesta. Intanto la Procura ha firmato il nulla osta per il rilascio della salma che è stata restituita ai familiari. La donna, da quanto verificato dai carabinieri della compagnia di Giarre che stanno indagando sul fatto, avrebbe avuto una lite con l’uomo, testimoniato dai diversi lividi presenti sulle braccia di entrambi e che poi avrebbe lasciato l’abitazione.Il corpo è stato trovato da uno dei figli della coppia.

La casa è stata trovata in ordine, e non è stato rinvenuto alcun messaggio da parte della donna. La coppia ha due figli Il compagno è stato sentito, come testimone, nella caserma dell’Arma da militari e dal sostituto procuratore di Catania di turno.  Al momento non è esclusa alcuna ipotesi sulle cause del decesso, compresa quella del suicidio

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Cronaca

Piana di Catania, attivata pompa di sollevamento del lago Biviere di Lentini

L’impianto permetterà un prelievo di circa 400 litri al secondo che consentiranno di distribuire acqua per usi irrigui a circa mille ettari di terreni

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foto web- sito "Guidasicilia"

“E entrata in azione oggi la prima delle due pompe di sollevamento del lago Biviere di Lentini, nel Siracusano”. A dirlo il presidente della Regione Sicilia Renato Schifani il quale ha evidenziato che con questa soluzione l’impianto permetterà un prelievo di circa 400 litri al secondo che consentiranno di distribuire acqua per usi irrigui a circa mille ettari di terreni agricoli della Piana di Catania.

Nei prossimi giorni, sarà attivata una seconda pompa con la stessa capacità. I fondi per gli impianti, 600 mila euro, sono stati stanziati dalla Regione Siciliana attraverso un contributo straordinario al Consorzio di bonifica 9. “L’attivazione delle due linee di pompaggio – dice il presidente della Regione siciliana Renato Schifani – risolve il paradosso di un invaso in cui l’acqua c’è ma non era possibile utilizzarla per un guasto agli impianti. Adesso possiamo garantire l’approvvigionamento idrico agli agricoltori del territorio in difficoltà per il perdurare dell’emergenza siccità in Sicilia.

Il mio governo è impegnato quotidianamente nella risoluzione, da un lato, delle questioni più urgenti ma, allo stesso tempo, nella definizione di una strategia globale di miglioramento delle infrastrutture, al fine di migliorare la sostenibilità a lungo termine del sistema idrico locale”.

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