Le comunità dei Parchi
dell’Etna e dell’Alcantara unite nella preghiera del Cantico delleCreature di San
Francesco. Così il mecenate Antonio
Presti ha voluto riaccendere l’anima di quei luoghi unici al mondo per
la loro storia, il paesaggio, le tradizioni, che oggi rischiano di morire a
causa di una migrazione di massa avvenuta in nome della globalizzazione, che ha
messo a nudo la crisi di questo presente e la fragilità di questa terra.
Cinque giorni di Arte,
Cultura e Bellezza all’insegna del “Controesodo” per riscoprire valori,
identità e memoria, come atto di rigenerazione del tessuto connettivo tra le
persone e i loro territori di appartenenza. Da mercoledì 2 a domenica 6 ottobre i comuni di Piedimonte
Etneo, Randazzo, Castiglione di Sicilia, Malvagna, Motta Camastra, Graniti,
Gaggi, riceveranno in dono le opere
fotografiche monumentali che il presidente della Fondazione Fiumara
D’Arte ha voluto realizzare quale «segno di
ringraziamento e restituzione dopo 40 anni di semina nella Valle dell’Halaesa
Parco dei Nebrodi. Sento l’esigenza d’innestare una nuova visione etica ed
estetica in questi territori – sottolinea Presti – per veder nascere, nel
deserto dell’anima contemporanea, nuove traiettorie di
futuro».
Un’azione artistica ed educativa intrapresa con un lungo percorso
di condivisione e dialogo con famiglie, scuole, chiese e Amministrazioni: un lavoro che è anche relazione maieutica per riconoscere le
proprie radici, il valore della conoscenza come strumento di crescita personale
e comunitario; per acquisire le capacità creative del pensiero critico.
Il progetto ha rivitalizzato le strutture fondanti delle comunità attraverso laboratori fotografici realizzati unendo tutti gli attori sociali. “Controesodo” ha ritratto coppie di Mamma/figlio, Papà/figlio, Nonno/nipote, Nonna/nipote, coinvolgendo ciascuno studente, dall’infanzia agli istituti superiori. Fotografi – amatoriali e professionisti – hanno immortalato le famiglie durante shooting organizzati nei luoghi vissuti quotidianamente dagli abitanti. La Fondazione ha poi selezionato gli scatti per stamparli su manifesti che sono stati affissi lungo gli assi viari principali o in luoghi simbolo della comunità, d’intesa con le istituzioni locali.
Ogni immagine è accompagnata dalle parole del Cantico delle Creature (1226) di San Francesco: una lode a Dio e alle sue opere che ancora oggi suona come un rivoluzionario manifesto di comunione e pace con il mondo e i suoi elementi. Attraverso l’accostamento delle immagini con i versi del Cantico, i membri delle comunità verranno simbolicamente “rinominati”, costituendo una sorta di grande canto spirituale unificante, il cui impatto estetico e simbolico fungerà da detonatore culturale e sociale.
«Accogliamo con immenso piacere il
progetto “Il cantico delle Creature di Castiglione di Sicilia / Le Grandi
Madri” – sottolinea il sindaco di Castiglione di Sicilia Antonio Camarda – che vede la nostra
comunità, le nostre madri con i loro figli in prima linea. Un progetto di
bellezza che simboleggia con la semplicità del cantico di San Francesco, la
forza delle radici, la forza di chi ha deciso di rimanere a vivere qui, nel
nostro territorio. È un messaggio di bellezza e di coraggio. Il coraggio di chi
rimanendo nel nostro borgo ha fatto sì che lo stesso continuasse a vivere: il
controesodo, infatti, è già in corso. Oggi Castiglione di Sicilia è un borgo
ricco di beni culturali, di arte, di storia e con un patrimonio vitivinicolo
unico, preservato dai suoi abitanti. Il nostro territorio è museo a cielo
aperto fra l’Etna e l’Alcantara. Il
nostro Borgo, oggi si arricchisce di un’opera donata dal maestro Antonio
Presti: un atto di amore nei confronti delle sue grandi madri e del territorio
tutto».
«Il progetto ha sicuramente aggiunto
valore non soltanto agli studenti ma a tutta la comunità della Valle
dell’Alcantara – spiega la dirigente dell’istituto comprensivo di Francavilla
prof.ssa Maria Rita Lo Giudice –
importante non solo da un punto di vista artistico ma etico, ha contribuito a
restituire identità e senso di appartenenza, migliorando l’autostima e il senso
di efficacia individuale. Oggi la scuola fa parte di un sistema formativo policentrico
in cui sono presenti le famiglie, l’Amministrazione, le agenzie educative. Per
fare comunità educante serve sinergia con tutti i soggetti coinvolti nel
processo, serve individuare comuni prospettive di senso e di cambiamento. “Controesodo”
ha contribuito alla costruzione di un sistema formativo allargato e
strettamente correlato con il territorio, ha permesso di realizzare percorsi di
educazione alle emozioni e al lavoro cooperativo, percorsi di sensibilizzazione
e formazione alla conoscenza, dedicati non solo agli alunni ma anche ai loro
familiari e agli educatori. Ha offerto l’opportunità di formare gli studenti a
una cittadinanza attiva, impegnata, consapevole, responsabile, aperta alle
diversità, alla complessità e al dinamismo della società contemporanea».
Anche il Circolo Didattico “Don Lorenzo Milani” di Randazzo ha
collaborato con impegno per la realizzazione del progetto «che è risultato pienamente coerente
con il lavoro di una scuola che cerca di contribuire alla formazione dei
giovani, prestando attenzione al contesto territoriale – dichiara la prof.ssa Rita Pagano, dirigente dell’istituto –
l’installazione monumentale delle foto di bambini e nonni con le frasi del
Cantico di San Francesco è nata dall’idea di promuovere valori utili ad arginare
l’esodo che ha portato e continua a portare via tanti giovani dai loro Paesi.
Da ciò il tentativo del Maestro Presti di creare un “controesodo” ancorato sul
senso dell’identità, sull’intraprendenza e sul sacrificio. Le famiglie degli
alunni hanno accolto con entusiasmo l’iniziativa e circa duecentosettanta
bambini sono stati fotografati con i nonni. Pertanto, la scuola è diventata
centro di importanti collaborazioni per la realizzazione di incontri,
laboratori, fotografie e di tutte le attività previste. Il risultato ha
superato le aspettative e, proprio per questo motivo è importante il
ringraziamento al sindaco che, ancora una volta, ha manifestato grande fiducia
nei confronti del lavoro effettuato dalle scuole per la formazione dei giovani.
Doveroso ringraziare il Maestro Antonio Presti e i suoi collaboratori, il
personale scolastico, le famiglie e tutti coloro i quali hanno partecipato in
vario modo».