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Cronaca

In auto con pistola carica sotto il sedile, nei guai un insospettabile di Adrano

Bloccato dai carabinieri a Catania. Poi la perquisizione domiciliare, che ha permesso di trovare altre armi.

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I carabinieri del Nucleo Radiomobile del Comando provinciale hanno arrestato un 31enne di Adrano, poiché ritenuto responsabile di detenzione e porto di arma clandestina, nonché di detenzione illegale di munizioni.

Insospettiti per la repentina accelerazione dell’auto che guidava, una Volkswagen Golf, i militari della Squadra Motociclisti, dopo averla affiancata, hanno intimato al conducente di fermarsi. I fatti sono accaduti in piazza Eroi d’Ungheria, a Catania.  L’immediata perquisizione dell’abitacolo ha consentito di rinvenire e sequestrare una pistola semiautomatica cal. 6,35 marca Astra, con matricola abrasa e colpo in canna, nascosta sotto il sedile lato guida.

Estendendo la perquisizione nell’abitazione dell’uomo, titolare di porto d’armi per uso sportivo, i carabinieri hanno trovato e sequestrato anche 26 cartucce cal. 7,65, detenute illegalmente, rispetto ad una pistola Beretta cal.7,65, e 50 cartucce dello stesso calibro, detenute regolarmente, nonché un fucile da caccia cal.12 marca Fabarm, detenuto legalmente dal padre convivente.

Le armi e le munizioni regolarmente detenute sono state comunque preventivamente sequestrate, in attesa dell’avvio del procedimento amministrativo teso alla revoca del porto d’armi, compreso il fucile, ritirato al genitore per la presenza in casa del figlio sottoposto agli arresti domiciliari.

L’arma clandestina nei prossimi giorni sarà inviata agli esperti del Ris di Messina per essere sottoposta a degli accertamenti che potrebbero stabilirne l’eventuale utilizzo in episodi criminali.

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Cronaca

Mascalucia, rissa tra calciatori e dirigenti dentro lo stadio, denunciate sette persone

Causa scatenante della rissa alcune “espressioni sgradite” a sfondo razziale, poi ulteriormente degenerata

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Rissa all’interno dello stadio di Mascalucia che ha visto il coinvolgimento di calciatori e dirigenti di due squadre di calcio dilettanti. Un fatto di violenza che ha spinto uno spettatore ad allertare i carabinieri, i quali, alla fine delle opportune indagini,  hanno denunciato a piede libero sette uomini, tra i 24 ed i 44 anni.  I fatti sono accaduti nei giorni scorsi presso il campo sportivo comunale “Bonaiuto Somma”, in occasione dello svolgimento di una gara del campionato di calcio tra dilettanti; i militari dell’Arma  sono giunti all’interno dello stadio, ma al loro arrivo gli animi dei contendenti si erano già calmati ma, entrati all’interno dello spogliatoio, i militari hanno riscontrato la presenza di tre calciatori che avevano alcune ferite di natura traumatica, i quali, successivamente sono stati trasportati al pronto soccorso del Policlinico di Catania dal personale del 118.

I giovani sono stati visitati dai medici che hanno riscontrato traumi con relative prognosi da due a trenta giorni, quest’ultima diagnosticata ad un giovane originario del Gambia, al quale è stata rilevata la frattura delle ossa nasali.  Sembra  che la causa scatenante della rissa sia stata originata da alcune “espressioni sgradite” a sfondo razziale, poi ulteriormente degeneratesi in atti violenti tra gli appartenenti alle due squadre. Inoltre i carabinieri hanno provveduto a segnalare alla Questura di Catania il presidente di una delle due squadre poiché avrebbe organizzato una manifestazione sportiva senza darne formale comunicazione alla competente autorità di pubblica sicurezza.

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Cronaca

Incidente mortale a Catania. A perdere la vita il paternese Gabriele Longo

Il sinistro questa mattina su via S.Sofia. Si tratterebbe di un incidente autonomo.

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Dolore e sgomento a Paternò per la tragica notizia che questa mattina ha sconvolto la città. Un incidente stradale ha spezzato la vita di Gabriele Longo, 24enne paternese. Il sinistro è avvenuto  all’alba di oggi, in via Santa Sofia, davanti il Policlinico del capoluogo etneo.

Il ragazzo, guardia giurata, stava tornando a casa, a Paternò, dopo aver concluso il turno di lavoro, quando per cause ancora in corso d’accertamento ha perso il controllo della sua moto. Sul posto, per i rilievi sono arrivati gli agenti della Polizia municipale di Catania. Non chiaro se si tratti di un incidente autonomo o se sia successo qualcos’altro che ha fatto perdere a Gabriele il controllo del mezzo, determinando così l’incidente e la morte.

La salma del giovane è stata portata al Policlinico di Catania, in attesa di essere restituita ai familiari, ai genitori, al padre Antonello (ex consigliere comunale) e alla mamma Alfina.

Ed a nome della città un messaggio di cordoglio è arrivato dal sindaco Nino Naso. «Sono sconvolto e profondamente addolorato – ha evidenziato il primo cittadino paternese – per questa tragedia che ha colpito il nostro Gabriele, da primo cittadino e da amico della famiglia Longo, mi stringo insieme a tutta la comunità cittadina attorno a loro, una famiglia già provata da un precedente e straziante dolore. Un giovane pieno di valori, onesto e solare che perde la vita mentre si ritira da lavoro. Salutaci le stelle Gabriele.»

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