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Josephine, volata in Cielo a soli 23 anni

Oggi pomeriggio il funerale della giovane Josephine. Un momento di grande commozione e preghiera.

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E’ stato un tragico incidente stradale quello che ha rubato la vita alla giovane Josephine. Una tragedia, di quelle che tolgono il fiato. Era sulla SS114 la Catania- Siracusa nei pressi della galleria “San Demetrio”, in direzione Siracusa, quando, ad un certo punto del percorso, intorno alle 07:30, lo schianto.  Di buon mattino, la ragazza era salita a bordo della sua macchina, una Toyota Aigo: l’attendeva una giornata di studio presso l’Università di Siracusa dove era diretta. Aveva dei sogni sul suo futuro, dei progetti da realizzare. Sulla dinamica, si sta cercando di fare chiarezza per chiarire le eventuali responsabilità dei mezzi coinvolti. Sui fatti, del resto, si è già ampiamente parlato: foto e servizi giornalistici, così come immagini del tragico evento e pensieri sulla ragazza sono fioccati a decine sui canali social.

La notizia nuova di oggi è, invece, quella del funerale.

La comunità belpassese si è riunita questo pomeriggio, alle ore 16:00 presso la Chiesa Madre di Belpasso. Un momento di grande cordoglio per tutta la cittadinanza che si è stretta attorno al dolore dei familiari. Il sindaco Carlo Caputo, in segno di commossa partecipazione dell’intera comunità al dolore per la grave perdita dei familiari, degli amici e dei conoscenti della giovane Josephine Leotta, ha proclamato il lutto cittadino per la giornata di oggi, martedì 11 marzo 2025. Anche sulle scuole cittadine è calato un minuto di silenzio e raccoglimento, oggi, per invitare docenti e ragazzi a rivolgere un pensiero al mistero di una vita che vediamo spezzata nel fiore degli anni.

E in chiesa, oggi pomeriggio, durante il funerale, tanto dolore, ma anche tanta fede: la giovane Josephine era una che ci credeva al Paradiso e che alla fede faceva seguire le opere. Durante l’omelia, Mons. Giuseppe Calabrò, che ha concelebrato insieme don Nunzio Chirieleison e a don Antonino Nicoloso, ha ricordato la fede della ragazza ed il suo impegno civile nell’associazionismo: faceva parte del gruppi Scout e recentemente aveva prestato servizio tra le fila della Protezione Civile. Coloro che l’hanno conosciuta la ricordano per il suo essere solare, generosa ed altruista: una vera perdita che crea stordimento. Ma, come ha ricordato Mons. Calabrò, ci si deve arrendere davanti al mistero della morte e “ci dobbiamo affidare a Dio che è l’unica consolazione in questo momento di dolore. Dio è vicino in questo momento alla famiglia”. 

Presenti all’estremo saluto in chiesa, il rettore dell’Università degli Studi di Catania Francesco Priolo e Fausto Carmelo Nigrelli, presidente della Struttura Didattica Speciale di Siracusa in Architettura e Patrimonio Culturale; il sindaco Carlo Caputo, rappresentanti della protezione civile regionale e comunale nonché gruppi scout. Al termine della cerimonia funebre, all’uscita dalla chiesa, la bara è stata accompagnata dalla canzone “Alba Chiara” con le sirene dei mezzi della protezione civile a dare un ultimo saluto a Josephine.

Sulla vicenda c’è da registrare un “messaggio” del sindaco Carlo Caputo per la giovane belpassese deceduta tragicamente:  “La scomparsa di una giovane vita scuote profondamente non solo chi la conosceva, ma anche chi non aveva avuto modo di incontrarla. Ognuno di noi, in queste circostanze, si immedesima nel dolore di un fratello, di un padre, di un fidanzato, di un amico ed è per questo che tragedie come queste non colpiscono solo la famiglia ma l’intera comunità.  Josephine era una ragazza solare, amata e stimata da tutti. Il suo impegno negli scout e nella Protezione Civile comunale testimonia la sua generosità e il suo spirito di servizio.  Solo la scorsa settimana era in attività di servizio sull’Etna. Era una ragazza attiva nel sociale, sempre disponibile per gli altri. Studentessa modello, prossima alla laurea in architettura.  In momenti come questi non ci sono altre parole che possano alleviare il dolore, possiamo solo stringerci forte intorno a questa famiglia che, purtroppo, ha già sofferto molto in passato.  L’unico messaggio che sento di trasmettere ancora è il mio cordoglio personale e di tutta la nostra città”.

 

Cronaca

Bronte, i carabinieri incontrano i genitori degli studenti dell’I.I.S.S. “Benedetto Radice”

Il comandante compagnia carabinieri Randazzo Luca D’Ambrosio ha illustrato i principali rischi della rete per i piccoli internauti, partendo dal cyberbullismo, e mettendo a fuoco le possibili conseguenze derivanti da un uso inappropriato dello strumento informatico.

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Proseguono su tutto il territorio gli incontri e le iniziative che l’Arma dei Carabinieri porta avanti da anni, in piena sinergia con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, volti a promuove­re azio­ni con­cre­te e consapevoli in giovani e adulti,per tutelare i minori dai pericoli della rete.

Il comandante della compagnia carabinieri di Randazzo, Luca D’Ambrosio e il comandante della stazione di Bronte, Giulio Vuono hanno incontrato, presso l’aula magna dell’I.I.S.S. Benedetto Radice di Bronte, i genitori degli alunni del plesso, per parlare di Bullismo e rischi del web. Alla conferenza hanno partecipato anche la dirigente dell’Istituto, Maria Pia Calanna,lo psicologo  Salvatore Capizzi e Francesco Costanzo, docente di informatica dell’Istituto.

Il comandante della compagnia di Randazzo Luca D’Ambrosio ha illustrato i principali rischi della rete per i piccoli internauti, partendo dal cyberbullismo, e mettendo a fuoco le possibili conseguenze, sia civili che penali, derivanti da un uso inappropriato dello strumento informatico. Il Comandante ha poi evidenziato quelli che sono gli strumenti a tutela del minore, di cui dispongono i genitori, parlando di bullismo e cyberbullismo, ponendo obblighi di segnalazione di tali condotte in capo al personale scolastico, e spiegando anche come richiedere la cancellazione di contenuti offensivi divenuti virali.

Sulla base dei recenti fatti di cronaca, è stato affrontato anche il tema dei reati in rete, come la diffamazione, la minaccia e anche istigazione al suicidio, ricordando che si tratta di reati per i quali possono essere chiamati a rispondere anche i minorenni.

Lo psicologo ha evidenziato quali sono i segnali di un abuso dei social da parte dei giovani: una maggiore tendenza all’isolamento, una spiccata aggressività sia fisica sia verbale, sottolineando l’importanza dei modelli educativi ricevuti dagli adulti nell’interazione con i propri smartphone. I carabinieri hanno poi proposto strategie concrete per garantire la sicurezza dei propri figli nel mondo virtuale, come parlare apertamente dei pericoli on-line con loro, stabilire regole chiare sull’uso dei dispositivi (orari, siti sicuri) e monitorarne le attività senza invadere la loro privacy.

 

 

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Cronaca

Tremestieri Etneo, il Consiglio dei Ministri scioglie per mafia il comune etneo

Disposto l’affidamento della gestione a una commissione straordinaria per la durata di diciotto mesi

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Il comune di Tremestieri Etneo è stato sciolto per mafia. A disporlo il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’interno Matteo Piantedosi, “in considerazione degli accertati condizionamenti da parte della criminalità organizzata che compromettono il buon andamento dell’azione amministrativa, ai sensi dell’articolo 143 del Testo unico degli enti locali” .

Disposto l’affidamento della gestione a una commissione straordinaria per la durata di diciotto mesi. Ricordiamo che l’ex sindaco di Tremestieri Etneo Santi Rando, coinvolto nell’inchiesta Pandora, è stato  condannato ad otto anni per voto di scambio politico-mafioso.

Intanto sono stati indetti i comizi elettorali in vista delle Amministrative che si terranno il 25 e il 26 maggio in nove Comuni siciliani. Lo stabilisce un decreto dell’assessore regionale alle Autonomie Locali e alla funzione pubblica Andrea Messina.

A essere coinvolti dal voto saranno comuni, tutti commissariati: Realmonte, in provincia di Agrigento; Montemaggiore Belsito e Prizzi, nel Palermitano; Solarino, in provincia di Siracusa; Favignana, nel Trapanese; mentre, in provincia di Catania sono chiamati alle urne Castiglione di Sicilia, Palagonia, Raddusa e Ramacca, dove intanto sono diventate definitive le dimissioni presentate dal sindaco.

Una decima amministrazione, quella di Tremestieri Etneo, inizialmente coinvolta nella tornata elettorale, non andrà invece al voto a maggio a causa dello scioglimento per mafia deliberato oggi dal Consiglio dei ministri. L’assessorato provvederà dunque a emettere un nuovo provvedimento per escludere il comune del Catanese dalle prossime Amministrative.

“Con l’indizione di queste elezioni – dichiara l’assessore Messina – restituiamo voce ai cittadini e alle comunità locali, garantendo il ritorno alla piena legittimazione democratica delle amministrazioni comunali. La funzione del commissario è temporanea ed è solo attraverso il voto che può realizzarsi pienamente l’autonomia locale sancita dalla nostra Costituzione e dallo Statuto regionale. Questo passaggio rappresenta non solo un atto formale, ma un segnale di fiducia nelle istituzioni e nella partecipazione attiva della cittadinanza”.

Le elezioni, come deliberato dal governo regionale lo scorso 19 marzo, si svolgeranno domenica 25 maggio dalle 7 alle 23 e lunedì 26 maggio dalle 7 alle 15. L’eventuale ballottaggio è fissato per domenica 8 giugno, sempre dalle 7 alle 23 e lunedì 9 giugno dalle 7 alle 15, in coincidenza con la tornata referendaria. Dei Comuni chiamati al voto, solo in uno, a Palagonia, i seggi saranno assegnati con il sistema proporzionale, poiché gli abitanti sono più di 15 mila. In tutte le altre amministrazioni si voterà con il maggioritario.

 

 

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