Le risorse storico-ambientali di Santa Maria di Licodia sono sotto la lente d’ingrandimento della Sovrintendenza ai Beni culturali e ambientali di Catania con l’obiettivo di essere valorizzate.
Un impegno preso nei giorni scorsi dalla Sovrintendente ai Beni Culturali di Catania, Rosalba Panvini, accompagnata dalla dottoressa Laura Maniscalco, nel corso di una visita istituzionale nel piccolo centro etneo.
A fare gli onori di casa, il sindaco, Salvatore Mastroianni, l’assessore alle politiche culturali, Mirella Rizzo, il presidente del Consiglio comunale, Giovanni Buttò e i responsabili dei settori tecnici e Beni Culturali.
L’incontro è stata l’occasione per illustrare il progetto di restauro del Complesso Ardizzone, uno tra i beni del patrimonio locale di una bellezza tanto preziosa quanto fragile, bisognoso di importanti interventi. Palazzo Ardizzone – già sede della biblioteca e del museo etno-antropologico – grazie a lavori di recupero potrebbe definitivamente trasformare le sue stanze affrescate in un grande polo culturale.
Al centro dell’attenzione anche il progetto per l’allestimento di un “antiquarium”, che comprenderebbe una mostra dei reperti archeologici rinvenuti nel territorio e la Sala dei Codici, dal titolo – suggerito dalla stessa Sovrintendente – “La Storia nella storia”.
Da recuperare anche la Torre di Calafato, monumento in pietra a forma di piramide quadrangolare, che per anni ha custodito una storia ricca di fascino, mito e mistero, ma che il terremoto del 2018 ha sgretolato. Nonché la salvaguardia dell’area di “Licodia Vetus”. Tanti gli argomenti che saranno approfonditi in un nuovo incontro.