In corso il quarto parossismo dell’Etna, sempre dal cratere di sud-est. In particolare l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha comunicato a partire dalle 21 circa è stato possibile osservare la ripresa di un’ attività stromboliana; il modello previsionale ha indicato la dispersione della nube eruttiva in direzione est- nord-est. Contemporaneamente alla ripresa dell’attività stromboliana si è registrato un repentino aumento dell’ampiezza media del tremore vulcanico che si è portata su valori medio-alti.
La localizzazione del centroide delle sorgenti del tremore vulcanico si pone nell’area del Cratere di SE ad una elevazione di circa 2800 m s.l.m.. Sempre dalle 21 è stato registrato un incremento sia nel tasso di accadimento degli eventi infrasonici che nella loro ampiezza. Gli eventi sono risultati localizzati nell’area del cratere di sud-est. Le reti di monitoraggio delle deformazioni del suolo non mostrano variazioni significative. Intorno alle 22.30 l’attività stromboliana al cratere di sud-est è passata a fontana di lava con la formazione di una nube eruttiva che si disperde in accordo con il modello previsionale in direzione est- nord- est
L’ultimo parossismo risale alla serata di sabato, quando dopo un aumento dell’attività stromboliana al cratere di sud-est durato un paio d’ore, è cominciata una nuova fontana di lava, che è durata un’ora esatta. Durante l’episodio di fontanamento si è formata una colata di lava in direzione sud-ovest, dal cratere di sud-est. L’alimentazione della colata si è esaurita nella mattinata di ieri.
AGGIORNAMENTO ORE 03.55
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che l’attività esplosiva al cratere di sud-est è cessata. L’analisi delle immagini satellitari ha mostrato che la nube eruttiva prodotta durante la fontana di lava ha raggiunto un’altezza massima di circa 7000 m sul livello del mare e si è dispersa in direzione nord-est
Dalle ore 23.45 circa si osserva una rapida decrescita dei valori di ampiezza media del tremore vulcanico che si sono riportati su un livello medio-alto, con tendenza al decremento. Il centroide delle sorgenti del tremore vulcanico rimane localizzato nell’area del cratere di sud-est ad una elevazione di circa 2900 m s.l.m.
Anche l’attività infrasonica, che continua ad essere localizzata nell’area del cratere di su-est, mostra un chiaro decremento del numero di eventi e della loro ampiezza. L’analisi dei dati clinometrici per l’episodio eruttivo ha mostrato variazioni in diverse stazioni sommitali, con valori massimi di a circa 0.5 microradianti. I dati della rete GNSS non hanno mostrato variazioni significative