Connect with us

Associazionismo

Lotta ai tumori, a Belpasso taglio del nastro inaugurale per lo sportello Lilt

I locali di via XII Traversa sono stati concessi in comodato d’uso gratuito dal Comune

Pubblicato

il

Taglio del nastro, a Belpasso, per lo sportello divulgativo sulle attività della LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) di Catania e della delegazione belpassese. Il punto informazioni, che si trova in via XII traversa 127, è stato inaugurato dal Presidente della LILT di Catania, dottoressa Aurora Scalisi, dal Sindaco di Belpasso, Daniele Motta, e dal responsabile della delegazione belpassese della LILT, Gino Asero. I locali sono stati concessi in comodato d’uso gratuito dal Comune di Belpasso. Lo sportello, che resterà aperto il martedì dalle 10 alle 12 ed il venerdì dalle 17 alle 19, consentirà di prenotare le visite di prevenzione in occasione delle campagne nazionali della LILT ed ottenere tutte le informazioni sull’attività della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, rivolta essenzialmente alla prevenzione su tre fronti: primaria, diffusione di uno stile di vita salutare; secondaria, diagnosi precoce mediante le visite mediche e gli esami diagnostici; terziaria, sostegno a chi ha avuto una diagnosi di tumore.

«La nostra delegazione di Belpasso rappresenta un punto di forza per l’intera LILT di Catania – dichiara la dottoressa Aurora Scalisi, Presidente provinciale dell’associazione – perché promuove tante iniziative nel settore della prevenzione e non solo, come dimostra la “Scacciata per scacciare il cancro”. Il punto di ascolto è un tassello in più: i belpassesi, adesso, non hanno più scuse e possono ottenere ogni informazione sulle modalità di prevenzione oncologica con risposte puntuali a ogni domanda. Da parte nostra stiamo cercando di fornire occasioni di prevenzione per diversi tipi di tumore: mammella, melanoma, collo dell’utero, colon retto e ci siamo posti come obiettivo la copertura delle neoplasie della sfera genitale maschile, per le quali, da lunedì, – conclude la dottoressa Scalisi – inizierà una campagna ad hoc denominata “Percorso azzurro”».

«Mi corre l’obbligo di ringraziare l’amministrazione comunale di Belpasso per aver concesso i locali che ospiteranno lo sportello LILT – aggiunge il responsabile della delegazione di Belpasso, Gino Asero – che servirà ad informare i belpassesi, ma anche i residenti nei paesi limitrofi, sulle attività della LILT a livello ambulatoriale. Sarà un mezzo che si somma ai canali già attivi quali sito internet, mail, social, per fornire tutte le notizie utili anche sulla prevenzione oncologica primaria secondaria e terziaria».

Chiude il sindaco di Belpasso Daniele Motta: «Abbiamo concesso i locali in comodato d’uso gratuito alla LILT per l’attività di prevenzione oncologica e sosteniamo con convinzione queste iniziative perché quando si muove il volontariato il cambio di passo è evidente. Per l’amministrazione comunale è un onore stare al fianco della LILT che ringrazio perché è sempre attiva nel territorio con l’attività di prevenzione, a cui tutti dovremmo sottoporci senza timore e senza paura».

Clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Associazionismo

Catania, spiagge libere e solarium di S. G. Li Cuti, attrezzati con sedie anfibie per disabili

L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla sinergia tra l’amministrazione comunale, l’associazione “Catania Più Attiva”, il Centro Ortopedico Siciliano e il Liceo statale Giuseppina Turrisi Colonna

Pubblicato

il

A Catania da oggi le spiagge libere n. 1 e n. 3 della Plaia e il solarium di San Giovanni Li Cuti sono provvisti di sedie anfibie e strumenti per consentire la balneazione alle persone con disabilità.

L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla sinergia tra l’amministrazione comunale, l’associazione “Catania Più Attiva”, il Centro Ortopedico Siciliano e il Liceo statale Giuseppina Turrisi Colonna.

Alla base della collaborazione c’è il contratto di comodato d’uso gratuito promosso dall’avv. Francesco Sanfilippo con “Catania Più Attiva” per la consegna al comune dei vari presidi di mobilità da mettere a disposizione di chi ne ha bisogno: “Ringraziamo Catania Più Attiva e l’avvocato Sanfilippo – ha detto l’assessore al Mare Andrea Guzzardi – per avere coinvolto diverse realtà e sensibilità in questo importante e necessario progetto che consentirà a tutti, senza ‘barriere’ e ostacoli, di accedere al nostro mare e godere della stagione estiva in un clima di piena condivisione”.

Santo Musumeci presidente di “Catania Più Attiva” si dice particolarmente soddisfatto. “Un ringraziamento particolare all’avvocato Francesco Sanfilippo, promotore di questa iniziativa, ai soci e simpatizzanti di Catania più Attiva all’azienda COS centro ortopedico siciliano e alla preside del Turrisi Colonna che ha aderito all’iniziativa e ai ragazzi e ai professori tra cui il professore Dario Consoli. Negli ultimi 4 giorni di scuola hanno realizzato una straordinaria e generosa raccolta fondi permettendo l’acquisto della terza sedia job. Da questa esperienza abbiamo maturato l’idea che la gente di Catania ha un grande cuore e tanto amore verso i più fragili”.

 

Continua a leggere

Associazionismo

Catania, emergenza senza dimora, la rete “In Strada”: “Urgente un dormitorio a bassa soglia”

Le organizzazioni hanno denunciato con fermezza l’inadeguatezza delle politiche sociali comunali e l’assenza di interventi strutturali per affrontare una delle espressioni più gravi della crisi abitativa cittadina

Pubblicato

il

. Nessun dormitorio pubblico, servizi frammentati, decine di persone costrette a dormire per strada nonostante finanziamenti milionari ricevuti dal Comune. È questo il quadro tracciato stamattina nella Sala Coppola di Palazzo degli Elefanti, dove si è svolta la conferenza convocata dalla rete di associazioni e sigle sindacali “In Strada Catania”, impegnata da mesi sul fronte dell’accoglienza delle persone senza dimora.

Le organizzazioni hanno denunciato con fermezza l’inadeguatezza delle politiche sociali comunali e l’assenza di interventi strutturali per affrontare una delle espressioni più gravi della crisi abitativa cittadina. “Catania – è stato detto – è oggi priva di un sistema pubblico di prima accoglienza degno di questo nome. Il diritto a un riparo resta negato a centinaia di uomini e donne”.

A preoccupare le realtà della rete è lo scollamento tra le risorse economiche disponibili e l’assenza di risultati concreti. “Il Comune ha ricevuto o riceverà 18 milioni di euro tra il 2014 e il 2029, somme sul cui utilizzo non abbiamo avuto alcun chiarimento, ma ad oggi- sottolineano i promotori- nessun dormitorio pubblico è stato attivato, nemmeno di emergenza e la rete dei servizi sociali si dimostra inadeguata a garantire un’accoglienza immediata e dignitosa a senza tetto e senza fissa dimora. Attualmente, le uniche strutture disponibili sono gestite da enti del privato sociale- dicono gli organizzatori- e associazioni religiose, con posti limitati e accesso condizionato, spesso impossibile per chi vive in condizione di fragilità psichica o per nuclei familiari che, per entrare, sono costretti a separarsi”

La rete “IN STRADA Catania” ( composta da SUNIA, SICET, UNIAT, ASIA-USB, OULP, LHIVE Diritti e Prevenzione, Centro Astalli Catania ODV, UDI, ARCI Catania, Associazione Penelope – Coordinamento Solidarietà Sociale ETS, Rete La Ragnatela, Restiamo Umani/Incontriamoci, Cooperativa di Comunità Trame di Quartiere, Casa della Mercede dei Cavalieri della Mercede, Catania Risorge, Catania Più Attiva)  chiede soprattutto l’attivazione immediata di un dormitorio a bassa soglia, accessibile senza filtri burocratici e pensato come primo passo verso l’inclusione. “Un modello – hanno spiegato – che parte dai bisogni reali delle persone e non da vincoli rigidi. Prima la dignità, poi le carte. Il contrario dell’approccio ‘securitario’ che il Comune sembra prediligere, come se la marginalità fosse una minaccia da rimuovere anziché una condizione da curare”.

Al centro delle critiche anche la gara d’appalto indetta dal Comune per un nuovo centro di accoglienza di cui non si conoscono ancora gli esiti, nonostante siano passati mesi dalla pubblicazione. Le associazioni temono che il bando non preveda affatto la realizzazione di un dormitorio a bassa soglia, ma piuttosto strutture rigidamente selettive.

Gli organizzatori avevano chiesto l’apertura di un tavolo permanente, accesso alla documentazione sui progetti finanziati e chiarimenti sul bando. A oggi, nessuna risposta concreta”. Alla conferenza hanno partecipato anche i consiglieri comunali Graziano Bonaccorsi e Gianina Ciancio (M5S) e il capogruppo PD Maurizio Caserta, che hanno espresso il loro sostegno alla vertenza portata avanti da “In Strada” per sollecitare l’amministrazione comunale a garantire risposte strutturate e tempestive.

Secondo la rete, oggi a Catania vivono in strada oltre 150 persone, assistite in modo occasionale da volontari e associazioni, spesso in condizioni sanitarie e psicologiche gravemente compromesse. “Non è tollerabile che in una città che si proclama dell’accoglienza – hanno proseguito i promotori-– si pensi che il decoro urbano si difenda nascondendo i poveri, anziché accogliendoli con umanità”.

Un nuovo appuntamento è stato fissato il 7 luglio con un flash mob in piazza Università, mentre a fine settembre si terrà un seminario sui dormitori a bassa soglia.

 

 

Continua a leggere

Trending