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Cronaca

Madonna di Campiglio, rianimatore catanese salva la vita a sciatore in arresto cardiaco

Si tratta di Marco Farina, medico rianimatore del Policlinico di Catania che opera in seno alla Centrale Operativa del 118 di Ct-Sr-Rg

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Era una giornata qualunque quella che Marco Alberto Farina, medico rianimatore del Policlinico di Catania e con un ruolo di responsabilità all’interno della Centrale Operativa 118 di Catania-Siracusa-Ragusa guidata dalla dottoressa Isabella Bartoli, stava vivendo insieme a sua figlia sulle piste di Madonna di Campiglio in Trentino Alto-Adige dove si trovava in vacanza. Ad un tratto, poco distante da lui, un incidente tra sciatori, con un 75 enne di Roma che dopo essere stato investito era stramazzando al suolo accusando anche un arresto cardiaco. Marco, non ci ha pensato 2 volte e levati gli sci si è subito avvicinato al malcapitato iniziando la rianimazione cardiopolmonare nell’attesa dell’arrivo dei soccorsi avanzati. Un intervento precoce, che ha permesso all’uomo di salvarsi e di essere oggi fuori pericolo. Un gesto definito dallo stesso medico come “operazione da tutti i giorni” ma che da parte dei familiari e turisti presenti sul luogo dell’incidente è stato etichettato come “eroico”. Un eroe dei nostri giorni, aggiungiamo noi, che attraverso la serietà e professionalità che contraddistingue tanti medici, infermieri e soccorritori che operano nell’emergenza, ha fatto la differenza per la vita di una persona. L’uomo, trasportato all’ospedale di Trento, ha poi subito diversi interventi per la riduzione del versamento pericardico, per la frattura del massiccio facciale, delle costole e del polso.

Cronaca

Caltagirone, aggredisce poliziotti che intendono identificarlo, arrestato 26enne gambiano

Nel momento in cui gli agenti gli hanno chiesto i documenti l’uomo è andato in escandescenza picchiandoli e provocandogli lesioni per le quali hanno dovuto fare ricorso alle cure dei sanitari

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A Caltagirone agenti del locale commissariato di Polizia hanno arrestato un cittadino extracomunitario di 26 anni originario del Gambia, gravato da precedenti nonché dall’Avviso Orale del Questore, per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, nonché rifiuto d’indicazioni sulla propria identità personale.

In particolare, i poliziotti di una volante del Commissariato, durante il servizio di controllo del territorio, transitando per via Rossini, nei pressi del parco giochi, hanno notato un giovane che si aggirava in maniera sospetta e hanno deciso, quindi, di procedere al suo controllo.

Nel momento in cui gli agenti gli hanno chiesto i documenti per procedere alla sua identificazione, l’uomo è andato in escandescenza e li ha aggrediti con calci e pugni, provocando loro lesioni per le quali hanno dovuto fare ricorso alle cure mediche. L’uomo è  stato arrestato ed è stato condotto in carcere.

 

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Cronaca

Catania, abitazione adibita a piazza di spaccio, due arresti

La casa era dotata di un impianto di videosorveglianza utile a monitorare l’eventuale arrivo delle forze di Polizia e a consentire, in questo modo, l’elusione degli eventuali controlli

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Sono stati sorpresi dalla Polizia di Stato mentre cercavano, in fretta e furia, di disfarsi della droga, gettandola nel water di un’abitazione di San Cristoforo. Due giovani catanesi di 22 e 27 anni sono stati arrestati dai poliziotti della volante, impegnati in un servizio di controllo notturno del territorio tra le viuzze del quartiere per prevenire e contrastare fenomeni di illegalità diffusa.

L’attenzione dei poliziotti è stata richiamata dagli schiamazzi di un gruppo di persone che, avendo notato la presenza della volante, si sono subito date alla fuga, prendendo direzioni diverse. Il gruppetto stava stazionando, in via Scaldara, in una zona al buio e, per questa ragione, i poliziotti hanno ritenuto opportuno approfondire la vicenda. Ad un certo punto, sono stati avvertiti chiaramente dei rumori provenire da un’abitazione, per cui i poliziotti hanno alzato lo sguardo verso una finestra dell’edificio e hanno notato come, repentinamente, qualcuno dall’interno avesse spento le luci.

Insospettiti, i poliziotti hanno fatto accesso nella casa, entrando da un cancelletto spalancato e hanno sorpreso i due giovani mentre stavano gettando della sostanza stupefacente nello scarico del water, peraltro senza riuscirci.

I poliziotti li hanno bloccati per poi recuperare diversi involucri di crack e una dose di marijuana. La perquisizione ha rilevato come l’abitazione fosse una vera e propria piazza di spaccio, vista la presenza di un tavolino posto all’ingresso e del numeroso materiale utilizzato per il confezionamento della droga. Inoltre, sono stati rinvenuti oltre 300 euro in contanti, sequestrati insieme alla sostanza stupefacente recuperata.

La casa era dotata anche di un efficace impianto di videosorveglianza a muro, utile a monitorare l’eventuale arrivo delle forze di Polizia e a consentire, in questo modo, l’elusione degli eventuali controlli.  Il 22enne e il 27enne sono stati arrestati per detenzione di droga ai fini di spaccio e dopo la convalida, il Giudice ha disposto per entrambi la misura cautelare degli arresti domiciliari.

 

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