Connect with us

Cronaca

Maletto, Compra smartphone online a prezzo stracciato: truffata e minacciata, salvata dall’impiegato delle Poste

Denunciato 51enne comasco. le somme versate dalla donnaerano state indirizzate verso un conto corrente in Macedonia del Nord.

Pubblicato

il

Un annuncio online per l’acquisto di uno smartphone a prezzo stracciato si è trasformato in un incubo per una 49enne di Maletto, che è finita vittima di una truffa con risvolti estorsivi. La vicenda si è conclusa con l’intervento dei Carabinieri e la denuncia di un 51enne residente in provincia di Como, già noto alle forze dell’ordine, ritenuto responsabile dei reati di truffa ed estorsione.

Tutto è iniziato con un’offerta allettante ossia un telefono di ultima generazione messo in vendita a soli 99 euro. La donna, attirata dal prezzo vantaggioso, ha contattato il presunto venditore tramite i recapiti forniti nell’annuncio. Per rassicurarla sulla serietà dell’operazione, l’uomo le ha persino inviato una copia del proprio documento d’identità. Convinta, la 49enne ha proceduto al pagamento tramite una nota applicazione digitale, fornendo anche i dati per la spedizione.

Poco dopo, però, il sedicente venditore è tornato alla carica: ha chiesto altri 140 euro, sostenendo che il primo versamento non era andato a buon fine e che la cifra aggiuntiva era necessaria per coprire i costi doganali. La donna ha accettato e versato anche questa somma. Ma la truffa ha presto assunto toni più inquietanti quando, n uomo, spacciandosi per il cugino del venditore e sostenendo di appartenere a un’organizzazione criminale attiva nella provincia di Roma, ha contattato la donna con minacce esplicite: se non avesse versato ulteriori 330 euro, l’avrebbero raggiunta all’indirizzo da lei fornito.

Spaventata, la vittima si è recata all’ufficio postale per effettuare il pagamento, ma è stata notata in evidente stato di agitazione da un impiegato, che l’ha fermata e ascoltata e, intuendo che si trattava di una truffa, l’uomo ha allertato immediatamente i Carabinieri.

Una pattuglia della Stazione di Maletto è intervenuta prontamente. Raccogliendo la denuncia della donna, i militari hanno avviato un’indagine che, grazie al supporto del team Cyber Investigation del Comando provinciale di Catania, ha portato a identificare il responsabile. Le somme versate, è emerso, erano state indirizzate verso un conto corrente situato in Macedonia del Nord.

Il truffatore, un 51enne comasco con precedenti specifici, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria. Restano in corso ulteriori accertamenti per verificare l’eventuale coinvolgimento di altri soggetti nella rete criminale.

Cronaca

Catania, ruba carta di credito e la usa per pagare il conto al ristorante: denunciato 41enne

Si tratta di uno straniero ed è accusato di furto aggravato e indebito utilizzo di carte di credito o di pagamento. Indagini partite a seguito di denuncia presentata dall’impiegata di una pizzeria

Pubblicato

il

I carabinieri della compagnia di Catania Piazza Dante hanno denunciato a piede libero un 41enne straniero con l’accusa di furto aggravato e indebito utilizzo di carte di credito o di pagamento. In particolare i militari hanno avviato le indagini subito dopo la denuncia per il furto di carta bancomat presentata dall’impiegata di una pizzeria situata nei pressi di villa Pacini a Catania.

La donna aveva dichiarato ai militari dell’Arma di aver ricevuto alcune notifiche sul suo cellulare in relazione a pagamenti con la sua carta di credito, per acquisti – da lei non effettuati- all’interno di un altro ristorante; solo a quel punto, la donna si era accorta che la carta di pagamento non era più nel portafogli e, pertanto, l’aveva bloccata.

Ai carabinieri, la signora ha anche raccontato che la sera precedente, durante le pulizie del locale dove lavora, aveva scorto un uomo che, dopo essersi aggirato nei pressi dello scaffale dove lei aveva riposto la borsa, si era allontanato.

Sulla base delle dichiarazioni della vittima, gli investigatori si sono messi all’opera, esaminando le immagini dei sistemi di videosorveglianza, non solo del locale dove la donna è impiegata, ma anche quella del ristorante di via Garibaldi dove la carta era stata adoperata per i pagamenti illeciti. I carabinieri hanno riconosciuto il presunto ladro nel 41enne di origini straniere.

Continua a leggere

Cronaca

Biancavilla, piantine di cannabis nella terrazza di casa, arrestato 19enne

I poliziotti del commissariato di Adrano hanno notato, dall’esterno, la presenza di diverse piantine identiche alla cannabis sativa, posizionate sulla terrazza di un palazzo nei pressi della circonvallazione, in una zona a forte densità abitativa. Da qui il controllo nell’abitazione

Pubblicato

il

A Biancavilla gli agenti del commissariato di Adrano hanno arrestato un 19enne per produzione e detenzione ai fini spaccio di marijuana. In particolare i poliziotti hanno scoperto quattordici piantine di marijuana, sistemate in appositi vasi, coltivate con cura sul tetto di casa dal 19enne.

I poliziotti hanno notato, dall’esterno, la presenza di diverse piantine identiche alla cannabis sativa, posizionate sulla terrazza di un palazzo nei pressi della circonvallazione di Biancavilla, in una zona a forte densità abitativa. Per fugare ogni sospetto sulla natura delle piantine, i poliziotti si sono presentati al portone dell’abitazione per effettuare un controllo approfondito, intervenendo con tempestività in modo da impedire qualsiasi forma di occultamento o di distruzione delle piante. Ad aprire la porta di casa è stata la madre del 19enne.

La perquisizione ha confermato le intuizioni dei poliziotti che, giunti nella terrazza a copertura dell’edificio, hanno individuato e recuperato, complessivamente, quattordici vasi con le piantine di cannabis.

Sul posto è stato trovato tutto l’occorrente per la coltivazione, come terriccio e fertilizzante, segno di una meticolosa cura prestata nelle fasi di produzione della cannabis. I poliziotti del commissariato di Adrano hanno ritenuto opportuno estendere la perquisizione anche agli altri ambienti dell’abitazione, rinvenendo nella stanza da letto del 19enne 2,8 grammi di marijuana contenuti in una boccia di vetro e diversi semi di cannabis per un peso di poco più di 14 grammi, per un valore commerciale di circa 15 euro a seme. Sulla sostanza è stata effettuata la verifica con il narcotest che ha confermato la presenza del principio attivo della marijuana.

Sempre all’interno della stanza sono stati trovati un bilancino di precisione e la somma di 450 euro, ritenuta provento dell’attività di spaccio.  Agli agenti non è sfuggita la presenza di altre quattro bocce in vetro, vuote ma ancora intrise di residui di sostanza stupefacente.

Il giovane, presente in casa, si è assunto la responsabilità di quanto ritrovato e ha sottolineato che nessuno in famiglia fosse a conoscenza della sua attività illecita. Il 19enne su disposizione del Pubblico Ministero di turno è stato accompagnato presso le camere di sicurezza della Questura di Catania, dove è rimasto, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa dell’udienza di convalida con rito direttissimo, all’esito della quale l’arresto è stato convalidato.

 

Continua a leggere

Trending