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“Marzola dimettiti”; a Paternò, i nasiani vanno all’attacco sul consuntivo 2019

Clima surriscaldato per la politica paternese, per una primavera che si preannuncia incandescente.

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Da qualche settimana è argomento di discordia. Il bilancio consuntivo 2019, nonostante non abbia ancora varcato la soglia di Palazzo Alessi, ha già seminato accese diatribe, con i gruppi di maggioranza ed opposizione in Consiglio comunale, mai così lontani.

Il pomo della discordia è rappresentato dal disavanzo sul conto consuntivo 2019 per poco più di 26 milioni di euro. La maggioranza si difende, evidenziando che non ha colpe sul disavanzo, non dello stesso avviso la minoranza che chiede di vederci chiaro.

In questa diatriba arrivano i colpi di scena. L’ultimo in ordine di tempo è rappresentato dalla richiesta di dimissioni, firmata da 10 consiglieri comunali, per la presidente della commissione consiliare al bilancio, Agata Marzola.

«I sottoscritti consiglieri comunali Giuseppe Gentile, Orazio Terranova, Luca Zingale, Giovanni Giangreco, Salvatore Tomasello, Rosanna Lauria, Tonino Cunsolo, Salvatore Malerba, Barbara Conigliello, Filippo Sambataro – si legge nella nota dei consiglieri di maggioranza – ritengono doveroso mettere in evidenza la conduzione faziosa e non garante della rappresentanza consiliare, messa in atto dal presidente della Commissione Bilancio. Nello specifico, veniamo a conoscenza che il consigliere Agata Marzola, nella qualità di presidente della Commissione bilancio del Consiglio comunale di Paternò ha indetto – sfruttando un ruolo concessole soprattutto dalla maggioranza – un incontro con il Collegio dei Revisori dei Conti per trattare esclusivamente con i compagni di opposizione il Rendiconto 2019. Riteniamo che con tale condotta sia venuto a mancare il dovere, afferente al ruolo del presidente di Commissione, di garantire la rappresentanza dei gruppi politici e il diritto dei componenti della Commissione e dei capogruppo consiliari di partecipare alla pianificazione dei lavori. Si ritiene inaccettabile che un presidente di Commissione utilizzi tale ruolo a proprio uso e consumo, ancor più grave quanto comunicato ai mezzi di stampa da parte della stessa presidente in merito al Rendiconto 2019, che risulta assolutamente difforme rispetto a ciò che è stato relazionato dallo stesso Collegio, organo imparziale e tecnico. Pertanto, ribadiamo che l’Amministrazione Comunale ha dato, per voce del sindaco Nino Naso e del vicesindaco con delega al Bilancio Ignazio Mannino, assoluta disponibilità per un confronto pubblico che ad oggi non ha trovato disponibilità da parte dell’opposizione. Alla luce di quanto accaduto e valutata la condotta della presidente Marzola, riteniamo doverose le dimissioni della stessa.»

Respinge con forza le accuse la presidente Marzola che denuncia come l’Amministrazione stia tentando, per l’ennesima volta, di metterle in bavaglio alla bocca, con grave rischio per la democrazia della città. «Vogliono portarci al silenzio – evidenzia la presidente Marzola -, ma non ci riusciranno. Non ci facciamo intimidire dai loro modi di agire. Stiamo solo cercando di capire che cosa sta accadendo all’interno del nostro Comune ed è per questo che abbiamo prima tentato di avviare le commissioni di bilancio per uno studio del Consuntivo 2019, ma siamo stati fermati dal presidente del Consiglio, Filippo Sambataro e ora solo perché abbiamo incontrato i Revisori dei conti, chiedono le mie dimissioni.»

A sostegno della presidente Marzola, dichiando piano solidarietà, i gruppi di Diventerà Bellissima, 5 Stelle e l’assessore regionale di FdI, Manlio Messina.

Nella serata di oggi nota dei gruppi di “Città Futura”, “Paternò al centro”, “Europa verde” e “Articolo uno” che evidenziano: «Quest’Amministrazione comunale e i consiglieri di riferimento non finiscono di stupire e Paternò sembra ormai il riflesso della città di Springfield, di simpsoniana memoria. Ma, purtroppo, l’ironia non servirà a comprendere perché solo dopo quattro anni di Amministrazione sia uscito fuori un bilancio con una voragine di € 26.143.866,97.Anzi, per i consiglieri di maggioranza i cittadini non devono capire e sapere! Basta la verità raccontata dal padre dei paternesi e chiunque, anche nell’esercizio delle proprie prerogative, volesse scoprire la verità dei conti è accusato di lesa maestà! Chiedere le dimissioni della Presidente della commissione Bilancio, Agata Marzola che, nell’esercizio delle sue funzioni, garantisce il diritto alla verità dei cittadini, significa voler nascondere le verità scomode dei conti pubblici e continuare a raggirare la città, oltre a dimostrare una profonda ignoranza sulle prerogative della presidente di commissione. Se all’ignoranza, dimostrata dai consiglieri di maggioranza, compreso il presidente del Consiglio comunale, si pone rimedio con un corso intensivo di diritto degli Enti locali, alla scorrettezza e disonesta nei confronti dei cittadini, purtroppo, non c’è alcun rimedio. Quest’Amministrazione, ancora una volta, ha dimostrato mancanza di umiltà e capacità di mettersi a servizio non per ricavarne un utile ma per dare un “utile” alla città e ai cittadini.»

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ARS

Sicilia, ARS: si dimette la portavoce di Galvagno, indagata per corruzione l’assessore Amata

Al centro dell’indagine fondi pubblici per eventi culturali e presunti incarichi in cambio di finanziamenti

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L’assessore regionale allo Sport della Regione Siciliana, Elvira Amata, risulta indagata per corruzione per l’esercizio della funzione nell’ambito di un’inchiesta condotta dalla Procura di Palermo, la stessa in cui è coinvolto anche il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gaetano Galvagno.

I militari della Guardia di Finanza hanno notificato ad Amata un avviso di proroga delle indagini. La notizia è stata confermata dal suo legale, l’avvocato Sebastiano Campanella, che ha dichiarato: “Abbiamo ricevuto la richiesta nei mesi scorsi, che ora sarà stata accolta dal gip. In questa fase non abbiamo però ulteriori informazioni, né accesso ad atti dell’indagine. Non abbiamo ricevuto altre notifiche.”

L’inchiesta ruota attorno all’assegnazione di contributi per eventi culturali a fondazioni ed enti, che -secondo l’ipotesi accusatoria – sarebbero stati elargiti in cambio di incarichi e consulenze destinati allo staff del presidente Galvagno. Quest’ultimo è indagato per corruzione, insieme alla sua portavoce Sabrina De Capitani, che si è nel frattempo dimessa dall’incarico.

Coinvolti anche Caterina “Marcella” Cannariato, presidente della Fondazione Dragotto, Nuccio La Ferlita, imprenditore specializzato nell’organizzazione di eventi, e Marianna Amato, dipendente della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana. Le indagini sono tuttora in corso.

Intanto il presidente dell’ARS, Galvagno, che aveva fatto sapere di riferire in aula entro l’8 luglio per esporre le proprie ragioni, ha fatto sapere che anticiperà a domani, 1 luglio,  alle 14:00, mettendo da parte altri impegni istituzionali. 

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Cronaca

S.M.di Licodia, Carabinieri salvano un cittadino: l’encomio del sindaco

l 18 maggio scorso, due militari hanno salvato un cittadino che stava per compiere un gesto estremo

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Un intervento rapido e determinante ha evitato il peggio a Santa Maria di Licodia. Il 18 maggio scorso, due Carabinieri della Compagnia di Paternò hanno salvato un cittadino che stava per compiere un gesto estremo. Protagonisti dell’operazione il Brigadiere Daniele Caserta e l’Appuntato Scelto con Qualifica Speciale Eugenio Catenazzo, in servizio presso la sezione radiomobile della compagnia carabinieri di Paternò.

Grazie alla loro prontezza e professionalità, i militari sono riusciti a sventare una tragedia, dimostrando ancora una volta il ruolo fondamentale dell’Arma sul territorio.

 Il gesto eroico ha ricevuto il plauso ufficiale del Sindaco di Santa Maria di Licodia, Giovanni Buttò, che ha espresso profonda gratitudine a nome dell’intera cittadinanza:

“All’Arma dei Carabinieri e ai due militari che hanno salvato la vita del nostro concittadino – ha dichiarato –  va il più sentito ringraziamento dell’amministrazione. Il loro intervento è la testimonianza concreta dello spirito di servizio che anima quotidianamente le nostre forze dell’ordine.”

Il Sindaco ha inoltre ribadito l’importanza di un sostegno costante e concreto all’Arma da parte delle istituzioni locali:

“Garantiremo sempre il massimo supporto logistico e operativo ai Carabinieri che lavorano ogni giorno per la sicurezza della nostra comunità. La collaborazione interistituzionale resta una priorità per costruire un territorio più sicuro e coeso.”

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