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Cronaca

Milo, soccorsa donna smarritasi sull’Etna nei pressi della Pineta della Cubania

L’escursionista, dopo aver perso i contatti con l’altro turista, si è addentrata tra la vegetazione della pineta, smarrendo il senso di orientamento

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I tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano sono intervenuti nel tardo pomeriggio di ieri per il recupero di un’escursionista smarritasi nella zona della Pineta della Cubania, nei pressi delle Case Paternò Castello, in territorio Milo sul versante nord dell’Etna. La donna, dopo avere perso di vista il compagno d’escursione, ha smarrito il sentiero principale, addentrandosi tra la vegetazione della pineta. L’altro escursionista, accortosi della sua assenza, è riuscito a raggiungerla telefonicamente e a farsi inviare la sua posizione.

Raggiunto il vicino Rifugio Citelli, l’uomo ha allertato il CNSAS.  La squadra di soccorso della Stazione Etna Nord ha contattato telefonicamente l’escursionista per rassicurarla e raccomandarle di non allontanarsi dal punto delle coordinate indicate, per poi raggiungerla con un mezzo fuoristrada e condurla fuori dalla zona boschiva. Sebbene provata dall’accaduto, l’escursionista non ha avuto necessità di assistenza sanitaria. L’intervento di soccorso si è risolto positivamente, e in tempi brevi, grazie anche alla capacità della donna di fornire la sua posizione e all’attenzione prestata alle indicazioni dei tecnici soccorso alpino di non muoversi dal punto segnalato e di attendere l’arrivo dei soccorsi.

 

Cronaca

Catania, autopsia non fa chiarezza sulla morte della 38enne trovata impiccata

Saranno necessari altri esami supplementari e complementari ossia istologici e tossicologici

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foto "Repertorio"

Si è svolta questa mattina, al Policlinico di Catania, l’autopsia  sulla salma della 38enne trovata  impiccata, nei giorni scorsi, nel bagno dell’appartamento di villeggiatura sito a Fondachello, frazione marinara di Mascali, che la donna aveva preso in affitto assieme al compagno. Autopsia che non ha risolto tutti i dubbi : saranno necessari altri esami supplementari e complementari. In pratica saranno eseguiti esami istologici e tossicologici.

Ad effettuare l’autopsia il medico legale Cristoforo Pomara;  presente, come perito di parte, il dottore Raffaele Benanti, nominato dall’avvocato Francesco Marchese, legale del compagno della donna, che non è indagato, ma parte offesa nell’inchiesta. Intanto la Procura ha firmato il nulla osta per il rilascio della salma che è stata restituita ai familiari. La donna, da quanto verificato dai carabinieri della compagnia di Giarre che stanno indagando sul fatto, avrebbe avuto una lite con l’uomo, testimoniato dai diversi lividi presenti sulle braccia di entrambi e che poi avrebbe lasciato l’abitazione.Il corpo è stato trovato da uno dei figli della coppia.

La casa è stata trovata in ordine, e non è stato rinvenuto alcun messaggio da parte della donna. La coppia ha due figli Il compagno è stato sentito, come testimone, nella caserma dell’Arma da militari e dal sostituto procuratore di Catania di turno.  Al momento non è esclusa alcuna ipotesi sulle cause del decesso, compresa quella del suicidio

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Cronaca

Piana di Catania, attivata pompa di sollevamento del lago Biviere di Lentini

L’impianto permetterà un prelievo di circa 400 litri al secondo che consentiranno di distribuire acqua per usi irrigui a circa mille ettari di terreni

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foto web- sito "Guidasicilia"

“E entrata in azione oggi la prima delle due pompe di sollevamento del lago Biviere di Lentini, nel Siracusano”. A dirlo il presidente della Regione Sicilia Renato Schifani il quale ha evidenziato che con questa soluzione l’impianto permetterà un prelievo di circa 400 litri al secondo che consentiranno di distribuire acqua per usi irrigui a circa mille ettari di terreni agricoli della Piana di Catania.

Nei prossimi giorni, sarà attivata una seconda pompa con la stessa capacità. I fondi per gli impianti, 600 mila euro, sono stati stanziati dalla Regione Siciliana attraverso un contributo straordinario al Consorzio di bonifica 9. “L’attivazione delle due linee di pompaggio – dice il presidente della Regione siciliana Renato Schifani – risolve il paradosso di un invaso in cui l’acqua c’è ma non era possibile utilizzarla per un guasto agli impianti. Adesso possiamo garantire l’approvvigionamento idrico agli agricoltori del territorio in difficoltà per il perdurare dell’emergenza siccità in Sicilia.

Il mio governo è impegnato quotidianamente nella risoluzione, da un lato, delle questioni più urgenti ma, allo stesso tempo, nella definizione di una strategia globale di miglioramento delle infrastrutture, al fine di migliorare la sostenibilità a lungo termine del sistema idrico locale”.

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