Militari dell’Arma del comando stazione di Mineo, in sinergia con i colleghi di Scordia e del nucleo radiomobile della compagnia di Palagonia, hanno arrestato cinque uomini di Paternò aventi un età compresa tra i 25 ed i 44 anni, accusati di “furto aggravato in concorso”. Nel mirino dei malviventi la struttura abitativa “Residence degli aranci” di Mineo, un’enorme complesso residenziale costituito da 404 appartamenti, che si estende per circa 30 ettari, inizialmente destinato ad accogliere i militari americani della vicina base aerea di Sigonella, ma successivamente utilizzato (fino al luglio del 2019) come centro di accoglienza per richiedenti asilo finanziato dallo Stato (cosiddetto “C.A.R.A.”).
L’enorme complesso residenziale da alcuni mesi è oggetto di ruberie di strutture metalliche, soprattutto manufatti in rame, la cui razzia ha provocato alla società proprietaria danni ben superiori al milione di euro. I carabinieri hanno monitorato attentamente il sito predisponendo un dispositivo di sorveglianza, con l’utilizzo di sistemi di fototrappole e impianti di videosorveglianza a rilevamento termico per poter sorprendere i malviventi in flagranza.
In uno degli innumerevoli servizi di appostamento, intorno alle 23 i carabinieri hanno individuato la presenza di cinque uomini all’interno del perimetro del residence, i quali hanno abbattuto un tratto della recinzione esterna e dedicandosi poi allo smantellamento delle strutture.
Inconsapevoli di essere controllati a distanza dai carabinieri, i 5 uomini hanno caricato 500 kg di rame sino a quel momento trafugati su un furgone Citroen con il quale, “scortati” da una Volkswagen Golf, si sono allontanati lungo la SS417 in direzione di Catania. Immediato l’inseguimento dei carabinieri che hanno fermato sia il furgone che l’autovettura, nonché arrestato i cinque componenti della banda. Quattro sono finiti in carcere mentre per il quinto ladro è stata applicata la misura degli arresti domiciliari essendo l’unico incensurato.