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Cultura

Misericordia Adrano, luogo di accoglienza per pellegrini della via Fabaria

Pietro Branchina, Governatore Misericordia Adrano: «Una delle opere di misericordia è “accogliere i pellegrini”. Farlo in un immobile confiscato alla criminalità organizzata, dà un valore aggiunto a queste belle occasioni di servizio».

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In occasione della stipula del protocollo di intesa tra l’associazione Amici dei Cammini Francigeni di Sicilia e il Comune di Adrano, è stata presentata negli scorsi giorni una nuova collaborazione anche con il Comitato Provinciale delle Misericordie di Catania ed in particolare con la Misericordia di Adrano. Ad intervenire alla conferenza di presentazione, oltre al governatore della locale Misericordia Pietro Branchina anche il Presidente Provinciale delle Misericordie Alfredo Distefano e il Consigliere del Consiglio dei Saggi Annalisa Schillaci. «Per noi è stato naturale – dice Branchina – aderire a questo progetto. Una delle opere di misericordia è appunto quella di “accogliere i pellegrini” e poterlo fare in un immobile confiscato alla criminalità organizzata, dove ha sede la nostra associazione, dà un valore aggiunto a queste belle occasioni di servizio».

La Misericordia di Adrano doterà la propria sede con alcuni letti che saranno messi a disposizione di chi cammina percorrendo l’antica via Fabaria. «Nella sede della Misericordia – afferma Annalisa Schillaci che tra l’altro è stata anche una pellegrina a Santiago de Compostela ed è volontaria della rete degli Hospitaleros Voluntarios – i camminatori potranno trovare un riparo per la notte, una doccia calda e la possibilità di cucinare un pasto grazie alla dotazione messa a disposizione delle Misericordia che ringrazio per aver accolto il mio invito a diventare “ospitale a donativo” ovvero una struttura non commerciale che accoglie i pellegrini ad offerta libera». L’iniziativa che in maniera sperimentale viene avviata ad Adrano, sarà proposta a tutte le Misericordie Siciliane che hanno sede lungo le vie tracciate, promosse e valorizzate dagli Amici dei Cammini Francigeni di Sicilia.  Il Presidente dell’Associazione degli Amici dei Cammini Francigeni, Davide Comunale, ha ricordato come in occasione del cammino apripista del 2016 il gruppo sia stato accolto da alcuni volontari della Misericordia. «Poter contare sul prezioso apporto delle Misericordie nei vari paesi che attraversiamo, per noi vuol dire sapere che qualcuno si prende cura di noi e di chi camminerà lungo le vie Francigene. Ringrazio per l’accoglienza sempre calorosa e piena di abbracci».

La Via Fabaria è figlia di una ricerca di archeologia del paesaggio che ha messo insieme tratti di viabilità greco-romana e tratti attestati nel Medioevo, dalle fonti, dai siti mappati e dalle cartografie antiche. Percorre poco più di 300 chilometri tra le coste di Agrigento e le lave vulcaniche tra Maniace e Randazzo, porta nord dell’Etna, cambiando più volte scenari geografici e storici. Il percorso fa parte delle antiche vie Francigene di Sicilia, antiche strade percorse dai pellegrini che, da diversi angoli della Sicilia, nel medioevo, si recavano a Roma, Santiago de Compostela o in Terra Santa. Studiate, tracciate e valorizzate dall’Associazione Amici dei Cammini Francigeni di Sicilia possono rappresentare una reale occasione di sviluppo territoriale, sul modello di quanto è stato fatto, alla fine dello scorso secolo, in Spagna con il Cammino di  Santiago .

Cultura

Paternò, “Le fabbriche del divino”, quando l’architettura incontra l’arte sacra

La mostra si terrà all’interno della Torre Normanna fino al prossimo 11 dicembre

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“Le fabbriche del divino” è il titolo della mostra di architettura allestita da una “call for project” a cui hanno partecipato gli architetti iscritti all’ordine di Catania. La mostra, è stata allestita nella cappella di San Giovanni, sull’acropoli di Paternò, visitabile fino al prossimo 11 dicembre tutti i giorni (dalle 9 alle 13) e che punta i riflettori sul paesaggio sacro. L’iniziativa, giunta alla sua terza edizione, è inserita nelle festività in onore alla Santa patrona della città ed è organizzata da ordine e fondazione degli architetti di Catania, in collaborazione con il parco archeologico di Catania e delle Aci, con la parrocchia di Santa Barbara di Paternò e con il patrocinio dell’Archeoclub d’Italia, Sezione Ibla major.
«L’evento inserito all’interno delle festività di Santa Barbara protettrice anche degli architetti – ha affermato Veronica Leone, Presidente dell’ordine degli architetti PPC di Catania – unisce e offre l’opportunità per un confronto sull’architettura e l’arte sacra e presenterà ai visitatori le opere progettate e realizzate negli ultimi decenni». «Approfondire il tema del sacro in architettura – ha dichiarato Eleonora Bonanno, presidentessa della fondazione ordine architetti Ppc di Catania – è la volontà alla base di una riflessione che va oltre le appartenenze confessionali: le ricerche, i concorsi, i progetti mai realizzati e quelli che invece sono venuti alla luce costituiscono un tesoro di conoscenza e sensibilità che va esposto, ammirato e condiviso: questa la finalità della mostra “le fabbriche del divino”, glossario di risposte di quegli architetti che si sono interrogati sul rapporto tra l’uomo e il divino».
Per l’occasione, martedì 10 dicembre si svolgerà anche una conferenza sul tema “rapporto tra le bucature nell’architettura e il paesaggio”, all’interno della chiesa di Santa Barbara. Inoltre la rivista Thema, a conclusione della mostra, raccoglierà i numerosi progetti e pubblicherà uno speciale per celebrare l’evento.

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Cultura

Catania, scoperta stalla abusiva con all’interno due pony, denunciato 46enne

All’interno di questi spazi angusti, i poliziotti hanno rivenuto anche dei ganci in acciaio utilizzati, con ogni probabilità, per appendere gli animali da macellare e una mannaia.

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Una nuova stalla abusiva è stata scoperta dalla polizia di Stato in uno dei mirati controlli disposti dal Questore di Catania per contrastare il fenomeno della macellazione clandestina, del maltrattamento degli animali e delle corse clandestine.  Agenti del reparto a Cavallo hanno scovato la struttura nello storico rione San Cristoforo e denunciare un macellaio di 46 anni per maltrattamento etologico di due pony e detenzione di munizioni per fucile. Le indagini sono state avviate dopo la scoperta di un discarica a cielo aperto dove, in alcuni fatiscenti manufatti edili, risultati totalmente abusivi, erano stati legati due piccoli pony.

Grazie al controllo specialistico dei medici veterinari dell’Asp di Catania è stato possibile appurare come i cavalli fossero privi di microchip, segno della loro provenienza da un allevamento privo di codice aziendale, ovvero illegale. La visita medico-veterinaria ha permesso di constatare l’incompatibilità delle condizioni di vita dei cavalli con l’ambiente in cui sono stati trovati e, per questo motivo, è stato contestato il maltrattamento etologico. All’interno di questi spazi angusti, i poliziotti hanno rivenuto anche dei ganci in acciaio utilizzati, con ogni probabilità, per appendere gli animali da macellare e una mannaia.

Tutti i segni riscontrati portano la polizia a ipotizzare che gli animali fossero pronti per essere macellati. Il titolare, macellaio di professione, ha detto di aver acquistato i cavalli pochi giorni prima del controllo. Inoltre, durante le attività di controllo, i poliziotti hanno anche rivenuto decine di munizioni per fucile ed un giubbotto antiproiettile. Per questo motivo, l’uomo è stato denunciato anche per la detenzione di materie esplodenti. Nell’ultimo anno è stato possibile sequestrare decine di cavalli tenuti in pessime condizioni igienico-sanitarie, a tutela della salute e del benessere degli animali.

 

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