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Associazionismo

Misericordia Paternò, grande adesione per raccolta abiti usati

Quanto raccolto dai volontari della Misericordia è stato poi consegnato alla “Bisaccia del Pellegrino”

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Grande adesione per l’iniziativa di raccolta abiti usati promossa dalla locale Confraternita di Misericordia, svoltasi ieri mattina presso Piazza Umberto I a Paternò. Un “cuore” pulsante di beneficenza, grazie ai numerosi cittadini che hanno sposato il progetto attraverso la donazione di vestiti, coperte e scarpe – ancora in buone condizioni – contribuendo attivamente a questa nobile causa promossa dai volontari paternesi. Ad esprimere gratitudine alla cittadinanza, per la risposta eccezionale, sono gli stessi volontari che si sono impegnati per la buona riuscita dell’evento: “Siamo profondamente commossi dalla generosità dimostrata dai nostri concittadini. Grazie al contributo di tutti coloro che ancora una volta ci hanno dato fiducia, sarà possibile aiutare chi si trova in situazioni di bisogno in maniera concreta e tangibile. Ringraziamo anche il sindaco Nino Naso per averci concesso di poter realizzare la raccolta in piazza”.

L’iniziativa non solo ha offerto l’opportunità ai residenti di Paternò di donare abiti che possono avere una seconda vita, ma ha anche contribuito a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della solidarietà e dell’aiuto reciproco. Quanto raccolto, a fine giornata, è stato poi trasportato alla “Bisaccia del Pellegrino” grazie al supporto logistico della Misericordia di Santa Maria di Licodia. Nei prossimi giorni, saranno gli stessi volontari della Misericordia di Paternò a collaborare con i volontari del centro caritatevole paternese per la catalogazione e la distribuzione degli abiti usati ai più bisognosi della città.

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Paternò, 1 Maggio a Ciappe Bianche

Le associazioni di volontariato incontrano e dialogano con i migranti della tendopoli

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E’ stato un primo maggio, “Festa dei Lavoratori”, differente quello di ieri a Paternò, dove le associazioni Penelope, Voce, Caritas- Bisaccia del Pellegino, Anpas e il Presidio Partecipativo del Fiume Simeto, hanno incontrato, nel tardo pomeriggio di ieri, alla tendopoli di Ciappe Bianche i braccianti agricoli (oltre una quarantina quelli presenti al suo interno) quasi tutti di nazionalità tunisina e marocchina.

L’iniziativa, dal titolo “Testimoni di (in)giustizia”, si è rivolto ai lavoratori migranti e a tutte le persone che credono in un’idea di lavoro come strumento di riscatto, e non come forma moderna di schiavitù. L’obiettivo è duplice: da un lato, offrire un punto di ascolto e supporto concreto a chi vive in condizioni di marginalità e sfruttamento, dall’altro promuovere informazione e consapevolezza sui diritti previsti dall’ordinamento italiano.

A spiegare, nel dettaglio, le finalità dell’iniziativa, Salvo Pappalardo (ANPAS), don Salvatore Mazzamuto (Caritas- Bisaccia del Pellegrino), Federico Scavo (Gruppo Voce), Marianna Nicolosi (Presidio Partecipativo Patto Fiume Simeto), Giuseppe Bucalo (Penelope)

L’incontro si è concluso con un momento di socialità e condivisione: una cena multietnica aperta a tutti, per favorire conoscenza reciproca e convivialità in un clima di solidarietà.

 

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Associazionismo

Paternò, Primo Maggio a Ciappe Bianche: Lavoro, dignità, giustizia sociale

L’iniziativa, dal titolo “Testimoni di (in)giustizia” è rivolta ai lavoratori migranti e a tutte le persone che credono in un’idea di lavoro come strumento di riscatto

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In occasione della Festa dei Lavoratori, le realtà associative Penelope, Voce, Caritas, Anpas e il Presidio Partecipativo del Fiume Simeto daranno vita, domani,  1° maggio, a partire dalle ore 18:00, ad un incontro speciale in contrada Ciappe Bianche, a Paternò.

L’iniziativa, dal titolo “Testimoni di (in)giustizia”, si rivolge in particolare ai lavoratori migranti e a tutte le persone che credono in un’idea di lavoro come strumento di riscatto, e non come forma moderna di schiavitù.

L’obiettivo è duplice: da un lato, offrire un punto di ascolto e supporto concreto a chi vive in condizioni di marginalità e sfruttamento, dall’altro promuovere informazione e consapevolezza sui diritti previsti dall’ordinamento italiano.

Durante la giornata, i volontari forniranno materiali informativi e guide pratiche di autodifesa, nonché contatti utili attivi 24 ore su 24 per ricevere aiuto. Saranno presenti anche operatori pronti a raccogliere testimonianze e denunce da parte di chi è vittima di caporalato o condizioni lavorative inique.

Un’unità mobile sarà inoltre disponibile per effettuare controlli gratuiti dei parametri vitali, offrendo un servizio medico di base a chi ne ha più bisogno.

L’incontro si concluderà con un momento di socialità e condivisione: una cena multietnica aperta a tutti, per favorire conoscenza reciproca e convivialità in un clima di solidarietà.

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