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Associazionismo

Misericordie catanesi “sequestrate” per non aver pagato il ticket sosta in alcuni ospedali catanesi

Alfredo Distefano: «Non possiamo far altro che prendere atto che gli operatori della Cooperativa continuano a disconoscere la nota del Prefetto. Presenteremo esposto alla Procura».

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Passano gli anni ma la problematica inerente il pagamento della sosta dei mezzi di soccorso e trasporto delle Misericordie della Provincia di Catania, all’interno dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico “G.Rodolico-San Marco” e Presidio Ospedaliero “Santa Marta e Santa Venera” di Acireale rimane tale. Era il mese di marzo 2023 quando il Comitato Provinciale delle Misericordie di Catania denunciava quanto applicato dalla Cooperativa Sociale “Eco-Tourist” che gestisce la sosta all’interno degli ospedali, i cui operatori costringevano le associazioni di volontariato a dover pagare la somma di 15 euro, al superamento dei 15 minuti di permanenza all’interno dell’Ospedale. Tempistica che risulta ovviamente insufficiente ai soccorritori impegnati nei trasporti sanitari, al fine di poter garantire un’assistenza adeguata ai pazienti trasportati. «Dovremmo forse abbandonare gli utenti all’ingresso dei nosocomi, per spostare i mezzi di soccorso?», si chiedono alcuni volontari delle Misericordie catanesi.

A gridare a gran voce quanto continua ad accadere in diversi ospedali del catanese, è il presidente del Comitato delle Misericordie di Catania Alfredo Distefano. «La situazione, in un anno, è peggiorata. Adesso, siamo arrivati al punto che gli operatori della cooperativa si rifiutano di aprire la sbarra se i volontari non pagano il ticket di 15 euro, palesando a nostro avviso i reati di interruzione di pubblico servizio e limitazione della libertà personale. Le nostre associazioni, il cui sostentamento deriva dalle sole offerte, sono costrette a dover vivere quotidianamente queste difficoltà. L’ultimo caso – che risale ad oggi – , è quello di un’automedica bloccata all’interno dell’ospedale di Acireale con il paziente a bordo, perché si era sforato il tempo massimo di permanenza. Per poter far ritorno a casa, in alcuni casi, si è reso necessario l’intervento dei Carabinieri che hanno constatato i fatti».

Sulla vicenda, ricordiamo, era intervenuta nel mese di maggio 2023 anche l’attuale Prefetto di Catania Maria Carmela Librizzi, la quale aveva espressamente sollecitato su questa tematica la Direzione Generale del Policlinico che in quell’occasione aveva risposto “di aver più volte richiamato la Cooperativa che si occupa del servizio in argomento a tenere un comportamento adeguato al servizio svolto dalle associazioni di volontariato e di agevolare le stesse, senza l’applicazione di penali al superamento della permanenza nei presidi oltre 15 minuti”.

«Ad oggi, – conclude Distefano – non possiamo far altro che prendere atto che gli operatori della Cooperativa continuano a disconoscere la nota del Prefetto. Altresì, le Forze dell’Ordine, probabilmente stanche delle continue richieste di aiuto, non riescono sempre ad intervenire in tempi certi. Scriveremo nuovamente a Sua Eccellenza per segnalare quanto ancora accade negli ospedali catanesi, nell’attesa di un incontro con le Direzioni Generali degli ospedali interessati e con i rappresentanti della Cooperativa che – a quanto pare – temono un confronto dialettico con noi, mirato esclusivamente alla soluzione definitiva del problema. Contestualmente non si esclude che procederemo con un esposto alla Procura della Repubblica etnea».

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Misericordie Catania, taglio del nastro per ambulatorio mobile e ambulanza

Presenti l’Assessore Regionale Andrea Messina, l’onorevole Salvo Giuffrida e diversi rappresentanti delle Misericordie catanesi

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Dopo la benedizione di Sua Eccellenza Luigi Renna dello scorso 31 maggio, tenutasi in piazza Duomo a Catania, sono stati ufficialmente inaugurati oggi a San Giovanni La Punta un ambulatorio mobile e un’ambulanza di soccorso del Comitato Provinciale delle Misericordie di Catania. L’acquisto dell’ambulatorio mobile è stato reso possibile grazie a un emendamento inserito dall’onorevole ARS Salvo Giuffrida nella scorsa finanziaria regionale a favore delle Misericordie catanesi.

«La Regione vuole stare sempre più vicina alle esigenze del territorio, ma soprattutto dei più fragili», ha commentato l’Assessore Regionale alla Funzione Pubblica Andrea Messina, presente all’inaugurazione. «Le Misericordie sono l’associazione principale che svolge in maniera volontaria e con dedizione questo servizio. Pertanto, la Regione deve fare tutti gli sforzi per cercare di dotare l’associazione di strumenti per rendere più efficace ed efficiente questo servizio».

Emozione anche da parte dell’onorevole Salvo Giuffrida, che ha partecipato al taglio del nastro come promotore del finanziamento: «La Democrazia Cristiana mi ha dato la possibilità, nell’ambito dei fondi disponibili, di poter supportare le attività del territorio. Data la mia vocazione cristiana verso i bisogni ed il bene comune, ho pensato a questa esigenza delle Misericordie. Mi sono sentito impegnato moralmente e politicamente pensando a questo importante contributo per l’acquisto di questo ambulatorio».

Grande soddisfazione è stata espressa dal Presidente Provinciale delle Misericordie di Catania Alfredo Distefano: «Questo traguardo di oggi è un grande vanto per le Misericordie di Catania che sono riconoscenti dell’operato dell’Onorevole Salvo Giuffrida. Oggi, in occasione della XIII Giornata della Salute organizzata dalla Misericordia di San Giovanni la Punta, sono stati consegnati anche degli attestati relativamente alle emergenze Covid, Ucraina e dell’Emilia Romagna. Voglio ricordare che in occasione dell’emergenza Ucraina, la Sicilia ha ben risposto con forte solidarietà riuscendo a far arrivare sui territori di guerra ben otto Tir con beni di prima necessità». Alla giornata erano presenti anche il sindaco di San Giovanni La Punta Antonino Bellia, l’assessore Pietro Gullotto e il vicepresidente delle Misericordie d’Italia Ugo Bellini.

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Paternò-Belpasso, Solidarietà in Fiore: Le iniziative di ENOSIS

Una nuova tappa del progetto “Solo insieme possiamo” finalizzata alla raccolta fondi per le fasce più fragili della popolazione.

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Una domenica all’insegna della solidarietà e dell’impegno civico, quella di ieri, per  i volontari dell’associazione ENOSIS scesi in piazza a Paternò e Belpasso per una nuova tappa del progetto “Solo insieme possiamo”, finalizzata alla raccolta fondi per le fasce più fragili della popolazione.

Attraverso la vendita simbolica di piantine, ENOSIS ha voluto non solo raccogliere risorse per sostenere i più bisognosi, ma anche lanciare un messaggio di unità e partecipazione. «Ogni piccolo gesto può fare la differenza», spiegano i promotori, sottolineando come la partecipazione attiva dei cittadini sia fondamentale per costruire una comunità più attenta e inclusiva.

L’iniziativa ha visto il coinvolgimento diretto dei volontari dell’associazione, che con entusiasmo e dedizione hanno curato ogni dettaglio dell’evento. Il ricavato verrà destinato a interventi di supporto per persone in difficoltà economica o sociale.

«Insieme possiamo fare molto di più», ha dichiarato il presidente di ENOSIS, Riccardo Longo, ringraziando volontari e cittadini per il sostegno. «Continueremo su questa strada, portando avanti i valori di solidarietà e aiuto reciproco che sono alla base della nostra missione».

Con eventi come questo, ENOSIS si conferma un punto di riferimento attivo e propositivo nel tessuto sociale del territorio, ricordando che la solidarietà, come una pianta, ha bisogno di cura costante per crescere e fiorire.

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