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Associazionismo

Misericordie Catania, taglio del nastro per ambulatorio mobile e ambulanza

Presenti l’Assessore Regionale Andrea Messina, l’onorevole Salvo Giuffrida e diversi rappresentanti delle Misericordie catanesi

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Dopo la benedizione di Sua Eccellenza Luigi Renna dello scorso 31 maggio, tenutasi in piazza Duomo a Catania, sono stati ufficialmente inaugurati oggi a San Giovanni La Punta un ambulatorio mobile e un’ambulanza di soccorso del Comitato Provinciale delle Misericordie di Catania. L’acquisto dell’ambulatorio mobile è stato reso possibile grazie a un emendamento inserito dall’onorevole ARS Salvo Giuffrida nella scorsa finanziaria regionale a favore delle Misericordie catanesi.

«La Regione vuole stare sempre più vicina alle esigenze del territorio, ma soprattutto dei più fragili», ha commentato l’Assessore Regionale alla Funzione Pubblica Andrea Messina, presente all’inaugurazione. «Le Misericordie sono l’associazione principale che svolge in maniera volontaria e con dedizione questo servizio. Pertanto, la Regione deve fare tutti gli sforzi per cercare di dotare l’associazione di strumenti per rendere più efficace ed efficiente questo servizio».

Emozione anche da parte dell’onorevole Salvo Giuffrida, che ha partecipato al taglio del nastro come promotore del finanziamento: «La Democrazia Cristiana mi ha dato la possibilità, nell’ambito dei fondi disponibili, di poter supportare le attività del territorio. Data la mia vocazione cristiana verso i bisogni ed il bene comune, ho pensato a questa esigenza delle Misericordie. Mi sono sentito impegnato moralmente e politicamente pensando a questo importante contributo per l’acquisto di questo ambulatorio».

Grande soddisfazione è stata espressa dal Presidente Provinciale delle Misericordie di Catania Alfredo Distefano: «Questo traguardo di oggi è un grande vanto per le Misericordie di Catania che sono riconoscenti dell’operato dell’Onorevole Salvo Giuffrida. Oggi, in occasione della XIII Giornata della Salute organizzata dalla Misericordia di San Giovanni la Punta, sono stati consegnati anche degli attestati relativamente alle emergenze Covid, Ucraina e dell’Emilia Romagna. Voglio ricordare che in occasione dell’emergenza Ucraina, la Sicilia ha ben risposto con forte solidarietà riuscendo a far arrivare sui territori di guerra ben otto Tir con beni di prima necessità». Alla giornata erano presenti anche il sindaco di San Giovanni La Punta Antonino Bellia, l’assessore Pietro Gullotto e il vicepresidente delle Misericordie d’Italia Ugo Bellini.

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Catania, la Fipe Confcommercio consegna alla famiglia di Santo Re il ricavato di una raccolta fondi

“A mia figlia – ha detto Giulia, la moglie di Santo Re– racconterò tutte le cose belle e i ricordi che ognuno di noi ha del suo papà”

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“Un grande lavoratore, una persona dedita alla famiglia, ma soprattutto un ragazzo tranquillo”. A ricordare così Santo Re è Saro Menza, presidente della sezione Bar e Pasticcerie di Fipe Confcommercio Catania. La federazione dei pubblici esercizi etnei, presieduta da Dario Pistorio, si è fatta promotrice di una raccolta fondi per aiutare i familiari del giovane pasticcere ucciso a coltellate da un parcheggiatore abusivo lo scorso 30 maggio davanti alla pasticceria di famiglia, nel quartiere di Ognina.

“Quando il nostro direttivo ha appreso la notizia – ha raccontato Menza – abbiamo organizzato un incontro e deciso di avviare una raccolta fondi come Fipe”. “Catania non si gira dall’altra parte – ha detto, durante la consegna della somma alla moglie e alle sorelle di Santo, il presidente Dario Pistorio – e questo per me è un atto d’amore.  Il settore delle rappresentanze dei pubblici esercizi è stato quello che ha contribuito maggiormente a questa donazione. Un gesto importante anche per la città, per far capire che abbiamo bisogno di sicurezza, di forze dell’ordine che controllano all’esterno i nostri locali”.

Pistorio ha spiegato, poi, di aver avuto un’interlocuzione sia con il sindaco che con il questore “ai quali abbiamo rappresentato le nostre esigenze: l’esercente e la popolazione devono sentirsi sicuri. Al più presto quindi ci sarà un tavolo di confronto con le istituzioni proprio sul fronte sicurezza”.

Quelle istituzioni da cui però la famiglia di Santo si è sentita abbandonata. “Non ci sono state vicine- ha detto la moglie Giulia- Abbiamo ricevuto solidarietà da parte di tante persone, ma non da loro. Nessuno di loro ha fatto nulla, ringrazio invece chi ci ha fatto sentire la propria vicinanza”.  Resta invece la speranza che venga fatta giustizia e che la memoria del marito resti viva: “A mia figlia – ha concluso Giulia – racconterò tutte le cose belle e i ricordi che ognuno di noi ha del suo papà”.  Una famiglia distrutta, quella di Santo, che da 50 giorni non vive più.

“Il dolore è ancora forte – dice Deborah, tra i primi a soccorrere il fratello quel maledetto 30 maggio –, i nostri genitori non riescono a riprendersi e nemmeno noi ci riusciamo. La mia nipotina di cinque anni chiede dove sia lo zio e noi non sappiamo cosa risponderle, perché è difficilissimo dire a una bambina così piccola cosa è accaduto. Nemmeno noi siamo ancora riusciti a spiegarci cosa sia accaduto. Non esiste una spiegazione. Santo era una persona buona- ricorda- ed era il primo che aiutava quell’individuo, dandogli dei soldi, ma anche cibo e vestiti che non usava più, perché erano molto simili per altezza e corporatura”.

“Vogliamo giustizia – conclude la sorella Eleonora – perché un ragazzo di 30 anni non può morire così. Chi ha colpe deve pagare. Chiediamo aiuto perché la morte di mio fratello non cada nel dimenticatoio”

 

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Catania, spiagge libere e solarium di S. G. Li Cuti, attrezzati con sedie anfibie per disabili

L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla sinergia tra l’amministrazione comunale, l’associazione “Catania Più Attiva”, il Centro Ortopedico Siciliano e il Liceo statale Giuseppina Turrisi Colonna

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A Catania da oggi le spiagge libere n. 1 e n. 3 della Plaia e il solarium di San Giovanni Li Cuti sono provvisti di sedie anfibie e strumenti per consentire la balneazione alle persone con disabilità.

L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla sinergia tra l’amministrazione comunale, l’associazione “Catania Più Attiva”, il Centro Ortopedico Siciliano e il Liceo statale Giuseppina Turrisi Colonna.

Alla base della collaborazione c’è il contratto di comodato d’uso gratuito promosso dall’avv. Francesco Sanfilippo con “Catania Più Attiva” per la consegna al comune dei vari presidi di mobilità da mettere a disposizione di chi ne ha bisogno: “Ringraziamo Catania Più Attiva e l’avvocato Sanfilippo – ha detto l’assessore al Mare Andrea Guzzardi – per avere coinvolto diverse realtà e sensibilità in questo importante e necessario progetto che consentirà a tutti, senza ‘barriere’ e ostacoli, di accedere al nostro mare e godere della stagione estiva in un clima di piena condivisione”.

Santo Musumeci presidente di “Catania Più Attiva” si dice particolarmente soddisfatto. “Un ringraziamento particolare all’avvocato Francesco Sanfilippo, promotore di questa iniziativa, ai soci e simpatizzanti di Catania più Attiva all’azienda COS centro ortopedico siciliano e alla preside del Turrisi Colonna che ha aderito all’iniziativa e ai ragazzi e ai professori tra cui il professore Dario Consoli. Negli ultimi 4 giorni di scuola hanno realizzato una straordinaria e generosa raccolta fondi permettendo l’acquisto della terza sedia job. Da questa esperienza abbiamo maturato l’idea che la gente di Catania ha un grande cuore e tanto amore verso i più fragili”.

 

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