Connect with us

In Primo Piano

Misterbianco, madre lancia dal balcone la figlia di 7 mesi

La piccola è deceduta a seguito della caduta

Pubblicato

il

Una bambina di sette mesi è deceduta pochi minuti fa al pronto soccorso dell’ospedale Policlinico di Catania. Secondo le prime informazioni, la piccola sarebbe stata buttata giù dalla madre, dal balcone posto al secondo piano di una abitazione a Misterbianco. Al momento non sono note le motivazioni di tale gesto. La donna, madre di 2 figli, si trovava in amministrazione di sostegno da gennaio 2025, dopo la nascita della piccola deceduta oggi. Secondo quanto appreso, la donna era seguita dal  Dsm probabilmente a seguito di una depressione post-partum. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri che hanno condotto la donna in caserma per sottoporla ad un interrogatorio. Anche il padre della piccola vittima è stato trasportato in ospedale a seguito di quanto accaduto. Sulla vicenda è stata informata la Procura etnea che ha subito aperto un’indagine.

Il commento del Sindaco Marco Corsaro

Associazionismo

Paternò, Primo Maggio a Ciappe Bianche: Lavoro, dignità, giustizia sociale

L’iniziativa, dal titolo “Testimoni di (in)giustizia” è rivolta ai lavoratori migranti e a tutte le persone che credono in un’idea di lavoro come strumento di riscatto

Pubblicato

il

In occasione della Festa dei Lavoratori, le realtà associative Penelope, Voce, Caritas, Anpas e il Presidio Partecipativo del Fiume Simeto daranno vita, domani,  1° maggio, a partire dalle ore 18:00, ad un incontro speciale in contrada Ciappe Bianche, a Paternò.

L’iniziativa, dal titolo “Testimoni di (in)giustizia”, si rivolge in particolare ai lavoratori migranti e a tutte le persone che credono in un’idea di lavoro come strumento di riscatto, e non come forma moderna di schiavitù.

L’obiettivo è duplice: da un lato, offrire un punto di ascolto e supporto concreto a chi vive in condizioni di marginalità e sfruttamento, dall’altro promuovere informazione e consapevolezza sui diritti previsti dall’ordinamento italiano.

Durante la giornata, i volontari forniranno materiali informativi e guide pratiche di autodifesa, nonché contatti utili attivi 24 ore su 24 per ricevere aiuto. Saranno presenti anche operatori pronti a raccogliere testimonianze e denunce da parte di chi è vittima di caporalato o condizioni lavorative inique.

Un’unità mobile sarà inoltre disponibile per effettuare controlli gratuiti dei parametri vitali, offrendo un servizio medico di base a chi ne ha più bisogno.

L’incontro si concluderà con un momento di socialità e condivisione: una cena multietnica aperta a tutti, per favorire conoscenza reciproca e convivialità in un clima di solidarietà.

Continua a leggere

In Primo Piano

Catania, un Primo Maggio nel segno del lutto e della denuncia

Un Primo Maggio segnato dal dolore e dalla lotta per la sicurezza sul lavoro quello vissuto quest’anno nel Catanese. Dai sindaci ai sindacati, le voci si uniscono per chiedere con forza che il lavoro torni a essere sinonimo di dignità, e non di rischio.

Pubblicato

il

foto LiveUniCT

La festa dei lavoratori quest’anno, a Catania, arriva proprio a ridosso di una serie di tragici eventi che hanno procurato alla provincia il triste primato sull’isola rispetto al numero di incidenti e morti sul posto di lavoro.

Ecco allora che, alla vigilia del giorno dei Lavoratori, il primo e più immediato pensiero di sindaci e sindacati è per le vittime che hanno scosso la comunità etnea.

Il sindaco di Adrano, Fabio Mancuso, ha voluto rendere omaggio, con una lettera aperta, ai tre lavoratori adraniti – Salvatore, Rosario e Salvatore – tragicamente deceduti in un incidente stradale mentre tornavano a casa dal lavoro, e a un altro operaio di Belpasso morto in un cantiere sulla Statale 284. “In questa giornata tradizionalmente dedicata alla celebrazione del lavoro, desidero rivolgere un pensiero profondo e commosso a coloro che non sono più con noi.
Il Primo Maggio è un momento per onorare i diritti dei lavoratori, le conquiste sociali e l’importanza di un lavoro dignitoso e sicuro. Il lavoro non può diventare una minaccia per la vita. Alle loro famiglie che sentono profondamente la perdita, va il mio affettuoso saluto e la vicinanza di tutta la comunità adranita“, ha affermato il primo cittadino, invitando a un impegno comune per rafforzare la cultura della sicurezza,  perché “Adrano non dimentica!”

Dello stesso tenore la protesta della Ugl di Catania, che ha simbolicamente listato a lutto le proprie bandiere nella sede di via Teatro Massimo. Il segretario territoriale, Giovanni Musumeci, ha denunciato una “strage infinita” di lavoratori, con 18 vittime e oltre 7.000 denunce di infortunio solo nel 2024, in crescita rispetto all’anno precedente. Nonostante i progressi in materia di controlli e prevenzione, secondo Musumeci “non basta più”: servono nuove misure urgenti e più personale per i controlli. Il sindacato ha infine ribadito il proprio impegno anche su altri fronti, come la lotta al lavoro povero e precario, e il sostegno alle vertenze aperte, in particolare STMicroelectronics e Pfizer.

Amare riflessioni giungono anche dalla CISAL

“La sicurezza nei luoghi di lavoro significa custodia delle risorse umane – dichiara Giovanni Lo Schiavo, responsabile CISAL Catania –. Ogni vita persa durante il compimento del proprio dovere professionale è una sconfitta per la società intera. Non possiamo distogliere lo sguardo da chi non ha più fatto ritorno a casa, da chi è caduto mentre esprimeva la propria dignità attraverso il lavoro“.

La CISAL di Catania lancia un appello forte alla responsabilità collettiva, denunciando il peggioramento della qualità del lavoro e le condizioni di crescente insicurezza che colpiscono in particolare giovani, donne e disoccupati.

Il sindacato chiede un approccio integrato alla prevenzione, che coinvolga istituzioni, aziende, scuole e cittadini, puntando su formazione, tecnologie e controlli mirati. “La cultura della sicurezza deve nascere sui banchi di scuola e consolidarsi nei luoghi di lavoro”, si legge nella nota.

Nel giorno dedicato ai lavoratori, la CISAL conclude: “Ricordiamo le vittime e ribadiamo il nostro impegno: il lavoro deve essere fonte di dignità, non di rischio. È una responsabilità che riguarda tutti”.

In questa cornice di dolore e riflessione, la Cisl etnea ha scelto di unirsi alla manifestazione nazionale di Cgil, Cisl e Uil a Casteldaccia (Palermo), città simbolo della lotta per la sicurezza dopo la tragedia del 6 maggio 2023, in cui persero la vita cinque operai. Il segretario Maurizio Attanasio ha ricordato anche la strage di Mineo del 2008, sottolineando che, a distanza di sedici anni, “la cultura della prevenzione fatica ancora a radicarsi”. Con lo slogan “Uniti per un lavoro sicuro”, la delegazione catanese sarà composta da circa 300 tra lavoratrici e lavoratori, dirigenti e rappresentanti sindacali, pensionati e giovani iscritti.

La Cisl etnea, in sintonia con la segretaria generale nazionale, Daniela Fumarola,  rilancia dunque la proposta di un “Patto della Responsabilità” tra sindacati, imprese, istituzioni, scuola e sanità, per rendere la sicurezza una prassi condivisa e quotidiana. “Solo attraverso la formazione continua e il rispetto delle regole – conclude Attanasio – potremo costruire un’economia più giusta, sostenibile e, soprattutto, un lavoro davvero sicuro per tutti. Da questo Primo Maggio, –la Cisl ribadisce con forza la propria determinazione a perseguire- un cambio di passo non più rinviabile: per una società più giusta, per un’economia più sostenibile, per un lavoro che sia davvero sicuro, inclusivo e dignitoso».

 

Continua a leggere

Trending