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Eventi

Motta S.Anastasia, incontro “La mafia uccide, il silenzio pure” al comprensivo “D’Annunzio”

Si è trattato di una iniziativa di sensibilizzazione rivolta agli studenti delle quinte classi della scuola primaria e delle prime e seconde classi della scuola secondaria di primo grado.

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A Motta Sant’Anastasia, in occasione della Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime di mafia, l’Istituto Comprensivo “Gabriele D’Annunzio” ha organizzato, con il patrocinio del comune, l’incontro “La mafia uccide, il silenzio pure”, un’importante iniziativa di sensibilizzazione rivolto agli studenti delle quinte classi della scuola primaria e delle prime e seconde classi della scuola secondaria di primo grado.

All’evento hanno preso parte l’assessore alla Pubblica istruzione Carmela Lucia Zappalà, il consigliere Marco Ruscifina, Anastasio Fichera, esperto in legalità e volontariato, e il comandante dell’Arma dei Carabinieri di Paternò Marco Savo. A dare il via all’incontro sono stati proprio gli studenti che hanno ricordato le vittime di mafia attraverso racconti e riflessioni, stimolando un confronto aperto e partecipato sul contrasto alla criminalità organizzata.

“Celebriamo la vita, dicendo no alla mafia e al silenzio omertoso – dichiara l’assessore alla Pubblica istruzione Carmela Lucia Zappalà -. Ci auguriamo che il messaggio che parte da questa scuola, arrivi alle famiglie e risvegli le coscienze. In questa giornata di primavera e di rinascita, vogliamo rendere omaggio alle vittime innocenti della mafia e a quanti hanno lottato per una società migliore. I nostri ragazzi sono molto sensibili alle problematiche sociali, lo abbiamo constatato nelle numerose occasioni di incontri qui a scuola. Coltiviamo il loro entusiasmo, usiamo la loro energia e carichiamoci della loro grinta. Sono certa che sia questa la strada giusta per migliorare l’intera comunità”.

Cultura

Catania, 32ª Edizione delle Giornate FAI di Primavera

Un Viaggio nel Cuore della Storia della città

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Sabato 22 e domenica 23 marzo 2025, Catania si prepara a ospitare la 32ª edizione delle Giornate FAI di Primavera, un evento che permette di scoprire e valorizzare il patrimonio storico, artistico e paesaggistico del nostro Paese. In questa edizione, la città etnea sarà al centro di un percorso che vedrà l’apertura di numerosi luoghi di grande valore storico, tra cui il Palazzo Arcivescovile e la Cuba Bizantina, solitamente inaccessibili al pubblico.

L’importante evento è stato presentato presso il Salone dei Vescovi dell’Arcivescovado di Catania, un luogo che racchiude secoli di storia. Durante la presentazione, Mons. Vincenzo Branchina, Vicario Generale dell’arcidiocesi, ha espresso il proprio onore per la scelta di questo sito storico come sede dell’incontro. Il restaurato Salone di Sant’Agata, tra i luoghi aperti per l’occasione, ha rivelato scoperte sorprendenti che raccontano la storia dell’Europa post Congresso di Vienna, un periodo di nuova unificazione e riequilibrio tra gli Stati. “Un palazzo vescovile che racconta la storia di un’Europa unita”, ha sottolineato Branchina, riferendosi al tema ancora attuale dell’integrazione europea.

Un contributo significativo è stato dato dall’Arcivescovo di Catania, Mons. Luigi Renna, che, tramite un messaggio, ha posto l’accento sull’importanza storica del Palazzo Arcivescovile. Le recenti scoperte emerse durante i lavori di restauro, avviati dopo l’alluvione di due anni fa, hanno svelato scritte sotto strati di carta da parati che celebrano il Congresso di Vienna e il nuovo assetto dell’Europa, con riferimenti particolari alla Gran Bretagna, a Bentinck e Wellington. Un ritrovamento che, come sottolineato dall’Arcivescovo, rappresenta un “documento storico fondamentale non solo per Catania, ma per tutta la Sicilia e l’Europa”.

L’evento è stato moderato dalla Capo Delegazione FAI di Catania, Marilisa Yolanda Spironello, che ha ricordato le parole di Giulia Maria Crespi, fondatrice del FAI: “Custodire la bellezza dell’Italia significa custodire la nostra stessa anima”. Il FAI, nato nel 1975 ispirandosi al modello del National Trust inglese, ha come missione la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale italiano.

Il Sindaco di Catania, Enrico Trantino, ha sottolineato come le Giornate FAI di Primavera siano un’occasione imperdibile per “conoscere e comprendere il nostro passato”, un gesto che deve motivarci a rendere Catania una città più evoluta e consapevole delle sue radici. Un’opportunità anche per mostrare il nostro orgoglio per una città ricca di storia e bellezza.

Durante il weekend delle Giornate FAI, cittadini e turisti potranno visitare siti storici spesso chiusi al pubblico, accompagnati dagli studenti apprendisti Ciceroni, che guideranno alla scoperta di tesori nascosti e racconti lontani. Tra i luoghi aperti al pubblico spiccano il Palazzo Arcivescovile, il Palazzo degli Elefanti, la Cuba Bizantina a Castiglione di Sicilia e le Terme della Rotonda, tutti luoghi di indiscusso valore storico e culturale.

Le Giornate FAI di Primavera si confermano così come un’occasione unica per immergersi nella storia e nella cultura di Catania, ma anche per riflettere sull’importanza di custodire il nostro patrimonio per le future generazioni.

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Eventi

Catania, prima tappa nazionale di Cara Casa 2025

Il Festival itinerante sull’Abitare con focus su Librino

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L’architettura diventa dialogo e confronto con il Festival itinerante sull’Abitare, che nel 2025 vede Catania tra le sue tappe nazionali. Il capoluogo etneo, per la prima volta parte del circuito di Cara Casa, ospiterà il festival dal 22 marzo all’11 aprile, con un focus speciale sul quartiere di Librino, progettato dall’architetto giapponese Kenzo Tange.

L’evento, coordinato dalla Fondazione dell’Ordine degli Architetti di Milano, è organizzato in collaborazione con le Fondazioni degli Ordini di Genova, Catania, Venezia, con l’Ordine degli Architetti di Bologna, la Fondazione Housing Sociale e AmbienteAcqua APS. Un viaggio attraverso cinque città italiane – Catania, Genova, Bologna, Milano e Venezia – per riflettere sull’evoluzione dei contesti urbani, con il contributo di cittadini, esperti e istituzioni.

IL PROGRAMMA: LIBRINO TRA STORIA E FUTURO

Il festival prenderà il via sabato 22 marzo nel Teatro della Masseria Moncada, con il seminario “Conoscere Librino”, accompagnato dall’inaugurazione della mostra di disegni e plastici originali del progetto del quartiere. Un’occasione per riscoprire le radici architettoniche e urbanistiche di un’area che, nata negli anni ’70 con un’innovativa concezione di città, continua a interrogare sul tema dell’abitare contemporaneo.

Sabato 29 marzo la città vivrà un’esperienza immersiva con la passeggiata fotografica nel cuore di Librino. Residenti, architetti e appassionati potranno osservare da vicino il quartiere e le sue trasformazioni, in un viaggio tra passato e presente.

Venerdì 4 aprile sarà il momento del confronto con le nuove generazioni. Nell’Istituto Comprensivo Rita Atria, studenti e architetti parteciperanno a laboratori creativi e dibattiti su “Idee e Visioni per un quartiere in evoluzione”, per immaginare il futuro di Librino con gli occhi di chi lo abita ogni giorno.

La tappa catanese si concluderà venerdì 11 aprile, nuovamente nel Teatro della Masseria Moncada, con una conferenza finale e la presentazione dei lavori realizzati nel corso dell’evento.

LIBRINO, SIMBOLO DELLE POLITICHE DELL’ABITARE

Il festival offre uno sguardo multidisciplinare sul quartiere, inserito tra le Architetture Italiane del Secondo ‘900 dal Ministero della Cultura. Librino diventa così un caso studio emblematico per analizzare l’intreccio tra urbanistica, politiche sociali ed evoluzione culturale.

Un dibattito aperto sulle sfide dell’abitare, tra trasformazioni urbane e nuove esigenze della comunità. Catania raccoglie la sfida di Cara Casa 2025, trasformando Librino in un laboratorio di idee e visioni per il futuro dell’architettura e della città.

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