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Cronaca

Motta Sant’Anastasia, incendio danneggia il tetto di due abitazioni

Una persona a scopo precauzionale è stata visitata dai medici ma nulla di preoccupante

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Momenti di paura questa sera a Motta Sant’ Anastasia per un incendio che si è sviluppato, poco dopo le ore 20, in via Teocrito, nel centro cittadino. Un incendio del tetto ha interessato due abitazioni attigue. Immediato è scattato l’allarme. Sul posto i vigili del fuoco dei distaccamenti di Paternò e Catania “Sud”, nonche l’autoscala e altri mezzi provenienti dalla sede del comando provinciale di via Cesare Beccaria. Presenti anche i carabinieri della compagnia di Paternò e agenti della locale polizia municipale che hanno interdetto la zona per consentire ai pompieri di operare in sicurezza.

Evacuate a scopo precauzionale le abitazioni  interessate dal fuoco. Presente anche un’ambulanza del 118  il cui personale medico ha prestato  soccorso ad una persona di circa 50 anni, rimasta leggermente ustionata alle braccia ed alle gambe; è stata condotta  in uno degli ospedali del capoluogo etneo per gli accertamenti del caso.

Le squadre dei pompieri sono ancora a lavoro per mettere in sicurezza l’intera zona.  Non sono ancora chiare le cause che hanno scatenato l’incendio  e su cui sono a lavoro i pompieri per accertarne l’origine.

 AGGIORNAMENTO ore 7.30

Solo intorno alle 4 del mattino di oggi 13 luglio sono state ultimate le operazioni di spegnimento e bonifica che hanno interessato le due abitazioni .Il tetto di uno dei due immobili è andato del tutto distrutto, l’altro solo parzialmente . Alla base del rogo potrebbe esserci stato un corto circuito, ma solo nelle prossime ore, dopo un accurato sopralluogo si potrà accertare le reali cause che hanno scatenato il rogo.  Le  due abitazioni rimangono al momento interdette alle persone che vi abitano.

Chiesa

Catania, l’arcivescovo Luigi Renna annulla messa in ricordo della morte di Mussolini

Il provvedimento è giunto alla luce della pubblicazione di un necrologio su un giornale con la scritta “anniversario” e con la dicitura “Fiamma Tricolore ricorda Benito Mussolini”. 

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L’Arcivescovo di Catania Luigi Renna ha annullato la Santa  Messa nella chiesa Santa Caterina del capoluogo etneo per ricordare Benito Mussolini, è stata annullata; l’Arcivescovo ha anche disposto la chiusura della chiesa oggi pomeriggio fino a domani. Il provvedimento di Mons. Renna è giunto alla luce della pubblicazione di un necrologio con la scritta “anniversario” e con la dicitura “Fiamma Tricolore ricorda Benito Mussolini”.

“La decisione è motivata da monsignor Renna per evitare che a margine di una messa di suffragio ci possano essere non opportune esternazioni ideologiche che nel recente passato hanno avuto degli spiacevoli precedenti”, afferma una nota dell’arcidiocesi etnea.  Oggi ricorre l’anniversario della morte di Mussolini avvenuta il 28 aprile 1945 a Giulino, frazione del comune di Mezzegra (oggi Tremezzina), in provincia di Como, dove il fondatore del fascismo fu fucilato insieme ala sua amante Clara Petacci.

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Cronaca

Catania, ancora una violenza alla Villa Bellini, i carabinieri sedano una lite

Protagonisti un 56enne e un 21enne di Paternò, ma quest’ultimo rimasto ferito al naso, prima che fosse sottoposto a perquisizione avrebbe estratto dalla tasca dei jeans un coltello a serramanico di 16 centimetri ed una dose di marijuana

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Porto abusivo di armi e oggetti atti ad offendere è il reato contestato dai carabinieri ad un giovane di 21 anni di Paternò che è stato denunciato a piede libero. Militari dell’Arma intervenuti all’interno della Villa Bellini di Catania per sedare una lite. Parco comunale etneo sottoposto ad un controllo serrato da parte delle forze dell’ordine dopo lo stupro di una tredicenne avvenuto alla fine dello scorso mese di gennaio ad opera di 7 cittadini extracomunitari.  Dentro Villa Bellini da circa una settimana sono presenti anche pattugliamento dei carabinieri del “Reggimento a cavallo”, con sede a Roma, in supporto ai colleghi di Catania.

L’attenzione dei Carabinieri della Stazione di Piazza Verga, nell’occasione coadiuvati proprio dai loro colleghi “a cavallo”, è stata attirata dalla richiesta di aiuto di una donna che stava cercando qualcuno che potesse aiutarla ad interrompere una violenta lite tra il proprio compagno 56enne e e il 21enne paternese. Riportata la calma, i carabinieri hanno quindi iniziato a ricostruire i contorni della vicenda, accertando che alla base del litigio, poi passato alle “vie di fatto”, vi sarebbero stati futili motivi scaturiti da una richiesta di denaro rivolta da un mendicante, dapprima alla coppia e poi al 21enne. Quest’ultimo, pensando che il senzatetto si fosse rivolto a lui su indicazione del 56enne, adiratosi per il presunto “scaricabarile”, si sarebbe fisicamente scagliato contro di lui. Tuttavia i carabinieri si sono accorti che proprio il 21enne, dopo il litigio, aveva iniziato a perdere sangue dal naso, motivo per cui è stato richiesto l’intervento dei sanitari del 118.

Tale operazione, che avrebbe dovuto tranquillizzare il ragazzo, lo ha ancora più innervosito, atteggiamento che ha subito insospettito i carabinieri, i quali hanno così deciso di approfondire i controlli sul giovane. Quest’ultimo, compreso che i militari stavano per perquisirlo ha estratto dalla tasca dei jeans un coltello a serramanico di 16 centimetri ed una dose di marijuana.  Il giovane è stato segnalato alla Prefettura di Catania quale assuntore di droga. Oltre alla denuncia il personale del pronto soccorso dell’ospedale Garibaldi gli ha poi diagnosticato la rottura del naso, guaribile in una ventina di giorni.

 

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