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Cronaca

Motta Sant’Anastasia, incidente stradale sulla SS121, feriti e traffico in tilt

Altro sinistro, sempre in territorio mottese, la notte scorsa lungo la SP 13 dove un’auto con due cittadini americani è uscita fuori strada

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Fine settimana caratterizzato da una serie di incidenti stradali. Oggi pomeriggio, poco prima delle 17.30, sulla SS121 in direzione Catania, all’altezza dello svincolo di Motta Sant’Anastasia si è registrato un sinistro che ha visto il coinvolgimento di tra autovetture. Si tratta di una Renault Clio, una Jeep e una Fiat Panda, rimaste coinvolte in uno scontro; la Panda a seguito dell’impatto è finita in testa-coda con l’auto che si è posizionata nel senso opposto di marcia. Scattati i soccorsi sul posto personale medico del 118 che ha prestato aiuto agli occupanti delle autovetture; da quanto si apprende non ci sarebbero feriti gravi.  Per i rilievi i carabinieri della compagnia di Paternò e per la viabilità agenti della municipale di Misterbianco. Il traffico ha subito pesanti rallentamenti con il formarsi di una fila di auto lunga circa 6 chilometri.

Sempre a Motta la notte scorsa, intorno alle 00.30, si è registrato un altro incidente stradale. Si tratterebbe di un sinistro autonomo che ha provocato il ferimento di due persone e che è avvenuto lungo la SP 13, all’altezza dell’omonimo svincolo. Per cause in corso di accertamento una Opel Mokka con a bordo due cittadini statunitensi di 25 e 23 anni, è uscita fuori strada. I due occupanti hanno riportato ferite non rilevanti. Sul posto per i rilievi i carabinieri della compagnia di Paternò.

Cronaca

Catania, aggredito un operatore sanitario al pronto soccorso, denunciato un 36enne

L’uomo ha aggredito e schiaffeggiato il dipendente ospedaliero e scattato l’allarme a giungere sul posto sono giunti agenti di una volante che hanno riportato la calma

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Fatti di cronaca a cui ormai, purtroppo, siamo abituati. Storie di violenze ai danni di personale sanitario che si stanno espandendo a macchia d’olio in tutto lo stivale, da nord a sud. Ed oggi ci tocca raccontarne un’altra, l’ennesima.

Questa volta ai danni di un operatore sanitario del pronto soccorso dell’ospedale “San Marco” di Catania.  Due uomini, padre e figlio, si sono presentati al nosocomio catanese per chiedere assistenza sanitaria nei confronti della loro congiunta affetta da problemi psichici, ma, già al triage, hanno cominciato a mostrare una certa insofferenza. In particolare, il marito della paziente, un catanese di 60 anni, è andato in escandescenza, colpendo con un pugno la vetrata del box del triage e scaraventando a terra uno dei monitor. Dopo pochi minuti inizia anche il figlio di 36 anni, ad inveire contro il personale sanitario. Passare dalle parole alle mani è stato un attimo: l’uomo infatti ha aggredito e schiaffeggiato un operatore presente sul posto. Scattato l’allarme a giungere sul posto sono stati gli agenti di una volante che, dopo aver riportato la calma, hanno identificato padre e figlio e denunciato quest’ultimo per percosse aggravate nei confronti dell’operatore sanitario nell’esercizio delle sue funzioni. Questi i fatti.

Delle situazioni indicibili e tremende che si vivono nei pronto soccorso d’Italia ci sarebbe da scrivere libri. Episodi di violenza ai danni del personale medico, ma anche – è inutile negarlo – gravi casi di mancanze e inadempienze, lungaggini infinite e ritardi ai danni dei pazienti che non giustificano ovviamente episodi di violenza ma che inevitabilmente offrono sul piatto d’argento la possibilità a soggetti malintenzionati di dar vita ad episodi spiacevoli e gravi come quello appena raccontato. Oseremo dire “un cane che si morde la coda” che sta lasciando strascichi importanti nella sanità pubblica a partire dalle intenzioni palesate o velate del personale medico, ridotto allo stremo e in costante pericolo, di traghettare in massa verso strutture private.

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Cronaca

Catania, controlli a Picanello, trovate tre auto rubate e scoperta officina abusiva

Durante il servizio in via Maria Gianni i poliziotti hanno rinvenuto 14 involucri di marijuana, trovati in un giubbotto appeso ad una sedia lasciata in strada, ma la droga è stata sottoposta a sequestro a carico di ignoti

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Un controllo straordinario del territorio nel quartiere Picanello è stato eseguito dagli agenti del Commissariato DI “Borgo Ognina” unitamente al Reparto Prevenzione Crimine Sicilia Orientale e alla Polizia Locale.  In particolare, sono state controllate diverse attività commerciali, tra cui un chiosco-bar di via D’Amico, un autolavaggio di viale Vittorio Veneto e un’officina meccanica nei pressi di via Olivio Sozzi. Sia nell’autolavaggio che nell’autofficina sono state rilevate violazioni in materia di smaltimento di sostanze inquinanti (olio motore e acqua reflue).  Inoltre, nell’officina i poliziotti hanno avuto modo di accertare la mancanza delle necessarie autorizzazioni per lo svolgimento dell’attività, tra cui l’assenza di Scia. Tutte le attrezzature trovate all’interno dell’officina sono state sottoposte a sequestro amministrativo.

Per le violazioni riscontrate, al titolare dell’officina abusiva sono state comminate sanzioni per 12 mila euro.  Durante il servizio di controllo, in via Maria Gianni, i poliziotti hanno rinvenuto ben 14 involucri di marijuana, trovati in un giubbotto appeso ad una sedia lasciata in strada, di fronte all’ingresso di una stalla. La droga è stata sottoposta a sequestro a carico di ignoti.  Il pattugliamento ha permesso ai poliziotti di trovare tre auto rubate che, dopo gli accertamenti di rito, sono state riconsegnate ai legittimi proprietari. I numerosi posti di controlli nei punti nevralgici del quartiere Picanello hanno consentito di identificare 123 persone e verificare 65 veicoli.

Per i conducenti più indisciplinati sono scattate le sanzioni per guida senza patente, guida senza casco e omessa revisione periodica, con i relativi fermi amministrativi nei casi previsti dal Codice della Strada. L’attività della Polizia ha consentito di controllare l’intero quartiere, attuando anche una mirata attività volta alla prevenzione ed al contrasto del fenomeno dei lavavetri molesti, nella zona di via Vincenzo Giuffrida e viale Raffaello Sanzio, e dei parcheggiatori abusivi, con particolare riguardo alla zona della scogliera, piazza Mancini Battaglia, piazza del Tricolore, piazza Europa, via del Rotolo. Particolare attenzione è stata dedicata, inoltre, al controllo delle vie della municipalità “Borgo Sanzio”, ove risiedono vittime di atti persecutori e violenza domestica per scongiurare casi di molestie di varia natura.

 

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