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Negativo il tampone sulla 25enne di Biancavilla, si tira un sospiro di sollievo

La notizia è arrivata oggi, dal Policlinico di Catania. Torna il sereno nel call center di Paternò dove la ragazza lavora.

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Arriva una buona notizia sul fronte coronavirus. Il tampone, effettuato sulla 25enne biancavillese, ha dato esito negativo. La ragazza, dunque, non è stata contagiata dal Covid-19, per lei, si è trattato di un semplice stato febbrile.

A Biancavilla, dove la ragazza vive ed a Paternò, dove invece la 25enne lavora, si è tirato un lungo sospiro di sollievo per lei, la sua famiglia e per le centinaia di lavoratori del call center paternese.

La bella notizia è arrivata nella giornata di oggi, dal Policlinico di Catania. Ed è la stessa giovane che sulla sua pagina facebook, scrive: «Buongiorno e buona domenica a tutti, qualche ora fa è arrivata la tanto attesa comunicazione sull’esito negativo del tampone per Covid19 al quale mi sono sottoposta; notizia successivamente ufficializzata dal nostro Sindaco con un comunicato pubblicato sulla sua pagina Facebook. In questi giorni ho preferito tacere ma adesso vorrei dire la mia su quanto accaduto: il mio è stato un ordinario gesto di responsabilità, non un qualcosa di straordinario o eroico. Ho semplicemente seguito il protocollo ministeriale. Detto ciò, ci tenevo a ringraziare con affetto sincero le tante persone che, con sms, chiamate e altri piccoli gesti, mi sono state davvero vicine; poi, tutti coloro che, attraverso commenti sui social “ricchi di fantasia e creatività”, mi hanno tanto fatta divertire. Non riesco invece a trovare alcun motivo per ringraziare quelle persone che, soprattutto in questi casi, dovrebbero dare il giusto esempio anziché provocare falsi allarmismi: sto parlando di quei “professionisti”, se così è possibile definirli, che tempestivamente e senza alcuno scrupolo hanno diffuso audio che dichiaravano la mia positività al tampone. Evidentemente si tratta di persone poco affidabili, che oltre a diffondere notizie false, vanno contro un codice, una morale e un giuramento. Malgrado il mio “gesto” abbia suscitato numerose polemiche posso assicurarvi che sarei pronta a rifarlo altre mille volte. Chiudo con l’augurio che questo periodo difficile, che tutto il Paese sta vivendo, possa diventare al più presto un brutto e lontano ricordo. Ah dimenticavo.. E ricordate #iorestoacasa #andràtuttobene.»

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Cronaca

Adrano, quattro arresti per tentato omicidio, vittima un 20enne del posto

Il ferito è stato picchiato con inaudita violenza e sarebbe stato aggredito da quattro uomini, rispettivamente di 42, 21, 32 e 22 anni

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Tentato omicidio in concorso è il reato contestato dai carabinieri del comando stazione di Adrano ai quattro presunti autori della violenta aggressione, arrestati dai militari dell’Arma adranita col supporto dei carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Paternò. Vittima un 20enne aggredito ad Adrano lo scorso 16 marzo. Giovane picchiato con inaudita violenza con ripetute bastonate, calci e pugni. Si tratterebbe di un raid punitivo, secondo gli investigatori, scaturito a seguito di un regolamento di conti, come conseguenza di una rissa avvenuta pochi giorni prima proprio ad Adrano.

Subito dopo l’aggressione, i militari dell’Arma hanno arrestato in flagranza un pregiudicato di 42 anni ed il figlio di 21 anni e poi hanno fermato, dopo qualche giorno  un 32enne pregiudicato e un incensurato di 22 anni.  In merito alla ricostruzione dei fatti i carabinieri, a seguito di una telefonata che segnalava la presenza di una persona ferita in via Donizetti, si sono recati sul posto rinvenendo, riverso in strada, un ragazzo in stato di semi-coscienza e con gravi ferite sul corpo, che visibilmente impaurito ha riferito di essere caduto accidentalmente. Ricostruzione non ritenuta credibile dai carabinieri.

Il 20enne è stato medicato all’ospedale di Biancavilla ed è stato dichiarato guaribile in 30 giorni avendo riportato un trauma cranico e una frattura ad un arto inferiore. Le indagini hanno permesso, successivamente, di ricostruire le varie fasi dell’aggressione e di identificare i presunti responsabili. In particolare, dalla visione delle immagini di un impianto di video sorveglianza che si trova nelle vicinanze del luogo dell’azione criminale si è potuto chiaramente osservare come i quattro hanno raggiunto di corsa il 20enne mentre stava uscendo dalla propria autovettura e l’hanno iniziato a pestare con brutalità, senza risparmiargli, anche quando era ormai indifeso, colpi al capo e alle parti vitali, lasciandolo infine priva di sensi in strada. Sono  subito scattate le ricerche dei presunti aggressori.

A tal proposito la coppia padre-figlio è stata rintracciata e tratta in arresto nella stessa giornata del tentato omicidio, mentre i restanti due, una volta identificati con certezza, sono stati fermati 5 giorni dopo. Tutte le persone coinvolte nell’aggressione, compresa la vittima, non hanno fornito elementi utili per risalire alle motivazioni dell’agguato. Gli arrestati sono stati condotti nel carcere di Catania Piazza Lanza.  Il Gip di Catania ha già convalidato i vari provvedimenti emessi nei loro confronti.

 

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Cronaca

Scordia, arrestati due fratelli di 47 e 45 anni per tentato omicidio

La vittima è un uomo di 50 anni, un vicino di casa, raggiunto con 18 coltellate al petto, all’addome e al volto e lasciato agonizzante in strada.

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Tentato omicidio in concorso. E’ il reato contestato a due fratelli, di 47 e 45 anni, arrestati dai carabinieri della compagnia di Palagonia in quanto considerati  gli autori del tentativo di omicidio, con 18 coltellate, di un loro vicino di casa di 50 anni avvenuto sabato scorso a Scordia, in contrada Rasoli, fuori dal centro abitato nei pressi dello scalo ferroviario. Alla base dell’aggressione vi sarebbero dei vecchi contrasti mai risolti tra i due arrestati e la  vittima. Da quanto accertato dai carabinieri della compagnia di Palagonia i due fratelli dopo aver tamponato l’auto del 50enne,  lo avrebbero accoltellato al petto, all’addome e al volto e poi l’avrebbero lasciato agonizzante sul selciato nei pressi dei binari.

Dopo l’accoltellamento i due fratelli si sarebbero dati alla fuga, facendo perdere le proprie tracce. Grazie ai soccorsi chiamati da alcuni passanti, l’uomo è stato subito trasportato in autoambulanza nell’ospedale di Militello in Val Catania, dove è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico di urgenza. Immediate le indagini dei carabinieri che hanno subito scavato nel passato della vittima riuscendo così a chiudere il cerchio intorno ai due presunti autori del tentato omicidio.

L’attività investigativa sin da subito si è indirizzata verso i due sospettati, che sono stati rintracciati presso le rispettive abitazioni mentre stavano cercando di disfarsi dei capi d’abbigliamento ancora insanguinati. Uno dei due arrestati avrebbe ammesso subito le proprie responsabilità, rispetto ai fatti coinvolgendo anche altre persone. Dopo aver trovato un paio di pantaloni, un maglioncino ed un paio di scarpe macchiati di sangue pronti per essere lavati ed aver rilevato la presenza di tracce di sangue nell’auto dei due fratelli, i carabinieri hanno proceduto al loro arresto. I due fratelli sono stati rinchiusi nel carcere di Caltagirone in attesa dell’udienza di convalida .

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