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Cronaca

Nesima, arrestato spacciatore e sanzionate 7 attività ambulanti “food truck”

Articolato servizio di controllo del territorio coordinato dagli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Nesima per prevenire e fronteggiare fenomeni di illegalità diffusa

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Un articolato servizio di controllo del territorio è stato coordinato dagli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Nesima per prevenire e fronteggiare fenomeni di illegalità diffusa, a tutela della sicurezza dei cittadini. L’attività è stata mirata a contrastare lo spaccio di droga e a verificare il rispetto delle regole dalle attività commerciali ambulanti nella somministrazione di alimenti e bevande. Il servizio di controllo si è concentrato prevalentemente nella zona della piscina comunale e ha visto la partecipazione sinergica del Reparto Prevenzione Crimine Sicilia Orientale, del personale della Polizia Amministrativa della Questura, della polizia Locale, nonché dell’Asp di Catania e dell’Ispettorato del lavoro.

Le pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine, impegnate in posti di controllo istituiti in punti di accesso strategici, hanno fornito una cornice di sicurezza all’operato di tutto il personale, incidendo altresì in modo importante sull’attività di prevenzione e repressione. In tale contesto, la capillare perlustrazione del quartiere ha consentito di scoprire una vera e propria sede di spaccio, davanti all’androne di un’abitazione di Nesima. Insospettiti da un insolito viavai di persone, i poliziotti hanno colto in flagranza un giovane di 26 anni mentre smerciava marijuana.

Già gravato da diversi precedenti per reati in materia di stupefacenti, è stato fermato e sottoposto a perquisizione. Durante i controlli, il personale di Polizia ha rinvenuto 20 bustine in plastica contenenti marijuana, pronte per essere vendute, oltre alla somma di 490 euro, in banconote di piccolo taglio, provento dell’attività di spaccio, e ad una piccola radio ricetrasmittente, utilizzata per comunicare con le “vedette”. Tutto il materiale trovato è stato sequestrato, mentre l’uomo è stato arrestato e, su disposizione del Pubblico Ministero di turno, è stato posto agli arresti domiciliari.

Un’azione di controllo mirato ha riguardato i “Food truck”, i furgoni ambulanti per la somministrazione di bevande e alimenti, presenti nel piazzale della piscina. In questo caso, i poliziotti insieme agli operatori dell’Asp e al personale dell’Ispettorato del Lavoro hanno posto particolare attenzione al rispetto delle normative vigenti in materia igienico-sanitaria e unitamente alla Polizia Locale della regolarità circa l’occupazione del suolo pubblico e dei lavoratori impiegati nelle attività. Le 7 attività presenti nell’area sono state controllate e sanzionate per la mancanza di documenti relativi a Scia e per l’occupazione abusiva di suolo pubblico, come pure per carenze igienico-sanitarie. In una delle paninerie è stata accertata la presenza irregolare di tre dei quattro lavoratori presenti. È stato pertanto disposto un provvedimento di sospensione delle attività.

Complessivamente, sono state elevate sanzioni per circa 33mila euro, mentre sono stati sequestrati 33 tavoli e 119 sedie. Il controllo del territorio nel quartiere Nesima ha portato all’identificazione di 91 persone, di cui 16 con precedenti di polizia, 54 veicoli con l’elevazione di diverse sanzioni per violazioni al Codice della strada, prevalentemente per guida senza casco, mancanza di copertura assicurativa e revisione periodica dei mezzi.

Cronaca

Catania, autopsia non fa chiarezza sulla morte della 38enne trovata impiccata

Saranno necessari altri esami supplementari e complementari ossia istologici e tossicologici

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foto "Repertorio"

Si è svolta questa mattina, al Policlinico di Catania, l’autopsia  sulla salma della 38enne trovata  impiccata, nei giorni scorsi, nel bagno dell’appartamento di villeggiatura sito a Fondachello, frazione marinara di Mascali, che la donna aveva preso in affitto assieme al compagno. Autopsia che non ha risolto tutti i dubbi : saranno necessari altri esami supplementari e complementari. In pratica saranno eseguiti esami istologici e tossicologici.

Ad effettuare l’autopsia il medico legale Cristoforo Pomara;  presente, come perito di parte, il dottore Raffaele Benanti, nominato dall’avvocato Francesco Marchese, legale del compagno della donna, che non è indagato, ma parte offesa nell’inchiesta. Intanto la Procura ha firmato il nulla osta per il rilascio della salma che è stata restituita ai familiari. La donna, da quanto verificato dai carabinieri della compagnia di Giarre che stanno indagando sul fatto, avrebbe avuto una lite con l’uomo, testimoniato dai diversi lividi presenti sulle braccia di entrambi e che poi avrebbe lasciato l’abitazione.Il corpo è stato trovato da uno dei figli della coppia.

La casa è stata trovata in ordine, e non è stato rinvenuto alcun messaggio da parte della donna. La coppia ha due figli Il compagno è stato sentito, come testimone, nella caserma dell’Arma da militari e dal sostituto procuratore di Catania di turno.  Al momento non è esclusa alcuna ipotesi sulle cause del decesso, compresa quella del suicidio

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Cronaca

Piana di Catania, attivata pompa di sollevamento del lago Biviere di Lentini

L’impianto permetterà un prelievo di circa 400 litri al secondo che consentiranno di distribuire acqua per usi irrigui a circa mille ettari di terreni

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foto web- sito "Guidasicilia"

“E entrata in azione oggi la prima delle due pompe di sollevamento del lago Biviere di Lentini, nel Siracusano”. A dirlo il presidente della Regione Sicilia Renato Schifani il quale ha evidenziato che con questa soluzione l’impianto permetterà un prelievo di circa 400 litri al secondo che consentiranno di distribuire acqua per usi irrigui a circa mille ettari di terreni agricoli della Piana di Catania.

Nei prossimi giorni, sarà attivata una seconda pompa con la stessa capacità. I fondi per gli impianti, 600 mila euro, sono stati stanziati dalla Regione Siciliana attraverso un contributo straordinario al Consorzio di bonifica 9. “L’attivazione delle due linee di pompaggio – dice il presidente della Regione siciliana Renato Schifani – risolve il paradosso di un invaso in cui l’acqua c’è ma non era possibile utilizzarla per un guasto agli impianti. Adesso possiamo garantire l’approvvigionamento idrico agli agricoltori del territorio in difficoltà per il perdurare dell’emergenza siccità in Sicilia.

Il mio governo è impegnato quotidianamente nella risoluzione, da un lato, delle questioni più urgenti ma, allo stesso tempo, nella definizione di una strategia globale di miglioramento delle infrastrutture, al fine di migliorare la sostenibilità a lungo termine del sistema idrico locale”.

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