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Cronaca

Operazione “Samael” contro il clan Santapaola-Ercolano di Catania

Nove persone coinvolte, nell’inchiesta della Procura figura anche un’azienda di Belpasso

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Associazione di tipo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione, riciclaggio, trasferimento fraudolento di valori, illecita concorrenza con minaccia. Sono i reati, a vario titolo, contestati dalla Procura della Repubblica di Catania a nove persone, presunti appartenenti al clan Santapaola di Catania, destinatari di un provvedimento restrittivo.

Si tratta di Giuseppe Cesarotti, 75 anni, di Catania; il figlio, Salvatore Cesarotti, 54 anni, di Catania; Orazio Di Grazia, 37 anni, di Giarre; Franesco Antonino Geremia, 59 anni, di Catania; Giuseppe Mangion, noto come Enzo, 60 anni, di Catania; Armando Pulvirenti, 64 anni, di Catania; Cateno Russo, 38 anni, di Catania; per loro è stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Sono stati, invece, concessi gli arresti domiciliari a: Mario Palermo, 75 anni, di Linguaglossa; e Vincenzo Pulvirenti, 67 anni, di Catania.

Ad eseguire il provvedimento restrittivo sono stati i Carabinieri del ROS e del Comando Provinciale di Catania. Il GIP ha anche disposto il sequestro preventivo di società e beni mobili per un valore complessivo calcolato in 12 milioni 660mila euro.

Dall’indagine è emerso il fitto legame tra Enzo Mangion e Giuseppe Cesarotti. I due avrebbero investito delle somme derivanti, secondo gli investigatori, dalla presunta attività criminale del clan Santapaola-Ercolano, attraverso una società intestata all’imprenditore farmaceutico Mario Palermo. Da quelle somme vennero acquistati beni immobili, trasferiti, nel corso del tempo, ad altre persone.

L’ammontare dell’originario investimento, sulla scorta degli esiti delle attività intercettive, è stato quantificato in 2 milioni di euro.

Nel mirino degli investigatori sono finiti anche diversi appezzamenti di terreno, a Belpasso, per circa 20 ettari, pare riconducibili a Cesarotti. Tutti sequestrati, insieme ad alcune villette a Marina di Gioiosa (RC).

Accertata, anche una pressione di Giuseppe e Salvatore Cesarotti, nei confronti delle aziende “LT Logistica e Trasporti Srl”, di Belpasso, e della “G.R. Transport Logistic Srl”, di Catania, entrambe le aziende pare fossero riconducibili ai Cesarotti. Per entrambe è stato disposto il sequestro.

Fondamentali, per l’attività investigativa, le intercettazione telefoniche ed ambientali e i servizi di controllo e pedinamento.

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Cronaca

Catania, getta droga nel water ma la Polizia la recupera tra i liquami, 43enne arrestato

Si tratta di 450 grammi di marijuana e 15 grammi di cocaina, mentre è stata ritrovata a seguito di una perquisizione domiciliare una somma pari a circa 27 mila euro

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Avrebbe escogitato un piano per sbarazzarsi della droga attraverso il water per poi recuperarla tramite un pozzo nero realizzato direttamente in casa. L’ideatore sarebbe stato un 43enne catanese che è stato arrestato dalla polizia. Nel corso di un servizio di controllo di Picanello, centro storico di Catania,  i poliziotti hanno notato strani movimenti proprio dinnanzi l’abitazione dell’uomo noto alle forze dell’ordine.

Da qui è scattato il controllo nella casa del 43enne. Non appena hanno bussato al portone di casa, i poliziotti hanno sentito il rumore dello scarico del water in azione e, non appena il proprietario ha aperto la porta è stato avvertito un fortissimo odore di marijuana. Grazie alle tracce d’acqua presenti sul pavimento i poliziotti sono arrivati nella lavanderia, luogo in cui è stata scoperta una botola piazzata proprio al centro della stanza. Una volta sollevato il coperchio è stato possibile scoprire il pozzetto nero, congegnato proprio per disfarsi della droga in modo rapido nel caso di visite indesiderate delle forze dell’ordine.

Infatti, una volta tirato lo sciacquone, la droga gettata nel water passava nel pozzetto dove l’uomo avrebbe potuto recuperarla, individuandola tra i liquami. Recuperati dalla polizia ben 450 grammi di marijuana e 15 grammi di cocaina. La perquisizione è stata estesa all’intero appartamento e ha consentito di ritrovare un’ingente somma di denaro, pari a circa 27 mila euro, ritenuta palesemente provento dell’intenso traffico di droga, considerato che, oltre a non essere occupato in alcuna attività lavorativa, il 43enne ha precedenti di polizia giudiziaria legati al mondo della droga.

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Cronaca

Catania, coniugi nascondevano armi e droga, arrestati dai carabinieri

Durante una perquisizione nella loro abitazione i militari hanno trovato 1.100 grammi di marijuana amnesia, 90 grammi di cocaina nonche due pistole scacciacani modificate, un proiettile calibro 7,65 e due giubbotti anti proiettili

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A Catania una coppia di coniugi, di 59 e 46 anni, è stata arrestata dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale per detenzione abusiva di armi clandestine e per spaccio di sostanze stupefacenti. Durante una perquisizione nella loro abitazione i militari dell’Arma hanno trovato 1.100 grammi di marijuana amnesia, 90 grammi di cocaina e una macchina per la preparazione di confezioni di sottovuoto.

In uno scantinato in uso alla coppia i carabinieri hanno sequestrato due pistole scacciacani modificate e rese offensive e letali considerate pertanto clandestine, un proiettile calibro 7,65 e due giubbotti antiproiettili. La coppia è stata arrestata e messa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ha convalidato il provvedimento e disposto per entrambi la misura della custodia cautelare in carcere.

 

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