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In Primo Piano

Otto nuove classi per l’Istituto comprensivo “Giovanni Paolo II” a Piano Tavola

I lavori, con la costruzione di una nuova intera ala, dovrebbero partire entro l’estate grazie ad un finanziamento del MIUR.

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Gara d’appalto pubblicata ora si attende l’aggiudicazione per far partire gli interventi, secondo programma da avviare entro la prossima estate. I lavori in questione sono quelli relativi alla realizzazione di otto nuove classi più i servizi per l’Istituto comprensivo “Giovanni Paolo II”, nella frazione belpassese di Piano Tavola. Si tratta di un’intera nuova sezione scolastica che verrà costruita, realizzando un primo piano, sopra l’attuale ala est.

L’opera, finanziata dal MIUR per un importo complessivo di circa 700 mila euro, andrà a risolvere un problema di spazi per gli studenti, ormai decennale. Il crescente numero di residenti negli ultimi anni, per Piano Tavola e la presenza di un unico Istituto comprensivo si sono rivelati, infatti, un problema per la popolazione scolastica, costretta a far lezione in spazi reinventati (laboratori in testa), sottraendo le aree comuni ad altre attività didattiche.

«Abbiamo raggiunto l’obiettivo. L’appalto per veder partire i lavori, necessari alla realizzazione di un intero nuovo piano all’Istituto comprensivo “Giovanni Paolo II”, a Piano Tavola, è realtà. Sono particolarmente contento, visto che questo progetto l’ho personalmente seguito quando ricoprivo la carica di vicesindaco al Comune di Belpasso, durante la sindacatura di Carlo Caputo e l’ho continuato a seguire da deputato regionale, insieme all’attuale sindaco, Daniele Motta. Insieme abbiamo lavorato per risolvere un problema importante per la popolazione scolastica di Piano Tavola. Un grazie anche ai dipendenti del Comune di Belpasso che si sono spesi per permettere di arrivare a questo risultato.»

Dotando la scuola di nuovi spazi destinati ad aule, si potranno riconvertire gli spazi comuni da destinare a laboratori e aule studio, per una scuola sempre più a misura di studente.

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Cronaca

Catania, corse turistiche con taxi abusivi, sanzionati 4 finti tassisti

La Polstrada ha provveduto il ritiro della patente ai fini della sospensione per un periodo dai 4 ai 12 mesi e il sequestro dei mezzi ai fini della confisca

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Giro di vite della Polizia di Stato per contrastare il fenomeno dei tassisti abusivi che diventa sempre più frequente in concomitanza con la crescita dei flussi turistici in città.

Negli ultimi giorni, gli agenti del Compartimento Polizia Stradale di Catania hanno intensificato i servizi di controllo nei principali snodi turistici della città dove sono stati trovati autisti non autorizzati che, con le proprie autovetture private, hanno occupato le corsie riservate ai veri taxi per intercettare i viaggiatori, in gran parte stranieri, offrendo servizi di trasporto in modo del tutto abusivo e senza garanzie di sicurezza.

Il disorientamento iniziale dei turisti e i prezzi ritenuti più bassi costituiscono linfa vitale per coloro che svolgono la professione illegale di “finti tassisti” e cercano di accaparrarsi turisti fornendo corse fino alle strutture ricettive e giri turistici senza alcun riferimento alle tabelle tariffarie.  Per contrastare questa prassi la Polstrada ha rafforzato le attività di controllo nella zona della Stazione ferroviaria di Catania dove sono stati individuati diversi “falsi tassisti” che avrebbero tentato di convincere alcuni turisti a salire a bordo delle loro autovetture, assicurando prezzi appetibili.

I poliziotti hanno identificato 4 uomini sprovvisti di licenza, in violazione di tutte le prescrizioni previste dal Codice della Strada per la categoria professionale degli autisti.

In un caso, uno di loro aveva già convinto otto turisti lituani a compiere un percorso turistico verso l’Etna, mentre in un altro caso due stranieri avevano optato per la corsa abusiva rispetto a quella offerta legittimamente dagli autobus di linea.  Per i 4 autisti abusivi è scattata oltre una sanzione amministrativa pecuniaria, il ritiro della patente ai fini della sospensione per un periodo dai 4 ai 12 mesi e il sequestro dei mezzi ai fini della confisca.

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Cronaca

Ramacca, beccati due presunti ladri di “oro rosso”, denunciati

Durante la notte, i due uomini sarebbero riusciti a tranciare circa 400 metri di cavi in rame dalla tratta ferroviaria situata vicino alla SS 417

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Sono stati beccati dai carabinieri della compagnia di Palagonia, i due catanesi di 52 e 59 anni che sono stati denunciati perché ritenuti responsabili di furto aggravato e per possesso ingiustificato di chiavi alterato o grimaldelli. I

Il cosiddetto “oro rosso”, quotato a più di 10 euro al chilogrammo, fa gola ai malviventi che sono disposti a tutto per rubarlo e rivenderlo, anche a costo di pesanti ripercussioni su un’intera comunità. È quanto messo in atto dai due catanesi che, nei pressi di Ramacca, hanno organizzato un’azione per sottrarre cavi in rame dalla tratta ferroviaria situata vicino alla SS 417.

Durante la notte, i due sono riusciti a tranciare circa 400 metri di cavi, che hanno poi caricato nella parte posteriore del loro veicolo, completamente riempita dal pesante materiale, per dirigersi verso Catania.

Tuttavia, intorno alle quattro del mattino, durante il viaggio di ritorno, sono stati notati da una pattuglia del nucleo radiomobile. I militari che hanno effettuato un controllo trovando all’interno del veicolo una ingente quantità di cavi in rame, insieme a tutto l’occorrente per un furto: guanti, cesoie, lampade e vari utensili da scasso. Una volta identificati, i carabinieri hanno richiesto ulteriori verifiche alla centrale operativa di Caltagirone.

Dalla consultazione della banca dati è emerso che il conducente, un 59enne, era sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza e risultava privo di patente e, inoltre, il veicolo era sprovvisto di copertura assicurativa. I militari hanno denunciato i due uomini alla Procura della Repubblica di Caltagirone per il furto dei cavi in rame, procedendo anche al sequestro del mezzo e alla contestazione delle violazioni accertate del Codice della Strada.

 

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