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Cronaca

Paternò, 35enne evade dai domiciliari e va a casa della madre che lo denuncia

I carabinieri arrestano un uomo che si trovava ai domiciliari in una comunità terapeutica per recarsi nell’abitazione materna

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Arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Paternò un 35enne del posto per “evasione”.  Al riguardo, i militari dell’Arma sono intervenuti in via Alcide De Gasperi, dopo che una donna aveva chiamato il 112 Numero Unico d’Emergenza, denunciando che il figlio era evaso dagli arresti domiciliari e si trovava, in quel momento, presso la sua abitazione.

Immediatamente giunto sul posto, l’equipaggio ha effettivamente accertato la presenza presso la casa materna del 35enne, che era sottoposto gli arresti domiciliari presso una Comunità Terapeutica Assistita per tossicodipendenti del paternese, a seguito del suo arresto per il reato di “estorsione”.

Nella circostanza l’uomo, senza alcuna autorizzazione, ritenendo di non essere più nelle condizioni di scontare la pena presso il centro di recupero, aveva autonomamente deciso di trasferirsi e proseguire la misura cautelare presso l’appartamento della madre, la quale timorosa per possibili comportamenti violenti del figlio, aveva chiamato i carabinieri. L’uomo è stato posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ha convalidato l’arresto, disponendo per lui l’accompagnamento presso il medesimo centro di recupero, in ossequi all’originario provvedimento restrittivo. 

Cronaca

Catania, autopsia non fa chiarezza sulla morte della 38enne trovata impiccata

Saranno necessari altri esami supplementari e complementari ossia istologici e tossicologici

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foto "Repertorio"

Si è svolta questa mattina, al Policlinico di Catania, l’autopsia  sulla salma della 38enne trovata  impiccata, nei giorni scorsi, nel bagno dell’appartamento di villeggiatura sito a Fondachello, frazione marinara di Mascali, che la donna aveva preso in affitto assieme al compagno. Autopsia che non ha risolto tutti i dubbi : saranno necessari altri esami supplementari e complementari. In pratica saranno eseguiti esami istologici e tossicologici.

Ad effettuare l’autopsia il medico legale Cristoforo Pomara;  presente, come perito di parte, il dottore Raffaele Benanti, nominato dall’avvocato Francesco Marchese, legale del compagno della donna, che non è indagato, ma parte offesa nell’inchiesta. Intanto la Procura ha firmato il nulla osta per il rilascio della salma che è stata restituita ai familiari. La donna, da quanto verificato dai carabinieri della compagnia di Giarre che stanno indagando sul fatto, avrebbe avuto una lite con l’uomo, testimoniato dai diversi lividi presenti sulle braccia di entrambi e che poi avrebbe lasciato l’abitazione.Il corpo è stato trovato da uno dei figli della coppia.

La casa è stata trovata in ordine, e non è stato rinvenuto alcun messaggio da parte della donna. La coppia ha due figli Il compagno è stato sentito, come testimone, nella caserma dell’Arma da militari e dal sostituto procuratore di Catania di turno.  Al momento non è esclusa alcuna ipotesi sulle cause del decesso, compresa quella del suicidio

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Cronaca

Piana di Catania, attivata pompa di sollevamento del lago Biviere di Lentini

L’impianto permetterà un prelievo di circa 400 litri al secondo che consentiranno di distribuire acqua per usi irrigui a circa mille ettari di terreni

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foto web- sito "Guidasicilia"

“E entrata in azione oggi la prima delle due pompe di sollevamento del lago Biviere di Lentini, nel Siracusano”. A dirlo il presidente della Regione Sicilia Renato Schifani il quale ha evidenziato che con questa soluzione l’impianto permetterà un prelievo di circa 400 litri al secondo che consentiranno di distribuire acqua per usi irrigui a circa mille ettari di terreni agricoli della Piana di Catania.

Nei prossimi giorni, sarà attivata una seconda pompa con la stessa capacità. I fondi per gli impianti, 600 mila euro, sono stati stanziati dalla Regione Siciliana attraverso un contributo straordinario al Consorzio di bonifica 9. “L’attivazione delle due linee di pompaggio – dice il presidente della Regione siciliana Renato Schifani – risolve il paradosso di un invaso in cui l’acqua c’è ma non era possibile utilizzarla per un guasto agli impianti. Adesso possiamo garantire l’approvvigionamento idrico agli agricoltori del territorio in difficoltà per il perdurare dell’emergenza siccità in Sicilia.

Il mio governo è impegnato quotidianamente nella risoluzione, da un lato, delle questioni più urgenti ma, allo stesso tempo, nella definizione di una strategia globale di miglioramento delle infrastrutture, al fine di migliorare la sostenibilità a lungo termine del sistema idrico locale”.

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