A Paternò, e non solo, si lavora per salvaguardare l’IPAB “Salvatore Bellia” dove, allo stato attuale, trovano ospitalità una quarantina di anziani, mentre sono oltre una trentina le unità che vi lavorano. Il “Salvatore Bellia” sta vivendo un momento difficile in quanto è in atto, da qualche giorno, il blocco del conto corrente, causa pignoramento, ad opera dell’Agenzia delle Entrate in qualità di ente esecutore dell’INPS; quest’ultima è creditrice nei confronti dell’IPAB per il mancato versamento dei contributi risalenti al periodo antecedente alla gestione dell’attuale commissario Giovanni Rovito.
Debito che ammonta a due milioni e quattrocento mila euro. E’ in atto una fitta interlocuzione tra i veri enti. Nelle scorse ore c’è da registrare l’intervento dell’assessore regionale alla famiglia Nuccia Albano, la quale ha inoltrato una lettera al direttore generale della Sicilia dell’Agenzia delle Entrate, al quale ha chiesto di attenzionare il caso del “Salvatore Bellia”.
“Pervengono a questo Assessorato Regionale segnalazioni, da parte delle Istituzioni di Pubblica Assistenza e Beneficienza (II.PP.A.BB.), di pignoramenti dei conti di tesoreria effettuate da parte della Agenzia in indirizzo in esecuzione di procedimenti consolidati di crediti maturati dall’I.N.P.S. – si legge nelle missiva- A fronte di detti atti le ILL.PP.A.BB. non sono più nelle condizioni di garantire il servizio necessario e non sospendibile ai soggetti fragili: anziani gravissimi e minori”. L’assessore Albano scendendo nel dettaglio scrive che il “Salvatore Bellia” lo scorso 28 marzo “ha già presentato istanza di rateizzazione per la quale si ha la necessità di una celere valutazione al fine di ripristinare la normale operatività del servizio. Si coglie l’occasione per una proficua riflessione: se non fosse più efficace il pignoramento di beni immobili, ad eccezione dei quelli strumentali e del conto di tesoreria, per recuperare i crediti vantati- si legge ancora nella missiva dell’assessore Albano- Diversamente operando sul conto di tesoreria si è determinata la paralisi di ogni attività, ingenerando un immagine di dissesto della struttura, il trasferimento degli anziani in altre comunità, la mancata credibilità da parte dei fornitori. Tutto ciò a danno degli anziani e degli stessi creditori”.
Si chiude così la lettera dell’assessore Nuccia Albano. Da parte sua il commissario della struttura Giovanni Rovito ha avuto modo di evidenziare che la proposta di rateizzazione prevede il pagamento del debito in 10 anni, versando mensilmente 20 mila euro. Il sindaco Nino Naso ha, invece, specificato che “da giorni sono state avviate le necessarie interlocuzioni con il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno e con i deputati regionale del territorio tra i quali Giuseppe Lombardo. Si lavora per un intervento del parlamento e governo siciliano” ha concluso Naso.