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Cronaca

Paternò, arrestato dai carabinieri un 25enne per detenzione di droga e munizioni

Militari dell’Arma che hanno trovato circa 700 grammi di marijuana, nonché 25 cartucce di vario calibro e un caricatore vuoto

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Militari dell’Arma della stazione di Paternò, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori di “Sicilia”, hanno arrestato in flagranza un 25enne per I reati di “detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti” e “detenzione abusiva di armi”.  I carabinieri, sospettando che il 25enne avesse intrapreso un’attività di spaccio di droga e di aver adibito come “deposito” la propria abitazione, si sono così presentati presso la casa del giovane e hanno proceduto ad una perquisizione all’interno dell’appartamento.

Al termine delle attività di ricerca i militari dell’Arma hanno trovato addosso al 25enne una dose di marijuana del peso di 1,30 grammi e di una banconota da 5 euro. A questo punto il giovane, probabilmente per evitare più gravi conseguenze giudiziarie, ha “spontaneamente” prelevato dall’armadio della sua camera da letto una busta in cellophane contenente 565 grammi di infiorescenze marijuana essiccate, dichiarando di non essere in possesso di nient’altro.

Le ulteriori ricerche, effettuate in casa, hanno consentito ai militari operanti di rinvenire sopra lo stesso armadio un’altra dose di marijuana del peso di 2,20 grammi, due bilancini digitali, materiale vario idoneo al confezionamento dello stupefacente ed un portamonete con una banconota da 10 euro.  Ulteriore sostanza stupefacente è stata trovata nel locale bagno, infatti, sul soppalco è stata trovata una busta contenente altri 120 grammi di infiorescenze marijuana essiccate, nonché, 20 cartucce cal. 22LR, 5 cartucce cal. 380ACP ed un caricatore vuoto per cartucce cal. 380ACP.  La sostanza stupefacente e le munizioni rinvenute sono state sequestrate dai carabinieri che hanno sottoposto il 25enne alla misura cautelare degli arresti domiciliari, su disposizione dell’autorità giudiziaria che ha convalidato l’arresto.

Cronaca

Catania, autopsia non fa chiarezza sulla morte della 38enne trovata impiccata

Saranno necessari altri esami supplementari e complementari ossia istologici e tossicologici

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foto "Repertorio"

Si è svolta questa mattina, al Policlinico di Catania, l’autopsia  sulla salma della 38enne trovata  impiccata, nei giorni scorsi, nel bagno dell’appartamento di villeggiatura sito a Fondachello, frazione marinara di Mascali, che la donna aveva preso in affitto assieme al compagno. Autopsia che non ha risolto tutti i dubbi : saranno necessari altri esami supplementari e complementari. In pratica saranno eseguiti esami istologici e tossicologici.

Ad effettuare l’autopsia il medico legale Cristoforo Pomara;  presente, come perito di parte, il dottore Raffaele Benanti, nominato dall’avvocato Francesco Marchese, legale del compagno della donna, che non è indagato, ma parte offesa nell’inchiesta. Intanto la Procura ha firmato il nulla osta per il rilascio della salma che è stata restituita ai familiari. La donna, da quanto verificato dai carabinieri della compagnia di Giarre che stanno indagando sul fatto, avrebbe avuto una lite con l’uomo, testimoniato dai diversi lividi presenti sulle braccia di entrambi e che poi avrebbe lasciato l’abitazione.Il corpo è stato trovato da uno dei figli della coppia.

La casa è stata trovata in ordine, e non è stato rinvenuto alcun messaggio da parte della donna. La coppia ha due figli Il compagno è stato sentito, come testimone, nella caserma dell’Arma da militari e dal sostituto procuratore di Catania di turno.  Al momento non è esclusa alcuna ipotesi sulle cause del decesso, compresa quella del suicidio

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Cronaca

Piana di Catania, attivata pompa di sollevamento del lago Biviere di Lentini

L’impianto permetterà un prelievo di circa 400 litri al secondo che consentiranno di distribuire acqua per usi irrigui a circa mille ettari di terreni

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foto web- sito "Guidasicilia"

“E entrata in azione oggi la prima delle due pompe di sollevamento del lago Biviere di Lentini, nel Siracusano”. A dirlo il presidente della Regione Sicilia Renato Schifani il quale ha evidenziato che con questa soluzione l’impianto permetterà un prelievo di circa 400 litri al secondo che consentiranno di distribuire acqua per usi irrigui a circa mille ettari di terreni agricoli della Piana di Catania.

Nei prossimi giorni, sarà attivata una seconda pompa con la stessa capacità. I fondi per gli impianti, 600 mila euro, sono stati stanziati dalla Regione Siciliana attraverso un contributo straordinario al Consorzio di bonifica 9. “L’attivazione delle due linee di pompaggio – dice il presidente della Regione siciliana Renato Schifani – risolve il paradosso di un invaso in cui l’acqua c’è ma non era possibile utilizzarla per un guasto agli impianti. Adesso possiamo garantire l’approvvigionamento idrico agli agricoltori del territorio in difficoltà per il perdurare dell’emergenza siccità in Sicilia.

Il mio governo è impegnato quotidianamente nella risoluzione, da un lato, delle questioni più urgenti ma, allo stesso tempo, nella definizione di una strategia globale di miglioramento delle infrastrutture, al fine di migliorare la sostenibilità a lungo termine del sistema idrico locale”.

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